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Harrow è l'ultima elementale dell'Acqua, dotata di poteri divinatori che utilizza come veggente in un circo. Nel circo arriva Raith, un personaggio cupo e misterioso senza ricordi del suo passato. Nonostante le avversità, Harrow (indevitabilmente) si innamora perdutamente di lui, fidandosi ciecamente dei suoi poteri che a suo parere confermano la bontà d'animo di Raith.
"Sanctuary of the Shadow" è un romanzo con un potenziale significativo nel worldbuilding, ma che finisce per risultare deludente. L'ambientazione del circo e la presenza degli elementali sono elementi intriganti che, tuttavia, non vengono sfruttati appieno. Avrei apprezzato un maggiore approfondimento sui personaggi di Malaikah e Ouro, ma l'autrice ha preferito concentrarsi su infinite scene d'amore tra i due protagonisti, sia teoriche che pratiche.
Le lotte per il potere nelle regioni del mondo, che avrebbero dovuto essere il fulcro della narrazione, sono descritte principalmente attraverso flashback dei conflitti tra le regine degli elementi. I protagonisti del presente giocano solo un ruolo marginale nel far avanzare la trama. Inoltre, l'espediente usato dall'autrice per coinvolgere Harrow nella macrotrama è piuttosto debole.
Harrow, nel corso del romanzo, non ha una personalità da protagonista. Nonostante la determinazione mostrata nella prima parte del libro, nella seconda metà diventa un personaggio passivo, credendo a tutto ciò che le viene detto e fidandosi indiscriminatamente di chiunque incontri, risultando spesso frustrante.
Non ho compreso la scelta dell'autrice di riportare Raith alla condizione iniziale verso la fine del libro, solo per poi risolverla nuovamente. Inoltre, i due capitoli finali sono estremamente prolissi, dando l'impressione che l'autrice stesse cercando di allungare il testo con sinonimi ripetitivi per esprimere lo stesso concetto.

Ringrazio Ne/oN e NetGalley per avermi inviato una copia ARC del libro in cambio di una recensione onesta.

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Ringrazio Ne/oN Libri e NetGalley per la copia, ogni riflessione è personale e frutto della mia onestà intellettuale.

Parto con un presupposto: io e i fantasy romance siamo galassie lontani ma non per pregiudizio. Di per sé mi piacerebbe anche leggere un buon romantasy solo che non lo becco mai, sarà per gusto personale o sarà che si scrive sempre la copia della copia della copia e questo è oggettivo. So che questo è un sottogenere del fantasy da cui non puoi aspettarti complessità di trama, fine psicologia dei personaggi, che gli archetipi tendono a ripetersi ecc. e okay, va bene, ma c'è un limite tra un tropo letterario e un'esecuzione mediocre.
Questo Sanctuary of the Shadow sembrava avere più un lato fantasy del solito e mi ha spinta a volerlo leggere perché, per quanto la trama sia già sentita, sembrava promettere una storia carina e di intrattenimento sia sul piano romance che fantastico. Mi sbagliavo. È un libro prettamente nella media romantasy, cioè personaggi che non stanno in piedi e per di più incoerenti, una trama tutta fuffa ingenua e superficiale che va avanti a spiegoni (e noiosa, visto il fallito tentativo di creare un contesto politico e un worldbuilding magico), un romance gestito malissimo, con scene esplicite imbarazzanti e dialoghi che ti fanno alzare gli occhi al cielo.
Ripeto, io non disdegno a priori i fantasy romance, anzi è per questo che sono critica perché vorrei che la media fosse un po' più alta a livello contenutistico invece che ripetere per l'ennesima volta il bono di turno simile ai fae di Sarah J Maas e la protagonista stupida e fastidiosa con l'aura di Madre Teresa che non ti dicono niente.
Per ə lettorə accaniti di romantasy forse è un già visto troppo basilare per essere appetibile, per chi come me li legge saltuariamente forse non sarà una lettura che potrà soddisfarvi.

