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Voto: ⭐⭐⭐e mezza

Innanzitutto ringrazio neonlibri che mi ha dato l'opportunità di leggere questo libro in superanteprima tramite la piattaforma Netgalley. Io ho letto infatti l'ARC digitale. La pubblicazione è programmata per il 4 settembre.

Partiamo a parlare di questo libro dal punto di vista estetico: la cover è davvero stupenda ed è quella originale. Di sicuro attira l'attenzione e invoglia all'acquisto o almeno a prendere in mano il libro. Non so come sarà in versione cartacea ma, se ho capito bene, le pubblicazioni della Neon saranno tutte in copertina flessibile senza sprayed edges o decorazioni particolari quindi non ci si deve aspettare la spettacolarità delle edizioni degli ultimi tempi ma la trovo una buona scelta se questo porterà ad un prezzo ridotto rispetto alle pubblicazioni odierne che ormai sono più per collezionisti ed hanno un prezzo quasi proibitivo. Poi ognuno ha i propri gusti ma io preferisco risparmiare un po' di soldi e rinunciare alla mera bellezza estetica.

Ora passiamo al contenuto, alla "ciccia" vera e propria.
"Fathomfolk" è un fantasy con target youngadult e con molti elementi che richiamano il folklore asiatico ma anche quello europeo, con tutta la loro varietà di creature leggendarie e mitologiche.
Ci troviamo, difatti, di fronte ad un libro dove, per esempio, sirene e kelpie convivono insieme a dragoni, kappa ed esseri umani in un mondo immaginario ma all'apparenza moderno quasi quanto il nostro.

I personaggi principali sono tre: Mira, mezza sirena e mezza umana; Nami, un dragone femmina in esilio; Cordelia, una strega marina.
Per alcuni versi ci sono alcuni richiami al film Disney "La Sirenetta": per la forma in cui ci viene presentata la strega (con la parte inferiore del corpo piena di tentacoli), per i due "tirapiedi" che la seguono ovunque quando si trova vicino all'acqua e per il suo "lavoro", per qualche escamotage utilizzato dall'autrice (come il canto di sirena), come per alcune ragioni addotte dalla protagonista per chiedere i servigi della cattiva della situazione. Le somiglianze, però, si fermano qui e, ad essere onesti, sono state inserite in modo forzato risultando poco credibili. Alla fine sembra lontanamente un retelling futuristico, ambientalista e "politico" del cartone animato, ma poco riuscito.
Mira è una protagonista forte e decisa, che lotta in maniera pacifica perché gli esseri degli abissi, asserviti agli umani e spesso trattati come merce di scambio, oggetti o schiavi, arrivino ad avere gli stessi diritti dei propri aguzzini.
Invece Nami arriva da una famiglia aristocratica e, pur essendo una creatura marina, ha sempre vissuto in mezzo ai privilegi, agli agi e allo sfarzo visto che in questo mondo i draghi acquatici sono ritenuti quasi delle divinità. Quando verrà esiliata (per ragioni che verranno svelate nel corso del racconto) scoprirà com'è la vita al di fuori del suo regno e inizierà anche lei a portare avanti una lotta per l'uguaglianza tra le specie ma lo farà in maniera completamente diversa da Mira e questo creerà non pochi problemi.
Cordelia è il villain della storia e cerca di guadagnare dalla situazione di disparità sociale e dalle sofferenze sia della sua gente che degli esseri umani, soprattutto da quelli emarginati e bisognosi. È un personaggio grigio, ricco di ombre ma non privo di luce. Non risulta quindi meramente malvagia e senza scrupoli, almeno non per le persone a lei care.

Partiamo dai pro.
L'ho trovato un libro carino, con una trama davvero interessante e che avrebbe potuto dare molto. Le basi sono buone ed il libro è scritto bene ed è abbastanza scorrevole. I temi trattati sono importanti e la creazione del mondo è innovativa.

Per contro però, penso che il potenziale della storia sia stato sfruttato poco. Questo libro poteva dare molto di più ma l'autrice non ha saputo cogliere il meglio dalle idee che aveva in mente.

Alcune parti mi sono piaciute e avrei dato di sicuro un voto più alto se gli eventi fossero stati raccontati in maniera un po' più coinvolgente.
Alcune cose sono poco credibili, troppo affrettate o dovevano essere sviluppate di più.
Alcune descrizioni o narrazioni di eventi, poi, le ho trovate un po' confusionarie e non si capiva bene cosa stesse accadendo. Alcuni avvenimenti o atteggiamenti sono quasi insensati o forzati. I pochi plot twist presenti sono "fiacchi" e prevedibili, e hanno avuto poco impatto su di me ma in generale succede poco di rilevante (almeno nelle prime cento pagine circa) quindi in certi frangenti mi sono annoiata.

Nessuno dei personaggi principali mi ha colpita particolarmente e in generale, pur essendo abbastanza tridimensionali e diversi tra di loro, non mi hanno convinta del tutto. Le stesse dinamiche tra i vari personaggi sono spesso forzate e poco realistiche.

