Member Reviews

Avevo alte aspettative per questo libro, purtroppo però mi sono annoiata molto.
È una lunga biografia e invece mi aspettavo un racconto più avvincente delle avventure di Mary, Anne e Rackham. Questi invece arrivano solo alla fine.
La vita di Mary è sicuramente interessante ma a me questo libro è sembrato infinito.
La scrittura però è piacevole, la traduzione mi è sembrata valida e sicuramente a livello storico è bello scoprire queste figure.
Avrei preferito meno lentezza iniziale e più attenzione a Mary/Mark.

Was this review helpful?

Recensione pubblicata interamente su stregainbiblioteca.it e in versione ridotta su goodreads il 4/09/2024

Ringrazio Ne/oN libri e NetGalley per avermi fornito l'ARC del romanzo in cambio di un parere onesto.

Il romanzo di De Tores è un Bildungsroman in cui il tema dell’identità è centrale: fin dall’inizio Mary Read esprime il desiderio di prendere in mano la propria storia controllandone la narrazione e a tal fine il romanzo è scritto in prima persona. Con prosa elegante e intima Mary Read si racconta con grande onestà senza risparmiarsi i dettagli della sua vita misera e immergendosi nel racconto dei suoi sentimenti. La ricchezza del lessico e il frequente uso di allegorie anche quando gli eventi raccontati sono crudeli conferisce al romanzo un’aura poetica che lo rende decisamente piacevole per chi ama la bella scrittura.
Purtroppo non mancano i momenti ripetitivi: sono molto frequenti momenti in cui la protagonista ripete pensieri che sono stati già enunciati nei capitoli precedenti, inoltre le digressioni su dettagli storici che hanno poco a che vedere con la progressione delle vicende ma servono a fornire contesto storico rischiano di rallentare la narrazione appesantendola e allungandola per capitoli in cui l’azione è ridotta all’osso; tutto ciò spezza irrimediabilmente il ritmo rendendolo, in ultima istanza, discontinuo.
Saltblood. Sangue salmastro aveva tutte le carte in regola per essere un gran libro, ma si è perso nell’insieme degli elementi che vuole rappresentare e nelle digressioni infinite, lasciando una storia frammentata che si ferma poco prima di arrivare al cuore. L’avventura, la Storia, il dramma e la queerness sono tutti elementi che avrebbero potuto renderlo un romanzo indimenticabile, eppure, nonostante l’eleganza della prosa e la complessità dei personaggi, il romanzo manca di quel mordente necessario a farlo diventare davvero significativo. Nonostante i difetti, comunque, ci tengo a sottolineare che Saltblood è ben lungi dall’essere un brutto libro: si tratta di un romanzo piratesco molto ben scritto, in cui la storia dei pirati è centrale quanto quella della sua protagonista, ed è pertanto perfetto per chi vuole conoscere in maniera approfondita i dettagli della Golden Age of Piracy.

Was this review helpful?

mi è paciuto tantissimo. la figura di mary read mi ha sempre affascinato (come del resto tutte quelle dei pirati) e il taglio che ha dato l'autrice alla sua storia e alla sua personalità è affascinante. è un libro che sicuramente finirà sullo scaffale dei preferiti, non vedo l'ora di rileggerlo in cartaceo!

Was this review helpful?

Avevo grandi aspettative, ma per me è stato un libro abbastanza flop.
La De Tores ha una buona penna, però ho trovato la storia priva di pathos e non sono riuscita ad "entrare nei panni di Mary".
Una cosa che mi ha fatto storcere il naso è che la storia viene spacciata come un romanzo queer sui pirati, ma alla fine è una biografia dove solo per metà libro c'è la componente piratesca e la relazione non è poi così approfondita.

Was this review helpful?

🎐Eccomi qui con una nuova recensione. È da tanto che non ne scrivo una, quindi potrei essere arrugginita.
 Oggi, vi parlerò di Saltblood di Francesca De Tores. Questo titolo, così come tutta la collana della @neonlibri , mi ha così colpita da farmi richiedere il testo alla CE.