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Ho letto recensioni non del tutto positive riguardanti Santuario dell'ombra e credo che sia per via della trama sotto alcuni aspetti un pochino ingannevole. I lettori, almeno la maggior parte di loro, si aspettano che sia fedele al contenuto. Se decidete quindi di imbattervi in quest'opera, fatelo con aspettative alte per i protagonisti (per quanto mi riguarda l'ambientazione dopo aver letto le caratteristiche del personaggio maschile e aver intravisto la sua personalità sono passate in secondo piano), per Raith e Harrow e la loro storia d'amore. Questo #romantasy è narrato in terza persona con pov alterni. Cosa che alcuni lettori forse non gradiscono particolarmente a me personalmente non crea alcun scompiglio. Anzi mi affascina se è descritta in modo dettagliato. I protagonisti dell'opera della Ascher edita Ne/On sono Harrow e Raith. Harrow lavora in un circo come indovina, è una veggente ed è l'ultima della sua stirpe, l'unica sopravvissuta al massacro. Tutti pensano che sia un'umana, finora è stata capace di tenere segreta la sua vera identità. Raith al contrario di Harrow non sa chi è, verrà trovato da dei mercanti, venduto e rinchiuso in una gabbia. Sarà la nuova attrazione del circo di Salizar... O almeno così sarebbe stato se Harrow non si fosse sentita chiamare da quell'uomo silenzioso.
Tra i due protagonisti c'è una forte attrazione, alcuni capitoli hanno contenuti piccanti. Insieme si fonderanno, verranno a conoscenza di alcune verità dolorose, del passato, che li porteranno ad allontanarsi. Ritorneranno a fidarsi l'uno dell'altra? Cosa suggerisce l'istinto? L'amore sarà contemplato?
Nell'insieme è una lettura che consiglio, acquisterò sicuramente il cartaceo quando sarà disponibile. Di certo Raith non potrà mancare nella mia libreria!

Ho ricevuto una copia di questo libro tramite l'editore e NetGalley in cambio di una recensione onesta.

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Premetto che questo romanzo non è propriamente il mio genere ed è decisamente fuori dalla mia comfort zone, quindi non posso dire che mi sia piaciuto al 100% ma non posso neanche dire di averlo odiato.
Sanctuary of the shadow è stata la lettura giusta al momento giusto, o mentre ero nel mood giusto. È uno di quei libri perfetti da portarsi in spiaggia e leggere sotto l'ombrellone, quando il tuo cervello chiede pietà, riposo e qualcosa di semplice con cui passare il tempo.
Ed è proprio la semplicità il pregio, ma anche il difetto, di questo libro.

Prima di tutto la trama, che dalla sinossi sembra molto più articolata di quanto in realtà sia, è molto lineare e tanti avvenimenti sono decisamente telefonati e quelli che dovrebbero essere colpi di scena ti fanno esclamare "l'avevo capito sei capitoli fa!". Il worldbuilding è appena accennato e quel poco è sviluppato in modo un po' raffazzonato (per esempio si fa spesso menzione ad una non ben specificata Dea e non viene spiegato se è solo misticismo o un'entità realmente esistita che magari ha generato le regine immortali, madri degli esseri elementali protagonisti del romanzo), ma del resto in quasi la totalità dei dark romance/romantasy è un aspetto comune, come del resto i personaggi bidimensionali e stereotipati. Lo spicy è (purtroppo per me) molto presente, diciamo che ogni azione o decisione è un assist per far copulare i due protagonisti, e a quanto leggo in altre recensioni non è neanche il più spicy fra i dark romance. È sicuramente il libro più etero che io abbia mai letto; se tutta la parte spicy fosse stata solo abbozzata, lasciando qualcosa all'immaginazione, e qualche personaggio anche secondario (magari l'amica della protagonista) fosse statə queer, si sarebbe guadagnato una stella in più.