Il worldbuilding - come pure le creature immaginarie - l'ho trovato troppo vago e a volte superficiale seppur non ci sia carenza di descrizioni, anzi. Il problema, più che altro, è che, secondo me, l'autrice ha voluto inserire troppe cose ma non è riuscita a gestirle al meglio. Il libro sembrerebbe ambientato nel futuro di un mondo diverso dal nostro in cui creature del folklore e esseri umani convivono forzatamente ma non ci è dato sapere molto altro di questa realtà e della varietà di specie, soprattutto marine, che ci vivono. Una delle cose che mi ha creato qualche perplessità è che, pur trattandosi di esseri del folklore di varia natura, origine culturale e forma, abbiano tutti poteri comuni, soprattutto quello di essere mutaforma. Praticamente tutti, a parte veramente rarissimi casi. In questo mondo troviamo creature di varia origine "geografica" eppure, a parte alcune facoltà tipiche della specie di appartenenza, sono tutte in grado di fare le stesse cose.
Del worldbuilding sappiamo veramente poco ma anche delle cause e degli eventi del passato che hanno portato ad avere una determinata situazione politica o il tipo di tecnologia che ci vengono descritte. Troviamo apparecchi, macchine o macchinari tipici del nostro mondo e/o dei giorni nostri mescolate ad apparecchiature o "invenzioni" di fantasia che però non ci viene spiegato minimamente come possano funzionare e come possano essere state inventate.
È innegabilmente un worldbuilding intrigante, peccato che, pur essendo molto presenti, le descrizioni e le spiegazioni siano un po' vaghe: sappiamo solo che ci troviamo in un mondo fantasy ambientato in una specie di futuro o semplicemente un fantasy ambientato in un mondo dotato di tecnologie e con comportamenti moderni, simili ai nostri. Diciamo che le descrizioni mancano dove servirebbero davvero e le troviamo invece dove non sarebbero necessarie. La situazione e il sistema politici sono ancora più nebulosi e mi sembrano, ad essere onesta, un po' campati in aria (almeno per quel poco che si riesce ad intuire). Secondo me l'autrice ha cercato di scrivere un libro "ambientalista" e "politico", ma improntato anche su temi importanti come il razzismo, le differenze tra i ceti più poveri e quelli più ricchi, le disuguaglianze, l'emarginazione,... ma non ci è riuscita del tutto perché il messaggio non è stato abbastanza incisivo visto che è stato elaborato superficialmente.

In generale più cose non mi hanno convinta, ho trovato la scrittura in alcuni punti un po' acerba e qualche buco di trama o contraddizione.

Inoltre non ho provato empatia per nessun personaggio in particolare però ammetto di aver trovato apprezzabili alcune espedienti narrativi o escamotage seppur non ci siano chissà che plot twist o cose che mi hanno stupita. In generale ho trovato il libro un po' sottotono seppur le idee siano davvero belle e lo vedrei bene in una trasposizione cinematografica.

Insomma, una buona base di partenza ma non sviluppata al massimo delle sue capacità. Si poteva fare di più e meglio ma è una lettura abbastanza godibile. Secondo me potrebbe trovare tranquillamente un pubblico che lo ami e apprezzi davvero. Con un po' di lavoro ed esperienza, a mio avviso, l'autrice potrebbe dar soddisfazioni.

Per chi se lo dovesse chiedere, non c'è la minima traccia di spicy (un punto in più a favore, almeno per me che non lo amo) ma c'è un po' di romance seppur non così centrale e predominante.
Un altro problema è che il romance è troppo frettoloso, le cose avvengono troppo velocemente e in modo insensato, per niente naturale.

Alla fine è stata una lettura carina ma senza pretese. Non mi ha appassionata così tanto come speravo ma non l'ho trovato nemmeno brutto. Forse non era semplicemente il libro adatto a me o non è arrivato nel momento giusto.

Insomma, si legge tranquillamente ma non lascia il segno.
Non so se sia il primo di una saga o se sia autoconclusivo. In ogni caso non so se leggerò il seguito.

Alla fine gli ho dato 3,5 stelle su 5 perché questa storia aveva davvero del potenziale ed è scritto abbastanza bene ma non mi ha coinvolta come avrei sperato.
In ogni caso lo consiglio perché potrebbe piacere a molti ma non aspettatevi il libro del secolo.

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Come l’autrice stessa dice, #Fathomfolk è quel libro dove una sirenetta è piuttosto arrabbiata e, soprattutto, una immigrata in una città con una doppia ispirazione: un po’ asiatica e un po’ Atlantide.

«𝑨𝒗𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒖𝒕𝒐 𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒍𝒂𝒎𝒂 𝒆 𝒓𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆𝒓𝒍𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒂𝒅𝒊𝒄𝒆, 𝒎𝒂, 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒂 𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒄𝒂𝒗𝒂𝒗𝒂, 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒔𝒊 𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒗𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒈𝒊𝒖𝒅𝒊𝒛𝒊 𝒍𝒆 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒓𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒗𝒆𝒏𝒆.
𝑻𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒗𝒂 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒆𝒓𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒏𝒐𝒔𝒄𝒆𝒓𝒍𝒊. 𝑬 𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒓𝒍𝒊.»

Mira, mezza sirena e mezza umana, si trova in quella posizione sul filo del rasoio tra il Popolo degli Abissi e quello degli Umani. Con la sua nuova promozione si prefigge l’obiettivo di portare il cambiamento e di aprire le menti, cacciando via il marcio dal pensiero comune. Ma come farlo se è stata messa lì solo per questioni politiche e d’immagine? E quando nessuna delle due parti l’accetta davvero?

Poi abbiamo Nami, una giovane donna esiliata nella città sopra il mare, ma che ha anche radici elitarie. Ha un bel caratterino e ha tutta l’intenzione di utilizzarlo coalizzandosi con un gruppo anti-umani.

In un certo senso, credo che Nami e Mira siano sia una l’opposto dell’altra, ma anche complementari tra di loro.

In questo libro troviamo un buon mix di creature e di diverse mitologie. Creando così un mondo fantastico, ricco di sfumature, con i suoi pro e i suoi contro. E, come nel mondo reale, anche in questo i problemi sono tanti… ma creano il terreno di gioco di personaggi forti nell’animo, che non si tirano indietro e che vogliono combattere con tutto ciò che hanno per quello che ritengono giusto.
Con questo non voglio dire che siano perfetti. Anzi, sono così lontani dall’esserlo che li rendono così verosimili ai noi, così facili da immedesimarcisi.

In tutto ciò, mi sento di consigliare questa lettura a tutti! Un libro con un messaggio così forte e così attuale dovrebbe essere letto da chiunque, a prescindere dalle preferenze di generi letterari.
E, ovviamente, la suggerisco a chi vuole inoltrarsi in magici mondi, con sfide importanti, un tocco di romance e personaggi femminili badass!

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L'ambientazione è eccezionale! È stato un vero godimento per me immaginare la città semi sommersa, le differenze tra le varie parti della città, il Picco, il motore di Onseon, il ristorante di Jingsha, Qilin, i Vivai, e chi più ne ha più ne metta. Questo aspetto da solo dà un valore imparagonabile al libro.