🎐Era da tempo che non accadeva, ma è stato fantastico leggere di nuovo per una collaborazione. Ed è stato ancora più divertente scrivere la recensione.
 Forse, per deformazione professionale, la prima cosa che mi ha attirata di questa opera è stata la cover.
Davvero bella.
Ma non è stata certo quella ad avermene fatto leggere, o meglio divorare, le pagine in pochi giorni.

🎐Saltblood parla di Mary Read che, si dice, sia stata una pirata e l’amante di Anne Bonny.
Ma la storia narrata nel libro non è incentrata sulla sua relazione con Anne, quanto piuttosto sulla vita fuori da ogni tipo di schema che Mary ha condotto. Forse perché costretta, forse a causa delle persone che ha avuto intorno, alla fine, le sue scelte l’hanno condotta a vivere un’esistenza avventurosa e libera che poche donne possono dire di aver condotto.

Cresciuta come un ragazzo dalla madre, che l'ha spacciata per il figlio maschio morto prematuramente, è stata a lungo sfruttata dalla donna che, cosi facendo, ha cambiato il suo futuro. Fingersi un uomo l'ha portata a essere libera, indipendente. Le ha permesso di scoprire il mondo e il mare, a cui ha donato tutta se stessa. Però, la menzogna in cui ha vissuto per anni l'ha privata del suo lato femminile, di quel voler essere donna solo perché desiderava esserlo.
È stata una lettura interessante, che mi ha catturato sin dalle prime pagine. Ho amato in particolar modo la seconda parte del romanzo, il mondo dei pirati e Mary che vi si muove sia come donna che come marinaio.
Ho apprezzato Mary e come l'autrice abbia deciso di narrarci la sua storia.
Come, nonostante in lei affiorino paure e dubbi, non possa fare a meno di seguire il richiamo del mare.
È la perfetta dimostrazione di come siano le nostre scelte, per quanto gli altri possano cercare di indirizzarci, a guidare la nostra vita e a determinare il percorso che faremo. Se anche, all'inizio, è stata la madre di Mary a decidere di spacciarla per un ragazzo, in seguito, è stata lei a scegliere la strada che l'ha portata in mare e in guerra.
Una lettura fresca, come la brezza del mare.
L'autrice si è presa una licenza poetica, ma va benissimo, perché non voleva scrivere un saggio storico.
La Neon ha portato una lettura fantastica, una delle migliori di quest'anno.

Was this review helpful?

Assolutamente PERFETTO. Forse uno dei libri più belli del 2024, ma anche degli ultimi due/tre anni. La prosa è eccezionale, la traduzione di più. Ho amato tutto.

Was this review helpful?

Una storia ispirata a Mary Read, piratessa britannica che ci racconta la sua vita, una storia vera che potete leggere e scoprire. Mary è costretta a essere un uomo sin dalla nascita per sostituire il fratello mancato prematuramente. Lei scresce e non sa chi è, se Mary o Marc, ma ad un certo punto decide cosa fare della sua vita. Una narrazione in prima persona, un ritmo a volte lento e dispersivo se non si è abituati a questo tipo di scrittura e una storia che ha il suo plot solo nella seconda parte del volume.
Saltblood è come un diario, siamo seduti in prima fila a vedere inerti la vita di Mary che pone attenzione alle cose che per lei sono importanti e della libertà che anela avere.
Se cercate un romanzo piratesco non è questo ciò che volete, qui troverete il racconto di una storia vera di sangue, sudore, segreti, paure e salsedine. Se vi piace questo tipo di narrazione salpate insieme a Mary per conoscere la sua vita.

Was this review helpful?

Ringrazio l’autrice, Ne/oN e NetGalley per l’ARC digitale.