Non vorrei fare un riassuntone dell'intero libro per evitare spoiler, ma questa volta è inevitabile dato il genere controverso, la storia a cavallo tra l'orribile ed il godibile e i TW presenti in questo romanzo.

In un mondo dove esiste la magia elementale e il territorio è diviso in cinque grandi reami - quello della Terra, del Fuoco, dell'Aria, dell'Acqua e dell'Etere - gli equilibri vengono spezzati quando una delle regine immortali, la Regina del Fuoco, decide di uccidere tutte le Veggenti dell'Acqua, discendenti della Regina dell'Acqua, per un grave torto che quest'ultima le ha fatto, coinvolgendo così anche alcune delle altre regine e dando così inizio ad un periodo di guerre interne deleterie non solo per i loro discendenti Elementali, che per le regine dovrebbero essere come figli, ma anche per gli esseri umani costretti a subire le privazioni e i pericoli di una guerra non loro, odiando di conseguenza gli Elementali perché visti come mostri portatori di sventura.

Cinquant'anni dopo l'uccisione delle Veggenti ci ritroviamo nel circo itinerante di Salizar, un Elementale sotto mentite spoglie che, con la copertura del circo, salva dalla strada altri discendenti delle regine, proprio come le orfane Harrow (la nostra protagonista, abbastanza piacevole fino a metà libro, da lì in poi diventa una delle tante "cosYne" quasi inutili tipiche dei dark romance) e la sua amica Malaikah (lei mi piace, è bella ca**uta, spero che nel secondo volume non diventi anche lei una protagonista inutile), accolte nel circo ancora bambine cinquant'anni prima (la crescita di un Elementale è molto più lenta rispetto a quella di un essere umano). Malaikah è un Ibrido pantera discendente della Regina della Terra, mentre Harrow nasconde le sue orecchie a punta (tratto distintivo degli Elementali) fingendosi una semplice cartomante umana per celare la sua vera identità: lei è l'unica sopravvissuta all'ultimo sterminio di Veggenti.

In pieno deserto, intanto, viene trovato da alcuni mercanti di schiavi un essere molto strano che sembrerebbe un uomo. Nero come la notte tanto da assorbire la luce, con ali coriacee, artigli, occhi completamente neri con l'iride rossa come il fuoco e completamente privo di memoria (e anche altissimo, bellissimo, muscolosissimo e virilissimo, non che green flag, insomma, il tipo ideale). Venduto come rarità a Salizar, lui sa benissimo cos'è questo essere, un Wraith, uno dei mostri che la Regina del Fuoco sguinzagliò per sterminare le Veggenti. Deciso a renderlo la sua prossima attrazione, lo nasconde nel circo in una gabbia nella sua tenda personale. Inutile dire che la nostra Veggente "sentirà" grazie all'acqua che la giuda nelle sue scelte (male, per la maggior parte delle volte) che deve intrufolarsi nella tenda di Salizar. Appena vede il ragazzo in gabbia, deridendo Salizar e la sua convinzione che quello è un vero Wraith (il ragazzo si darà il nome di "Raith" proprio per il cartello, scritto male, che pubblicizza la sua futura esibizione), decide di andarlo a trovare ogni notte innamorandosene praticamente subito, mentre Raith non sa neanche cos’è l’amore ma è certo di provare una forte attrazione ed un senso di protezione verso Harrow. Una volta scoperti decidono di scappare con l'aiuto di Malaikah, nascondendosi "in piena vista" in una locanda proprio nella città che ospita il circo. Lo spicy si concentra per lo più nei capitoli che coprono questa parte, e per me potevano essere anche solo accennati e comunque non raggiungono ancora il cringe di quelli della parte finale del libro, per ora sono solo sul ridicolo andante.