Il tema delle differenze sociali (gli umani insediati sull'isola vs le creature degli abissi che arrivano da immigrati, e quelle di seconda generazione natie di Tiankawi) è cardine, e corre stabile dall'inizio alla fine del libro.

I personaggi, con le loro divergenze sostanziali, hanno ognuno le proprie fragilità, che per alcuni di loro tornano a pesare di frequente nel libro - cosa frustrante ma sensata. C'erano alcuni personaggi che, basandomi sulla loro introduzione, mi aspettavo sarebbero stati più di rilievo, e mi sono domandata fino alla fine quando avrebbero fatto la loro ricomparsa.

Pur tenendo presente il fatto che su NetGalley è presente la bozza non rivista della traduzione, la scrittura non mi ha soddisfatta del tutto. Certi passaggi di spazio e tempo non sono stati chiari, e (l'ho appena finito) mi è rimasta una sensazione di incompiutezza che non dipende solo dal finale aperto. Tanti momenti carichi sono stati lasciati all'immaginazione autonoma del lettore, che per me è anticlimatico, e non tutti i nodi sono giunti al pettine. Sarà che l'autrice ha lasciato a se stessa dello spazio di manovra per un sequel? È plausibile, ma sono rimasta con un sacco di punti interrogativi in testa.

Il finale... non è stato per niente come mi aspettavo. I colpi di scena nel libro non sono stati particolarmente scioccanti, ma il finale riguarda più la struttura della storia. Mi ha sorpresa, ha sollevato tutta una serie di perché?", ma non tutti hanno ricevuto risposta. La Soluzione al Problema mi ha soddisfatta parecchio.

Lo rileggerei? Se in futuro uscisse un sequel, sì (anche per seguire con più attenzione i fili di tutti i personaggi).

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Ho apprezzato l'ambientazione originale, per quanto avrei preferito una maggiore spiegazione sulle varie specie appartenenti al popolo degli abissi.
Ritengo che i temi trattati a livello sociale e politico siano molto interessanti e importanti. Si parla di razzismo, discriminazione e lotta per l'inclusione, che in questo libro viene declinata in due forme opposte di cui si analizza l'etica: la prima è una lotta civile, fondata sul dialogo pacifico e democratico e sulle riforme lente; l'altra è una lotta rivoluzionaria costituita da ribellioni e atti terroristici, di cui si evidenza la negatività a livello etico.
Ho apprezzato molto come sono stati trattati questi temi ed è per questo che sono rimasta delusa dal finale, in cui gli eventi fanno passare il messaggio che il diverso si può accettare solo se si inizia a far parte della stessa categoria, l'ho trovato riduttivo e poco coerente rispetto all'intero libro in cui invece il tema è sempre stato trattato con dignità e coerenza.
I personaggi, sebbene abbia faticato ad affezionarmici, mi sono comunque piaciuti così come lo stile. È stata sicuramente una lettura piacevole con i suoi pro e i suoi contro.

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"Fathomfolk" non è stato di mio gradimento. La maggior parte del libro è incentrata sulla politica e sulla presentazione dei personaggi, rendendone difficile la lettura per chi, come me, non ama le trame politiche. Le relazioni tra i personaggi erano strane e poco convincenti, e il finale mi ha deluso. Se ti piacciono i libri con temi politici, potresti apprezzarlo, ma per me non ha funzionato.

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" Conoscevo la sua furia, la stessa di tutti. Sapevo a cosa ciascuno di noi avesse giurato fedeltà quando ci siamo uniti alla causa. Non è cosi che avrei fatto io. L'ho supplicata dopo l'incidente al raduno. - Ma il cambiamento è orrendo. tutto il resto è soltanto una bugia"


Una storia che non mi aspettavo, potrei affermare che non è il tipo di libro che leggo solitamente.
Questa storia è piena di intrighi politici e di lotte ma questa storia parla anche di cambiamento e di come si lotta per poterlo raggiungere.

Mira è un personaggio veramente interessante e devo ammettere che mi ha colpito molto, proprio perchè anche lei lotta durante tutta la narrazione contro l'idea generale che essendo donna e sirena sia vista come seduttrice o vittima.

La cosa che mi ha lasciato un pò perplessa è la moltitudine di nozioni che vengono date, troppe specie diverse, troppa gente, ho fatto una fatica enorme a capire chi stava parlando e che tipo di creatura fosse.

Il mondo creato dall'autrice è incredibile ma veramente complesso con abitante della superficie e il popolo sommerso.

Grazie davvero alla Neon che mi ha permesso di leggere questa storia in anteprima <3

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Sono partita consapevole, grazie alle recensioni, che questo libro o lo si adora o lo si detesta.
Pensavo e speravo di rientrare nella prima categoria, l'estratto nel Libro dei Libri di neon mi era piaciuto e la prospettiva di un fantasy politico mi intriga sempre molto.
Il difetto principale è la caratterizzazione dei personaggi: si confondono tra loro, complici i pov molto brevi, sono piatti e i dialoghi a volte sono particolarmente irrealistici e forzati.
Nami, in particolare, è terribilmente prevedibile, entrare in connessione con lei è praticamente impossibile, mentre Cordelia è più interessante e forse Chan avrebbe dovuto darle più spazio.
I personaggi (anche quelli nominati una sola volta) sono troppi, rendono il romanzo caotico e non si evolvono durante la storia, chi legge non può empatizzzare con loro per il semplice fatto xhe sono bidimensionali e a volte interscambiabili.
Non penso che leggerò il seguito, sono arrivata alla fine di Fathomfolk solo grazie alla trama politica, che però non regge da sola.
La traduzione invece sembra fatta molto bene, per Miccoli deve essere stata una bella sfida, per tutte le ragioni appena elencate.
Grazie a ne/on e netgalley 🌸