Fan di “Black Sails”, alzate la mano!
Ammetto che è questo il motivo principale che mi ha portato a richiedere di poter leggere in anteprima “Saltblood” di Francesca de Tores, in uscita in Italia il 4 settembre per Ne/oN libri.
Jack Rackham, Anne Bonny e Charles Vane erano i miei personaggi preferiti, per cui non ho resistito all’idea di un romanzo che parlasse ancora di loro, anche se incentrato principalmente sulla figura di Mary Read.
Per alcuni versi, è un po’ un libro d’altri tempi, con una protagonista che ci racconta in prima persona la sua vita, a partire dalla nascita (alla David Copperfield, per intenderci). Pertanto, a mio avviso, bisogna essere avvezzi a questo tipo di narrazione per apprezzare appieno il romanzo, che potrebbe risultare o troppo lento o addirittura dispersivo, dedicando quasi lo stesso spazio ad eventi più o meno importanti, ma che hanno comunque segnato la vita di Mary, marinaio, soldato, moglie, madre mancata e infine pirata. L’incontro con Anne e Jack avviene solo nella seconda parte, per cui bisogna aspettare prima di arrivare alla parte più interessante.
L’unico punto di vista può essere un limite, e talvolta la voce narrante si fa pedante, ricordandoci sempre che ogni uomo è un piccolo uomo (non importa la fama che ha conquistato), mentre non c’è lo stesso sguardo disilluso per i personaggi femminili, Anne in primis, a cui viene condonato tutto. La stessa protagonista, bugiarda, assassina e ladra, sembra ergersi su un piedistallo morale, dato che non si macchia mai di quelle che potrebbero apparire come delle colpe nel suo ambiente.
È quest’ultimo aspetto a far scendere la mia valutazione a 3,5 stelle.
Per il resto, lettura spedita, accattivante e a tratti anche molto evocativa.

Was this review helpful?

Questo libro basato su fatti realmente a caduti l'ho apprezzato moltissimo. L'ho letto scoprendo una storia che non conoscevo. Ho apprezzato il personaggio principale della storia, le descrizioni . Ben scritto

Was this review helpful?

Voglio iniziare ringraziando Ne/oN per l'arc digitale. Il libro mi ha piacevolmente sorpreso. Sapevo che è basato su una storia vera, una tra le cose che mi ha invogliato a leggerlo, ma non mi aspettavo mi coinvolgesse così tanto. I personaggi sono bel delineati e non puoi non innamorarti, almeno un poco, di Mary, con qualunque nome vogliate chiamarla. In alcuni passaggi ho avuto l'impressione che si girasse verso di me, lettrice, per guardarmi negli occhi e spiegarmi cosa provava. Una vita vissuta al.di fuori degli schemi, con il coraggio di affrontare tutte le scelte fatte. Consiglierei di leggerlo a chi ama la storia, ma anche a chi ama l'avventura e anche a chi ama le storie d'amore...può essere apprezzato da un pubblico decisamente ampio.

Was this review helpful?

Saltblood è una storia che si ispira al personaggio realmente esistito di Mary Read, piratessa britannica di grande fama. Il tutto prende avvio dalla nascita di Mary che, a causa della morte del fratello, viene costretta a prenderne il nome e a crescere come un ragazzo. Sin dai primi capitoli, l’autrice ci mette dinanzi alle difficoltà che il personaggio si ritrova ad affrontare. Un’infanzia dura, povera, in balia di una madre che ha il pieno controllo su tutto. Mary non si ribella, si lascia plasmare dalla donna perché non ha altri che lei, non ha altro che quello. Non sa neanche esattamente chi sia. E mentre assistiamo alla sua crescita, alle ingiustizie che subisce nel dover nascondere il suo corpo, la personalità dietro un nome non suo, nell’imparare a essere chi non è, la vediamo anche cambiare. Nonostante si abitui a quel segreto, a quella maschera, allo stesso tempo va alla ricerca di una libertà che nasce dal più profondo di se stessa, attratta costantemente dal mare. 

Ed è proprio il mare un altro protagonista del romanzo, che con il suo fascino e il suo richiamo riesce a restituire a Mary la sua vera essenza, la sua anima, e a farle prendere scelte azzardate ma più affini al suo essere. Il mare la riporta sulla giusta via, la rimette in sesto più volte, le fa assaporare la libertà di cui necessita. Mary compie finalmente scelte sue, ed è questo che la appaga di più: poter avere il controllo sulla propria vita, scegliere lei chi voler essere, se un uomo o una donna, oppure entrambi. Se un soldato, un marinaio, una moglie o un pirata.