I due vengono scoperti quasi subito anche grazie alle visioni che la Regina dell'Acqua manda sia ad Harrow che a Raith, facendo scoprire ad entrambi il loro passato in comune tanto che Harrow, disgustata dalle rivelazioni su Raith, decide di abbandonarlo e tornare al circo, rivelando prima però l'ubicazione della locanda.
Da qui la storia diventa un po' confusa e banale come se l’autrice si sia voluta sbrigare a concludere il libro. Harrow scopre grazie alla Regina dell’Acqua (che si pente di averli separati) il motivo che ha spinto il Wraith ad attaccare il suo clan. I sensi di colpa cominciano ad attanagliare Harrow resasi conto che anche lui è una vittima dei capricci della Regina del Fuoco.
Grazie alla Regina dell’Acqua, agli assurdi discorsi senza senso della Regina dell'Etere che da tempo cercava la ragazza (che più che dare una mano crea ancora più dubbi in Harrow e fa spoiler sul finale del libro) e a trucchetti e scorciatoie di trama un po' da fan fiction, salvano la Veggente da Raith poco prima che, tornato un Wraith completamente sotto il giogo della Regina del Fuoco, porti a termine il compito che cinquant’anni prima gli era stato assegnato, salvando lo stesso Raith dal suo destino a cui cerca di sottrarsi con tutte le sue forze per amore della ragazza. E come fanno? Dandogli di nuovo un corpo solido e facendogli di nuovo perdere la memoria, solo che prima la Regina dell'Acqua ci aveva messo cinquant'anni per l'intero processo ora invece una manciata di mesi. Perché? Semplicemente perché questa volta Raith ha collaborato; questa cosa mi ha fatto ridere, molto comodo per la trama, non c'è che dire.

Inutile dire che per Harrow e Raith alla fine tutto si risolve per il meglio e invece di trovare i mercanti di schiavi al suo risveglio (che avviene nel medesimo scampolo di deserto), Raith trova Harrow che gli fa quello che praticamente è il riassunto del libro, omettendo la parte dell'uccisione di Veggenti innocenti (a quello ci penserà di nuovo la Regina dell'Acqua).
L'ultima parte spicy è davvero cringe, speravo di non dover leggere di come Raith lodasse l'esigua circonferenza dell'orifizio di Harrow o di quanto lui fosse dotato (visto che Harrow lo ha ripetuto già varie volte da quando lo ha visto nudo la prima volta), e invece c'è anche questo, oltre al classico repentino cambio di carattere di lui appena diventa padre (si figliano, spoiler non tanto spoiler visto che si capisce appena le regine dell'Acqua e dell'Etere aprono bocca, una è veggente e l'altra vede attraverso il tempo, una insiste sull'unire l'acqua di Harrow ed il fuoco di Raith in """qualcosa di nuovo""" e l'atra a caso le fa le congratulazioni).
Arrivata alla fine di questo libro però ho due domande, una è come ho fatto a trovarlo leggibile, ma non credo esista una risposta a questo quesito, e l'altra è: ma perché "santuario dell'ombra"? Non c'è nessun santuario tranne la torre dov'è rinchiuso l'esercito dei Wraith, che sono effettivamente fatti d'ombra, ma è una torre non un santuario; quindi mi chiedo se con santuario l'autrice voglia intendere il corpo di Harrow che """accoglie""" Raith, cioè l'ombra, dentro di sé (in termini molto fisici), se è così fa venire i brividi tanto è cringe.

Insomma, gli errori in questa storia sono tanti e va presa per quello che è.
Se si vuole leggere un libro poco impegnativo magari anche per ridere o cringiare delle scelte di trama questo è il romanzo perfetto, non dubito che a chi non è nuovə del genere possa anche piacere davvero questo libro. Se non si è nel giusto mood lo sconsiglio perché potrebbe causare una seria frustrazione, diciamo che per me questo romanzo è l'equivalente degli Harmony che leggevano nonne, zie e madri negli anni 90: bruttini, con trame appena abbozzate, a tratti ridicoli ma con un grande pregio, farci staccare il cervello e regalarci un po' di intrattenimento spiccio. Tant'è che Sanctuary of the shadow è stato comunque godibile da leggere e anche molto scorrevole, con anche il pregio di non prendersi sul serio.
Ci sono romanzi, perlopiù fantasy e distopici, con gli stessi problemi di trama, worldbuilding e personaggi ma con la convinzione di essere grandi romanzi impegnati per i temi che forzatamente inseriscono nella trama (quasi sempre affrontati in modo pessimo), risultando invece solo doppiamente ridicoli.