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Questo libro per certi versi é stato una grande sorpresa. Mi ha attirato inizialmente per il concetto di fantasy con mondo sommerso in quanto questo genere di ambientazioni mi hanno sempre intrigato ma non mi aspettavo la connessione con i temi sociali e le varie fazioni e i conseguenti intrighi politici. In questo libro seguiamo vari personaggi in un mondo afflitto da razzismo, odio contro i migranti e inquinamento. Tutto questo è gestito abbastanza bene, soprattutto considerando il target young adult, sono presenti varie fazioni che vogliono affrontare il problema in modo diverso. In particolare ho apprezzato il personaggio di Mira che si sente esclusa da entrambi i mondi e questo secondo me ha aggiunto profondità ai temi trattati.
Ci sono però alcuni elementi che non mi sono piaciuti molto: mi aspettavo una maggiore descrizione sia dell’ ambientazione che delle varie creature, avrebbe reso questo libro molto più unico e reso più facile l’ immersione. L’altro problema forse è più personale ma sinceramente non mi è piaciuto molto il personaggio di Nami e le scelte che fa, soprattutto nella parte centrale del libro, questo purtroppo mi ha un po’ fatto perdere di interesse in quanto il suo personaggio ha molto spazio nella narrazione.
Ringrazio Ne/oN e NetGalley per la possibilità di leggere e recensire questo libro in anteprima.

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Nel panorama letterario attuale, "Fathomfolk" di Eliza Chan si distingue per il suo worldbuilding dettagliato e avvincente. L'autrice crea un universo ricco di sfumature, dove ogni elemento contribuisce a una complessità narrativa che cattura immediatamente l'attenzione del lettore. I riferimenti razziali sono gestiti con grande maestria, offrendo una prospettiva incisiva e ben integrata nella trama che arricchisce ulteriormente l'immersione nel mondo immaginato da Chan.
La narrazione di "Fathomfolk" è tuttavia segnata da una certa discontinuità. L'inizio del libro è straordinario, con una trama che promette emozioni e sorprese a ogni pagina. La conclusione, altrettanto, si distingue per la sua potenza emotiva, capace di commuovere profondamente e di lasciare un segno duraturo nel cuore del lettore.
Il punto debole del romanzo risiede nella parte centrale, dove la narrazione perde un po' del suo slancio iniziale. Questa sezione appare meno vivace e dinamica, quasi piatta in confronto all'inizio e alla fine del libro. Nonostante il worldbuilding rimanga affascinante, la trama in questa parte si sviluppa con meno intensità, facendo sentire la mancanza di quel ritmo incalzante che caratterizza le altre sezioni del romanzo.
In sintesi, "Fathomfolk" è un'opera che merita sicuramente l'attenzione per il suo mondo ben costruito e i temi razziali trattati con intelligenza. Tuttavia, lascia la sensazione che Eliza Chan avrebbe potuto fare di più per mantenere costante l'entusiasmo del lettore lungo tutta la narrazione. Un libro che, nonostante le sue imperfezioni, offre comunque un'esperienza di lettura stimolante.

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Questo libro è stato una rivelazione.
All'inizio, i primi 3/4 capitoli, non mi aveva presa ma sono voluta andare avanti per via dei temi affrontati.
Poi di colpo mi sono affezionata alle protagoniste e al loro essere incredibilmente reali, con tutti i pregi e i difetti, gli alti e bassi di una persona che cerca di navigare in un mondo estremamente contraddittorio.
Inoltre, per essere un fantasy è estremamente calato nella realtà e un paio di volte ha colpito estremamente vicino a casa.
La situazione migratoria, la segregazione razziale, il chiedersi se effettivamente sia possibile cambiare le cose dall'interno del sistema.
L'unica cosa che mi sento di criticare è il ritmo che è altalenante, fino a risultare a volte troppo lento e altre, come verso la fine, troppo rapido.
Attendo con ansia il seguito.

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Primo titolo in uscita a settembre per la casa editrice NeoN
Fantasy con impronte delle leggende asiatiche, presenta un World building ben costruito. La storia ha luogo a Tiankawi, una città in cui si mischiano umani e popolo degli abissi (sirene, streghe di mare, draghi acquatici, ecc), dove questi ultimi però sono considerati pericolosi, tanto da fare si che ci siano delle leggi apposite per reprimere i loro poteri. Qui Mira, una sirena capitana della guardia di frontiera della città, insieme al suo fidanzato Kai, una drago acquatico ambasciatore dell' oasi sottomarina Yonakuni fara di tutto per fare si che il popolo degli abissi arrivi ad avere gli stessi diritti e le stesse opportunità degli umani, ma ovviamente non sarà una strada facile.
Non tutti i personaggi sono ben costruiti e caratterizzati all' interno della storia, ci vengono dati degli input che non sempre hanno un seguito o ci aiutiano a capire il perché di determina scelte. Detto questo, si presta comunque ad essere una lettura piacevole, anche se a volte un po' prolissa nella descrizione, nonostante vengano trattati temi particolarmente difficili

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DNF 19%
Mi ha mandato in blocco del lettore.
Ho iniziato questo libro appena disponibile su netgalley, il 4 giugno ed ho mangiato i primi quattro capitoli come biscotti a colazione: inizialmente la storia mi risultava intrigante e piacevole, draghi e sirene sono elementi che mi appassionano molto in un fantasy, la lotta per i diritti del popolo acquatico, il tema dell'inquinamento, la rappresentazione della cultura asiatica mi hanno convita ad iniziarlo. Non sono una grande fan invece dei fantasy politici, ma le premesse mi sembravano veramente buone e volevo dargli una chance indipendentemente da questo dettaglio.

Ho avuto però molteplici difficoltà ad adattarmi a questo tipo di narrazione: worldbuilding spiegato male o per nulla spiegato, pov che cambiano ad ogni capitolo (sono abituata a questo, ma qui sono veramente troppi pov e si perde il filo della storia), nessuna descrizione dei personaggi elencati (ho dovuto cercare su internet le varie "razze" di animali utilizzati), non c'è un'introduzione, non si conosce il background della vicenda che ha portato agli eventi "raccontati" (si fa per dire) e sembra quasi tutto campato per aria tanto per scrivere qualcosa.
Sono dell'idea che per scrivere un fantasy politico, molte cose debbano essere spiegate approfonditamente, anche con il rischio di risultare prolissi, ma buttare cose a caso in questo modo renderà il libro veramente caotico e incomprensibile anche per chi questo sottogenere del fantasy lo legge abitualmente.