Ho trovato tutto perfettamente bilanciato, ogni esperienza raccontata in maniera coerente dalla voce ben definita della protagonista. Lo stile semplice e al contempo pregno di poesia e passione, mi ha permesso di immedesimarmi nella storia e solcare le onde insieme a eroine coraggiose affamate di vita e di libertà. Se amate i romanzi storici e di formazione, avventure intense e tematiche forti, se cercate un libro emozionante, che parli di voglia di vivere, indipendenza, ricerca di se stessi, femminismo, allora Saltblood fa per voi.

Was this review helpful?

Bello, femminista, intrigante.... un romanzo fantasy molto avventuroso con qualche tocco di historical fiction.
Non mi capita spesso di leggere libri del genere.

Grazie mille Ne/oN Libri per avermi dato la possibilità di leggere la copia ARC in anteprima. Spero di poter leggere altri romanzi della de Tores molto presto!

Was this review helpful?

Saltblood è un romanzo storico, ma non lo è; è la storia di una vita che si intreccia con molte altre, una vita che è realmente passata su questa terra qualche secolo fa, ma che non è proprio la voce di quella Mary Read, quanto piuttosto una sua versione, una possibilità di persona che beccheggia tra la Storia e la storia.

In pagine che sembrano imperlarsi di sangue, sudore, inchiostro, lacrime e acqua di mare, Francesca De Tores ricostruisce una personaggia che sa di essere parte di una storia, e non solo della Storia.

Mi aspettavo un bel romanzo di piratə, ho trovato un'anima affine in cui rispecchiarmi, delle frasi come uncini a cui continuo ancora a pensare. Ho trovato frulli di piume nere e onde e amore e libertà. Ho trovato Mary, e non la lascerò andare tanto presto.

Was this review helpful?

4.5

Saltblood è ispirato alla vita della pirata Mary Read, una delle poche donne attive nell'epoca d'oro della pirateria passate alla storia, insieme ad Anne Bonny (anche lei personaggio chiave di questo romanzo).
C'è tanto che ho amato di questo libro. In primo luogo, il ritmo cadenzato e il tono malinconico mi hanno fatto pensare al mare stesso, immergendomi completamente nell'ambientazione; la voce narrativa, che mi ha colpita già dalle prime pagine, si adatta perfettamente alla caratterizzazione della protagonista e narratrice Mary, schietta e pragmatica, ma con momenti riflessivi e romantici.
Per quanto riguarda l'ambientazione, la ricostruzione del periodo, dello spirito dell'epoca e delle vicende storiche risultano convincenti e intriganti nonostante le inevitabili licenze artistiche; il ritratto realistico, ma al tempo stesso avventuroso e affascinante della vita di mare spiega bene perché tante persone la scegliessero nonostante le tribolazioni e i pericoli.
Infine, non si può non parlare dei personaggi: tutti hanno qualcosa di distintivo, anche i più secondari, e il ritratto di Anne Bonny è semplicemente iconico; ma credo che a restarmi nel cuore sarà proprio il personaggio di Mary Read, con la sua determinazione, il suo modo unico di concepire la libertà e il grande amore per il mare.

L'unica pecca a mio parere è la durata della seconda parte: sebbene la prima fosse essenziale per il personaggio di Mary e mi ha comunque appassionata, mi è dispiaciuto dover aspettare la seconda metà del libro per arrivare alla fase della vita in cui la protagonista sceglie la vita di pirata. Personalmente avrei volentieri letto qualche altra decina di pagine.

Consiglio questo libro a chi cerca un romanzo con una trama avventurosa ma anche dei personaggi memorabili e ben scritti, a chi è affascinato dalle storie di pirati, e a chi ama le storie al femminile.

Was this review helpful?