In conclusione.
Il libro verrà pubblicato l'11 settembre (per ora questa recensione la pubblicherò su Goodreads sulla pagina del romanzo in lingua, per poi spostarla su quella in italiano appena verrà creata), ma sicuramente NON comprerò il cartaceo di questo romanzo, mi dispiace ma per me non ne vale la pena. Essendo il primo di una trilogia se la Ne/oN deciderà di tradurre (mi dispiace per chi dovrà farlo) gli altri due volumi è molto probabile che vorrò leggere le eARC, anche se il prossimo è dedicato a Malaikah e già mi parte il cringe perché non ce la vedo ad affrontare le stesse """dinamiche""" di Harrow con l'omone prestante di turno, però sono curiosa e se comincio una saga poi voglio finirla, anche se è oggettivamente scritta male. Sono masochista, lo so.

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✎ venite a conoscere la storia di magia e amore di Harrow e Raith...

Non ora perché questo romanzo uscirà l'11 settembre per la nuova casa editrice Ne/oN, che ringrazio (con NetGalley) per la copia ARC in super anteprima che ho avuto l'onore di leggere per fare questa recensione.

Per gli umani, il circo è un luogo pieno di meraviglia e stupore. Per Harrow, è un posto dove nascondersi da coloro che hanno massacrato il suo intero clan. Nascondere le sue abilità come parte del suo gesto l'ha mantenuta la vera identità è al sicuro per anni.
Fino al suo arrivo.
Una strana nuova attrazione senza nome, senza memoria di chi - o anche cosa - sia.
I suoi nemici non si fermeranno davanti a nulla pur di vendicarsi definitivamente di Harrow. Lui è l'arma perfetta contro di lei perché non è quello che sembra.
Ma forse è ora che scoprano finalmente che nemmeno lei...

Sapete che leggo poco fantasy ma sto cercando di ampliare le mie letture a riguardo per uscire dalla mia comfort zone. Questo è un tipico romantasy. Ancora non avevo avuto modo di leggerne uno, anche se ne avevo tanto sentito parlare. Dopo aver letto l'anteprima dei primi capitoli, ho pensato che fosse in linea con il mio modo di intendere il fantasy ma, alla fine, seppur l'idea di un mondo in cui ci siano umani, elementali, ibridi e una guerra tra regine estremamente potenti abbiano attirato la mia attenzione, questo romanzo non è riuscito a piacermi del tutto.

In questo mix complesso abbiamo la base del viaggio alla scoperta e al perdono di sé, oltre al perdono reciproco, che porta la coppia di Harrow e Raith in situazioni difficili e pericolose ma il bene trionferà e li riporterà ad un giusto lieto fine (non faccio spoiler, si sa come và a finire un romance, giusto?)

C'è, infatti, molta enfasi sul romanticismo essendo questo un romantasy. E, per la gioia delle Booktoker varie, c'è molto spicy e anche molto esplicito. Questa cosa mi ha un po' destabilizzato perché secondo me questi intervalli sessuali sono stati troppi e troppo lunghi e hanno quasi surclassato tutta la storia che comunque è interessante a prescindere. La scrittura comunque è semplice e scorre velocemente, quindi si fa leggere abbastanza bene.