Nonostante mi sia fermata al capitolo dieci, ho letto per curiosità e completezza spezzoni del libro fino all'epilogo.
A mio parere in Fathomfolk non è stato fatto un buon lavoro, sotto molti aspetti.
Un punto a sfavore anche per i colpi di scena molto prevedibili, la poca o nulla caratterizzazione dei personaggi, e per i dialoghi che mi sono sembrati quasi forzati a volte.
Motivo per cui la mia recensione è negativa.

Dieci punti a Ne/On invece per l'ottima traduzione del testo, per la copia ARC, e per la possibilità di aver letto il libro in cambio di una recensione onesta.
Confido nell'esperienza che Eliza Chan sta acquisendo, invece, per leggere altri suoi libri scritti meglio in futuro: ovviamente non si nasce imparati, quindi spero davvero che recensioni come la mia possano rivelarsi spunti di riflessioni per nuovi romanzi

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Ringrazio tantissimo NeoN Libri e NetGalley per avermi fornito la copia in anteprima di Fathomfolk di Eliza Chan, in uscita il 4 settembre. È la prima volta che ricevo una copia in anteprima da una casa editrice e sono elettrizzata!

Fathomfolk è un romanzo fantasy, debutto dell’autrice Eliza Chan, che ha riscosso grande successo oltreoceano. Il libro è ambientato a Tiankawi, enorme città semi-allagata in cui gli umani vivono in cima, al sicuro, e le creature marine sono costrette a vivere nelle acque inquinate sottostanti, private di propri poteri. 

Il worldbuilding è complesso e sfaccettato! E l'ho apprezzato molto. Veniamo subito gettati in questo mondo sommerso, e inizialmente non è facile ambientarsi, anche per via dei numerosi termini come kumiho, chinthe, kelpie, kappa... L’idea di una città sommersa ispirata alle metropoli asiatiche come Taipei e Singapore è davvero originale. Purtroppo l’autrice non riesce a renderle giustizia, complici le descrizioni scarne. Anzi, più che descrizioni, dovremmo parlare di mancanza di descrizioni, tanto che inizialmente non avevo idea di come immaginare la città e le creature marine che la abitano. Le scene ambientate sott'acqua sono le più deludenti. L’idea mi piace tantissimo, ma la maggior parte delle volte non mi accorgevo nemmeno che l’azione si svolgesse sott’acqua.

La storia è incentrata su tre protagoniste principali: Mira è una mezza sirena ed è appena stata promossa a capitana delle guardie di frontiera. Insieme al fidanzato Kai, un drago acquatico che ricopre la carica di ambasciatore del popolo degli abissi, spera di poter sfruttare la nuova posizione per portare un cambiamento alle condizioni di vita delle creature marine. Nami, anche lei un drago acquatico come il fratello Kai, è un’aristocratica che viene esiliata dalla sua famiglia in seguito a un tentato furto. Arrivata a Tiankawi, capisce di volere un cambiamento, e più in fretta di Mira. Questo la porta ad avvicinarsi a un gruppo di estremisti, i Riflussi, che usano metodi violenti per conquistare i diritti del popolo degli abissi.

Ammetto che per almeno metà del libro ho continuato a confondere Mira e Nami. Sono due personaggi abbastanza simili, per certi versi, e interagiscono entrambe sia con Kai che con Trish, la madre di Mira. Ho fatto fatica a connettermi a loro, complici anche i veloci cambi di POV. Cordelia, invece, una strega marina disposta a tutto per proteggere la sua famiglia, è il personaggio più interessante, moralmente grigio se vogliamo, anche se difficilmente ci si affeziona a lei. Sono rimasta affascinata dai suoi poteri di mutaforma e mi ha ricordato un po' Ursula della Sirenetta.

I temi trattati in questo libro sono indubbiamente importanti: prima di tutto la questione ambientale, poi il classismo e l'esperienza dei migranti che si ritrovano in una città che li respinge. L'autrice è stata brava a trattare queste tematiche.

Per concludere, questo libro sicuramente non fa per me, principalmente per le descrizioni scarne che non mi hanno permesso di immaginare le ambientazioni come avrei voluto e per i personaggi blandi, con cui non sono riuscita a connettermi. Nonostante questo, il worldbuilding è molto originale e interessante, ho adorato le creature marine (anche se avrei voluto saperne di più su tutte loro!! mannaggia) e i temi trattati sono attualissimi. È pur sempre un esordio e sono sicura che l'autrice tirerà fuori qualcosa di migliore in futuro.

PS: traduzione ottima, complimenti a Laura Miccoli che è stata bravissima!!

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Tra abissi e terraferma

Recensione di Fathomfolk di Eliza Chan, tradotto da Laura Miccoli per Ne/oN libri.

Mira, appena promossa capitana della guardia di frontiera; Kai, ambasciatore del popolo degli abissi, un nobile drago acquatico; Cordelia, strega del mare; e Nami, la sorella di Kai, un’altra possente creatura marina, sono i protagonisti di questa avvincente storia. La voce narrante ci conduce alla scoperta di Tiankwani, una città semisommersa dove umani e creature marine convivono. In questo luogo si respira un’aria carica di tensione e conflitto politico tra gli umani, detentori del potere, e le creature marine, costrette a indossare dei braccialetti elettronici che ne limitano i poteri. Questo scenario offre un’avventura entusiasmante e ricca di emozioni.

Nami arriva in città per deve scoprire la verità sul misterioso Motore Onseon, di cui non si trova traccia nei documenti e nessuno parla, ma è ben decisa a cavarsela da sola, senza chiedere al fratello o alla sua fidanzata, la capitana Mira. Il giovane drago spicca per la sua determinazione e voglia di fare, viene subito notata dai Riflussi, un gruppo di creature marine che desiderano conquistare diritti pari a quelli degli umani per il loro popolo anche a costo di usare la violenza. Se Mira e Kai si muovono in ambito diplomatico proponendo leggi, riforme e usando le loro posizioni per generare cambiamento, Nami e i Riflussi vogliono una risposta immediata.