Sono due i grandi pregi di Saltblood. Il primo è la prosa. L'ho vista descritta in altri commenti come scorrevole, lirica, incalzante... Non lo è. È una prosa densa e descrittiva, che, complice la scelta della prima persona presente, reclama attenzione costante da parte del lettore. De Tores fa un gran lavoro sulla voce della protagonista Mary, per la quale immagina un tono che gli inglesi chiamerebbero "matter-of-fact": pratico, schietto, senza troppi fronzoli, a volte impersonale, con una pennellata evocativa ogniqualvolta emerge il background da poeta dell'autrice. Stilisticamente trovo sia una scelta azzeccata per dare vita al personaggio di una pirata; personalmente, invece, è la caratteristica di questo romanzo che ho trovato più respingente e che non mi ha concesso di appassionarmi alla vicenda narrata e ai personaggi. L'altro tesoro nascosto tra le pagine di questo libro invece è Anne Bonny: a tratti amata, a tratti detestata; a lei sono dedicate senza dubbio le righe più belle. 

Grazie a Ne/oN e NetGalley per la copia digitale.

Was this review helpful?

Saltblood è una storia intrigante, ricca di suspense, avventure e non solo: è un viaggio interiore alla scoperta della propria identità, delle proprie capacità e del potenziale latente in ognun* di noi. La protagonista è divisa tra l'immagine di sé che vende alla società, e il suo vero io; è lacerata tra il senso del dovere di cui la riveste la madre fin da bambina e la voglia di scoprire cosa è capace di fare se solo si concedesse più libertà.
Il racconto in sé è interessante, l'uso di un vocabolario tecnico "marinaresco" lo arricchisce indubbiamente e anche i personaggi sono caratterizzati a sufficienza.
Unica pecca che mi sento di far notare è una struttura troppo schematizzata della narrazione: la scrittura in prima persona è piacevole ma il modo in cui è inframezzata da pause e punteggiatura mi ha reso la lettura poco scorrevole e percepita "a singhiozzo".
In generale comunque è una storia che intrattiene.

Was this review helpful?

Saltblood mi ha riportata ai tempi in cui mi ero divorata quel mattoncino di La vera storia del pirata Long John Silver.
Questo romanzo mischia sapientemente la Storia, la pirateria e la narrazione in un viaggio intimo dentro la mente e il cuore di una delle figure più iconiche e controverse della storia della pirateria.

Chi è Mary Read? A volte Mark, a volte Mary. Figlio, cameriere, marinaio, soldato, moglie, oste... quasi madre.
Ma soprattutto pirata.
Pirata non tanto per il suo periodo al soldo di John Rackam - che mi è spiaciuto vedere meno di quel che pensassi - ma perché ha di fatto spezzato tutte le regole della sua epoca.
E perché, che fosse Mark o Mary, il mare la chiamava sempre allo stesso modo.

Saltblood è uno di quei romanzi che si sviluppa non tanto in trama, ma soprattutto nell'esistenza di un personaggio.
Quello che ho apprezzato più di tutto è che la narrazione non è infarcita di retorica. Mary non soffre troppo il suo dover fingersi maschio, intortando il lettore con discorsi moderni che per una persona dell'epoca sarebbero stati anacronistici.
Mary riconosce i vantaggi dell'essere uomo e quando può permetterselo vive al 100% il suo essere donna; ma è anche estremamente consapevole di chi è e di cosa vuole.

Lotta per averlo. Muore per averlo.

Soprattutto, si conquista e assapora ogni onta della sua esistenza. Perché lei sa di essere, in qualche modo, una sopravvissuta. E in quanto tale è assetata di vita e di tutto quello che essa, e il mare, possono concedere.
Ma anche di ciò che il mare si prende.

Saltblood mi ha trasportata sulle navi e nell'oceano, ma anche negli orrori che lì si consumano senza scendere nel grottesco. Mi ha fatto vivere uno dei personaggi più affascinanti senza finzioni o retoriche e io ne sono davvero grata.

Non aspettatevi i classici romanzi marinareschi pieni di abbordaggi e avventure alla Pirati dei Caraibi. Questo è un romanzo introspettivo, equilibrato, che prende e lascia andare allo stesso ritmo delle onde.

Ed è questo il bello.