Gli eventi iniziano a precipitare verso la metà del libro, alle Gare nautiche in cui squadre di umani e creature acquatiche si sfidano in una gara di velocità su piccole imbarcazioni. Qui i Riflussi lanciano il primo attacco alla città in una situazione politica instabile e i due gruppi si polarizzano ancora di più: popolo degli abissi contro umani. Nami, Mira e Kai tentano di salvare quante più vite possibile, ma per poco il loro soccorso non viene visto come un’atto di colpevolezza. La scoperta della verità sul Motore Onseon mette Nami ancora più in crisi, ma i Riflussi la usano per causare un terribile incidente che inasprirà le misure di oppressione contro le creature acquatiche. Questi inasprimenti e gli abusi di potere verranno usati come giustificazione da parte dei capi dei Riflussi per azioni ancora più estreme. Da qui in poi la tensione si fa ancora più palpabile, un clima in cui gli accordi di Cordelia fioriscono mentre i suoi piani per raggiungere le vette del potere diventano più complessi.

Eliza Chan dedica la prima parte del romanzo a un sapiente e articolato worldbuilding e questo può rallentare leggermente la lettura ma l’accuratezza delle descrizioni e delle espressioni linguistiche aiuta a entrare ancora di più nella storia e sentire la sensazione dei ponti sospesi o dei quartieri di barche di Tiankwani. Le atmosfere descritte mi hanno ricordato i film di Miyazaki, soprattutto Nausicaa della valle del vento e la forma di drago che prende lo spirito del lago in La città incantata.

Una lettura da non perdere quindi segnatevi l’uscita in libreria in Italia il 4 settembre 2024, pubblicato da Ne/oN libri!
#fathomfolk #netgallery

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Prima di iniziare ringrazio Ne/oN libri che tramite la fantastica iniziativa in collaborazione con Netgalley mi ha dato l'opportunità di leggere in anteprima Fathomfolk pubblicazione prevista in italia il 4 settembre per Ne/oN editore. Proverò a parlarvene un po' per dirvi cosa ne penso e che viaggio e stato per me.🌊
Fathomfolk è un fantasy pieno di magia che in un worldbuilding meraviglioso tra streghe del mare, sirene, draghi acquatici e tanti altri esplora la crisi dell'immigrazione, lo sfruttamento, la disumanizzazione degli immigrati e l'inquinamento.🌫
Ci troviamo a Tiankawi, dove l'autrice Eliza Chan ha dato vita a questo paesaggio urbano sommerso che richiama atmosfere dell'Asia orientale e sud-orientale e personalmente mi sento di dire che uno dei punti forti di questo libro è proprio il worldbuilding, le descrizioni sono sempre molto dettagliate, mi sono immersa in quel mondo, ho amato la caratterizzazione del popolo degli abissi.🧜🏼‍♀️🐉
La storia si sviluppa su tre diversi pov dove vedremo come i personaggi avranno un'approccio diverso su tematiche importanti (che mi sento di dire molto attuali) vedremo Mira, una mezza sirena che subisce umiliazioni, ma che porta avanti la sua battaglia in modo più diplomatico, vedremo Nami, un drago, più impulsiva e rivoluzionaria che spesso agisce senza riflettere bene sulle conseguenze e infine Cordelia, una strega del mare, stratega e calcolatrice che muove pedine ignare di essere sotto il suo controllo, ma avremo anche personaggi secondari che lascieranno il segno (Kai ha lasciato un segno profondissimo nel mio cuore, non vi dirò molto perché lascerò che siate voi a scoprirlo❤️‍🩹).
Sarò sincera ho avuto qualche difficoltà inizialmente in quanto il romanzo è più incentrato su una trama un po' lenta ad ingranare, su dettagli che a volte mi hanno fatto perdere un po' il punto e sugli intrecci politici che purtroppo mi hanno reso la lettura del primo 40% meno scorrevole e con piccole difficoltà ad entrare a pieno nella storia e soprattutto in sintonia con alcuni personaggi in quanto la caratterizzazione di quest'ultimi era meno approfondita inizialmente, ma ci tengo a sottolineare che solitamente prediligo generi diversi rispetto ai fantasy con tematiche politiche così forti e che per quanto lontano dalla mia comfort zone sono rimasta davvero sorpresa quando dopo una difficoltà iniziale, superati i primi capitoli e la prima parte della storia le cose sono cambiate e mi sono completamente immersa, la trama è entrata nel vivo e mi ha completamente conquistata, ho iniziato ad apprezzare Nami con le sue decisioni discutibili, ma che affronta una piccola crescita durante la narrazione, la forza di Mira nell'andare avanti e rialzarsi anche quando tutto intorno sembra cadere in pezzi, che mi ha commossa per i sacrifici fatti per amore della madre, la determinazione di Cordelia cinica e manipolatrice, ma pronta a tutto per salvare se stessa e la famiglia che ha costruito negli anni e il dolce e generoso drago Kai, che si è confermato il mio personaggio preferito (lo adoravo già nella prima metà del libro).
Per questo mi sento di dire che Fathomfolk per quanto con un approccio iniziale un po' scostante e turbolento, per me è stato un bel viaggio, un po' lento inizialmente, ma un bel viaggio, in un mondo sommerso fantastico ed interessante con misteri, intrighi, politica e amore in tutte le sue incredibili forme, da quello tra madre e figlia, a quello tra due compagni, a quello tra fratello e sorella e il tutto si intreccia con tematiche importanti. Sono molto curiosa di sapere come si evolveranno gli eventi, quindi sì, aspetto con curiosità il secondo e recupererò assolutamente anche il cartaceo di questo primo volume alla pubblicazione.
Non mi resta che dirvi, buon viaggio e buona lettura.🌊