Was this review helpful?

“Saltblood” ci racconta la storia romanzata di Mary Read, una delle poche piratesse presenti durante l’età d’oro dei pirati.

La prosa è molto scorrevole e viene utilizzata la prima persona, che ci permette di conoscere i pensieri della nostra protagonista. L’autrice ci fornisce anche dei dettagli riguardanti il periodo storico in cui si svolgono le vicende (fine 1600 – inizio 1700) e che influenzano la vita di Mary.

Mary viene cresciuta come Mark, il suo fratellino che muore quando lei nasce e continuerà a usare questo nome per diverso tempo. A volte Mary non riesce a far conciliare le sue diverse identità, ma finisce col rendersi conto che queste fanno tutto parte di lei, della persona che è e si sente al di sopra del soffocante binarismo uomo/donna. All’interno del libro troviamo diverse riflessioni sulla questione del genere e sulla disparità di trattamento tra gli uomini e le donne e questo porta a delle riflessioni davvero interessanti.

Mi sono piaciute molto le descrizioni del mare, sono molte suggestive e sono riuscita a immaginare Mary sul ponte della nave, intenta a lavorare o a scrutare l’orizzonte infinito davanti a lei; sono riuscita a sentire il sole sulla pelle e l’odore dell’acqua salata. Ho avuto un po’ di difficoltà all’inizio a seguire i termini tecnici relativi alle parti delle navi e alla navigazione.

Non conoscevo Mary Read, ma è stato un piacere leggere questa avventura che è stata la sua vita.

Tag: historical fiction; strong female character; character driven; first person narration; pirates

Was this review helpful?

Ho apprezzato tanto ogni pagina di questo libro. Ogni riga ha saputo evocare emozioni, dubbi, riflessioni. Il personaggio di Mary Read è un personaggio perennemente in bilico che tratteggia una storia agrodolce, sfiorando temi e tempi impegnativi. 4.5/5

Was this review helpful?

Ringrazio immensamente Ne/oN Libri e NetGalley per questo arc.

Fin dalla scoperta di questo titolo attraverso la pagina instagram della casa editrice, mi è sembrata una storia di cui avrei avuto assolutamente bisogno. Per tutto il tempo è stato come seguire un film. Non sempre chiarissimo a causa dei termini marinareschi specifici, di cui so veramente pochissimo, ma comunque ben chiaro nella mia mente. Ho apprezzato la cruda verità della vita di Mary dall'inizio alla fine, di tutto quello che ha affrontato, fatto, subito e visto, sempre con fierezza, testardaggine e spirito di adattamento. So bene che è la sua storia romanzata ma l'autrice è riuscita a fondere l'aspetto storico con la finzione talmente tanto che se mai dovessi rispondere senza pensarci, direi che è andata proprio come è stata raccontata in questo volume.
Mi è piaciuto veramente molto il percorso introspettivo e psicologico della nostra piratessa, che prima è in bilico, poi stabile, ferma nel mezzo della sua dualità, libera, senza preoccuparsi di quello che la gente pensa di lei e di quello che le piace. Sebbene non abbiamo il loro punto di vista, attraverso la nostra protagonista, conosciamo tutti gli altri personaggi, soprattutto Anne e Jack. Il mio personaggio preferito è proprio lei, Anne, descritta come un fiume in molti momenti da Mary stessa.

A posteriori si apprezzano i piccoli momenti, che in seguito diventano importanti. Questo perchè tra queste pagine non si trova un grande momento, un apice, o almeno: non lo si capisce subito. L'ascesa della ciurma di Calico Jack, in cui spiccano Mary e Anne Bonny, è fermata, come ci racconta la storia, ma non per questo, per me, il libro è stato meno sentito. Avrei voluto ovviamente più storie e avventure sotto il Jolly Roger, ma è stato anche giusto rispettare le informazioni storiche che abbiamo su questi personaggi.
É stato un viaggio veramente particolare quello affrontato in compagnia prima di Mark, poi di Mary, con l'aggiunta di Crow, e di tutti i suoi fantasmi.

Was this review helpful?