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#RECENSIONE 🪴
📖 prima di iniziare, ringrazio con tutto il cuore neon libri e netgalley per avermi dato l'occasione di leggere il libro in anteprima tramite la copia ARC! neon è una nuova realtà che mi ha intrigato sin dal suo arrivo e per questo motivo non potevo farmi scappare il suo primo titolo, soprattutto visto che si parla di sirene e politica (due cose che personalmente amo alla follia).
📖 nonostante le meravigliose premesse, il libro non mi ha soddisfatto quasi in nulla: purtroppo i personaggi non sono stati di mio gradimento in alcun modo, tanto da poter dire che avrei preferito una caratterizzazione e descrizione più approfondita, a cui si aggiunge il fatto che - essendo un'autrice orientale, mentre io invece nata in occidente - mi sia persa qualcosa che all'autrice credo fosse piuttosto scontato. infatti ci ho messo un po' a comprendere che, nella cultura orientale, ci fossero i draghi marini perché quest'ultimi vengono descritti ben poco nelle loro caratteristiche fisiche e non mi ha aiutato a crearne una mia personale visione.
📖 ciò che mi ha fatto invece continuare fino alla fine è stata la parte dedicata alla politica e alla situazione che il popolo degli abissi affronta nel corso della narrazione, che mi ha intrigato sin dalla prima pagina. la parte più bella, in cui vediamo non soltanto il messaggio che eliza chan vuole lasciare, ma anche una situazione non troppo distante dalla realtà in cui viviamo oggi. purtroppo non è il tipo di saga che proseguirei o che fa per me in generale!

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Ciao, lettori fantastici! 📚✨ Oggi vi parlo di "Fathom Folk" di Eliza Chan, un libro che vi farà sognare ad occhi aperti! 🌊🐠
In "Fathomfolk", ci immergiamo nella città semi-sommersa di Tiankawi, dove ribolle una rivoluzione tra umani e le creature marine che abitano le sue acque.
Ispirato alla mitologia dell'Asia orientale e ai racconti del mare, questo romanzo offre una storia di magia, ribellione e cambiamento. La protagonista, Mira, mezza sirena promossa a capitano della guardia di frontiera, si trova a gestire la difficile situazione quando Nami, una principessa esiliata, viene posta sotto la sua custodia. Mentre degli estremisti sabotano un festival cittadino, scoppiano violenze che mettono in pericolo non solo la città, ma anche i diritti delle creature marine.
Mira e Nami dovranno decidere se il prezzo del cambiamento vale la pena di essere pagato per Tiankawi.
Eliza Chan ha creato un cast di personaggi indimenticabili! Nami è forte e determinata, ma anche vulnerabile, il che rende facile impersonarsi in lei. 💪❤️ Ci sono poi un principe tritone enigmatico 🧜‍♂️ e una saggia sciamana del mare 🧙‍♀️. Ogni personaggio arricchisce la storia con la propria personalità e contribuisce all'evoluzione della trama.
La descrizione del mondo sottomarino è mozzafiato! 🌊🏝️ Eliza Chan dipinge scenari così vividi e dettagliati che sembra di nuotare accanto ai personaggi. Le città sommerse, i paesaggi marini e le creature che li abitano sono descritti con una tale precisione che vi sembrerà di poterli vedere e toccare. 🐚🐙 L'atmosfera è intrisa di magia e mistero, mantenendo il lettore costantemente affascinato.
Il libro esplora temi profondi come la ricerca di identità, il valore dell'amicizia e il coraggio di affrontare l'ignoto. 💖 La protagonista deve confrontarsi con il suo passato e accettare il suo destino, mentre costruisce legami profondi con i suoi compagni di viaggio. La lotta contro le forze oscure che minacciano il loro mondo serve da metafora per le sfide personali che ognuno di noi deve affrontare. 🌌✨
"Fathomfolk" è una lettura imperdibile per gli amanti del fantasy e dell'avventura! 🏞️📖 La narrazione fluida e coinvolgente di Eliza Chan, unita a una trama ricca di colpi di scena e personaggi indimenticabili, rende questo libro un vero gioiello. 💎 Se state cercando una storia che vi trasporti in un mondo incantato e vi faccia vivere emozioni intense, "Fathomfolk" è il libro che fa per voi! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo di questa fantastica saga! 📘✨

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate! Buona lettura! 🌊📚✨🌟

Ps. Vorrei ringraziare l'editore Ne/oN per avermi dato la possibilità di leggere questo libro in anteprima ❤️

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Buongiorno oggi vi parlo di Fathomfolk di Eliza Chan in uscita Il 4 settembre 2024 per Neon Edizioni. Ho letto questo libro in anteprima grazie a NetGalley e alla Neon Edizioni.
Ho richiesto questo libro perché ho letto la trama e aveva delle premesse davvero interessanti in quanto non avevo mai letto un libro fantasy orientale con creature marine. Ho trovato affascinante l'idea del mondo creato dall'autrice , la città semisommersa di Tiankawi. Immaginare un mondo in cui esseri umani e creature del popolo degli abissi coesistono in un unico posto. Purtroppo devo dire che Fathomfolk non è stato all'altezza delle mie aspettative.
Infatti ho dato 3 stelle per questi motivi:
Il world building che ti viene presentato dall'inizio è abbastanza complesso per chi non è abituato a letture del genere e anche la politica rappresentata.
Le creature facevo fatica ad immaginarmele perché non ho dimestichezza con i fantasy orientali
I 3 pov mi hanno veramente destabilizzato nella lettura e hanno fatto in modo che io non mi affezzionassi molto ai vari personaggi (Mira e Kai sono quelli che ho amato di più)

Comunque il libro non è brutto infatti l'ho letto velocemente è solo una cosa personale, non sono riuscita a godermelo a pieno non conoscendo la mitologia dell'Asia orientale.

Sicuramente leggeró il seguito ❤️

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Grazie Ne/oN per la copia Arc 🤍
Un romanzo dove troviamo un armonioso mix di creature mitologiche e marine come sirene, streghe marin3me, draghi acquatici, kappa e kelpie che cercano di co-esistere insieme agli umani.
Ho apprezzato molto i personaggi di Mira e Nami, diverse su tanti aspetti ma quasi complementari nelle loro storyline.
Un po' lento in alcuni tratti ma nel complesso un libro abbastanza scorrevole che consiglio sicuramente a chi ama le ambientazioni e i rimandi di ispirazione asiatica.

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Fathomfolk non è stato un libro semplice da leggere, ho amato tantissimo alcuni elementi, mentre altri non li ho apprezzati molto. Nel complesso, però, mi ha trascinata in un mondo davvero vasto e sfaccettato, dove il folklore e la mitologia si mescolano a tematiche di brutale attualità.
Ma procediamo con ordine. Ci troviamo a Tiankawi, una città semisommersa dove, fra palafitte, ponti sospesi, canali solcati da imbarcazioni di ogni tipo e quartieri costruiti interamente sott'acqua, gli umani e il popolo degli abissi vivono fianco a fianco. O almeno ci provano, perché gli umani discriminano le creature acquatiche, costringendole ad indossare dei bracciali che ne limitano i poteri di controllo dell'acqua, impedendo loro di usarli contro gli stessi umani. Fra i punti positivi del libro ci sono sicuramente l'ambientazione e il worldbuilding. Le descrizioni dei luoghi sono infatti sempre molto dettagliate, facendo sentire il lettore parte del mondo narrativo, tanto caotico quanto affascinante. Scorrendo le pagine sembra quasi di sentire il profumo dell'oceano, così come il miscuglio di odori che caratterizza una città così grande, ispirata nelle forme e architetture alle metropoli asiatiche. La capacità della Chan di creare luoghi evocativi è di sicuro molto evidente.
Altro aspetto che mi ha colpito fin dalla lettura dell'estratto è stata la caratterizzazione del popolo degli abissi, composto da creature marine o acquatiche legate alla mitologia proveniente da diverse culture. Perciò troviamo sirene, streghe marine, draghi acquatici, kelpie e tanti altri interagire fra loro in modo semplice e naturale. Unica pecca è forse che avrei preferito la presenza di un glossario relativo alle creature presenti per comprendere meglio le caratteristiche di ciascuna, anche di quelle meno note.
Parallelamente all'originalità dell'ambientazione, altro elemento positivo sono sicuramente i temi trattati nel romanzo, tutti molto attuali e affrontati in maniera seria e per nulla retorica. I personaggi si trovano di fronte a dilemmi morali e problematiche di complessa risoluzione, in cui non esistono buoni e cattivi, ma persone che cercano di sopravvivere e garantirsi una vita decorosa. Razzismo, discriminazioni, disuguaglianze sociali, rivolte e integrazione non sono tematiche di semplice analisi, ma Fathomfolk è un libro quanto mai attuale nel raccontarne le diverse sfumature. In alcuni capitoli non si può non provare rabbia di fronte al modo in cui vengono trattate Mira, Nami o la stessa Cordelia. Eppure vediamo tanto l'approccio più diplomatico della prima quanto quello più violento e rivoluzionario della seconda, ciascuno con i suoi punti positivi e negativi. Da una parte c'è la mezza sirena che deve decidere se sopportare in silenzio le umiliazioni, cercando di portare avanti la sua battaglia, mentre dall'altra c'è il drago acquatico che si unisce ai Riflussi nella lotta per la dignità del suo popolo, ma dovrà scegliere fino a che punto è disposta a spingersi. Altra tematica attuale presente nel libro è quella dell'inquinamento, che sta distruggendo l'ecosistema marino e facendo ammalare i suoi abitanti. Si parla di fonti di energia e di sfruttamento del popolo degli abissi, ma tutti questi temi sono ben amalgamati nel racconto, senza sfociare in momenti inutilmente didascalici.
Veniamo adesso a quello che ho apprezzato di meno. Fathomfolk è un romanzo che si presenta incentrato sulla trama e sull'intreccio degli eventi, ma questo non è sempre scorrevole, anzi. La storia segue tre pov; di Mira, Nami e Cordelia. I capitoli si intrecciano abbastanza bene tra loro, ma il ritmo in più punti risulta spezzato e confuso. Ho fatto molta fatica a leggere la prima metà del libro, in cui la trama tarda ad ingranare e di fatto non succede nulla, complice anche uno stile un po' ridondante. L'autrice tende a dilungarsi troppo, soffermandosi su molti dettagli superflui, facendo perdere il focus della scena e anche alcuni snodi essenziali della trama. Avrei decisamente snellito i primi capitoli, che non sono riusciti neanche a farmi avvicinare ai personaggi o ad empatizzare con loro, nonostante le tematiche trattate. Mi sembrava che mancasse il pov di Mira, mentre trovavo Nami abbastanza fastidiosa e immatura. L'unica che mi ha sempre incuriosito è stata Cordelia, un personaggio ambiguo e moralmente grigio, una manipolatrice disposta a tutto per proteggere se stessa e la sua famiglia.
Fortunatamente, nella seconda metà le cose sono notevolmente migliorate. La trama è entrata nel vivo, mentre il ritmo della narrazione si è fatto più concitato. Ne hanno beneficiato anche i personaggi, che finalmente ho iniziato ad apprezzare di più. Premetto che sono tutti abbastanza bidimensionali o subiscono una blanda evoluzione, ma comunque sono riuscita ad entrare più in sintonia con loro. Ho amato la determinazione e la forza di Mira e il coraggio di Nami, anche se il mio preferito resta Kai. È un personaggio nobile e generoso, il fidanzato perfetto per Mira e un fratello protettivo per Nami, sempre pronto a sacrificarsi per il suo popolo e per coloro che ama. Le sue scelte mi hanno molto sorpreso durante la lettura. Anche i secondari hanno avuto un accenno di caratterizzazione in più nella seconda metà del libro.
In conclusione, Fathomfolk è un romanzo ricco ed interessante, ma ha anche alcuni problemi. Consigliato per tutti coloro che aono incuriositi dall'ambientazione e dal folklore marino, oppure interessati alle tematiche trattate. In ogni caso, chiunque decida di leggerlo, non dovrebbe fermarsi alla prima metà perché dal 50% in poi la storia cambia davvero. Io intanto, dopo quel finale incredibile che mi ha anche commosso, penso proprio che aspetterò di leggere il sequel.

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