I personaggi secondari pero sono trattati superficialmente e questa cosa mi ha fatto storcere il naso più delle scene di sess0 spinto che ho letto. Non ha senso, secondo me, inserire tanta carne al fuoco e poi dimenticarla sulla griglia. Tecnicamente, alla fine della lettura posso affermare che questo è un discreto romanzo romance con venature fantasy, e penso anche che, se non fosse per il sess0, potrebbe sicuramente essere adatto per adolescenti più giovani invece, così com'è scritto, questo libro è sicuramente un YA/adult.

Conclusioni
Nel complesso questa è prettamente una storia d'amore con un'ambientazione fantastica che però non riesce ad essere tutte e due le cose assieme. Una lettura che farà la felicità di chi ama questo nuovo sottogenere (romantasy) ma che farà storcere il naso ai puristi sia del fantasy che del romance.

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Mi dispiace dover dare una recensione negativa a un libro che sembrava totalmente nelle mie corde, ma non posso che essere sincera (ringrazio il publisher per la possibilità di leggere l'arc) e dirvi quello che ho pensato mentre leggevo "sanctuary of shadow", ovvero: non ci siamo.

Premetto che a me i libri brutti piacciono. Quando leggo un romantasy o romance spesso e volentieri sorvolo sulla mancanza di nessi logici, linguaggio ripetitivo, situazioni stereotipate e amenità varie, ma in questo volume ho trovato davvero tantissimi fattori che mi hanno fatto storcere il naso, a partire dalla scelta di sviluppare la storia sulla base della attrazione intensa tra i due personaggi principali e cercando di ricamarci attorno un worldbuilding che fa acqua da tutte le parti e soprattutto con delle dinamiche da fanfiction.

Il mio scopo non vuole essere quello di riassumere la trama, ma voglio riflettere sulla costruzione di questo romanzo: fino al 50% circa, pur con mancanze significative a livello stilistico e di costruzione del wordlbuilding, riesce nell'intento, ovvero intrattenere: Harrow è un personaggio relativamente piacevole e Raith è un figo fatto di tenebra senza ricordi del passato e pure green flag. L'editor, arrivata al 50% del libro, probabilmente è andata in ferie e ha fatto continuare la Ascher da sola (o il contrario) perché la seconda metà del libro è un no-sense assoluto; salti logici e temporali, voci narranti sovrapposte e confusionarie, e soprattutto - vi giuro, devo capire il motivo - l'ultimo 20% del libro è il ripetersi della prima parte a livello di trope di dinamiche,

SPOILER: che senso ha far perdere DI NUOVO la memoria a Raith se ciò praticamente ha influenza zero sulla trama? Cosa mi serve se tanto Harrow gli fa il riassunto di quello che è successo? Cosa mi interessa se lo fanno come conigli e lui è innamorato di lei pur non ricordandosi nulla della loro vita precedente? cosa significa? Quale è il valore aggiunto? Non intrattiene, non fa ridere, non emoziona: è solo noioso ed estremamente cringe, e denota una grave mancanza di idee.

Come se non bastasse, l'epilogo è la ciliegina sulla torta delle banalità randomiche (per chi sa di cosa sto parlando: a me quel trope piace, a differenza di molti altri, ma in questo caso mi ha fatto alzare gli occhi al cielo).

Mi dispiace ma mi aspettavo un romanzo di tutt'altro livello. Mi sembrava di leggere una bozza incompiuta farcita di punti esclamativi.

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Ringrazio davvero tantissimo Ne/oN libri per avermi permesso di leggere l'arc del libro in anteprima.

Attendevo l'uscita di questo libro da quando ho visto la meravigliosa copertina e letto la trama, quindi da amante del genere romantasy non vedevo l'ora di leggerlo
La storia ha come protagonista Harrow, un elementale nonchè ultima veggente ancora in vita, dopo che la sua stirpe è stata sterminata quando ero soltanto una bambina, da un wraith, un essere fatto d'ombra.
Iniziamo a seguire la vita di Harrow nel circo di Salizar, dove ha trovato rifugio da bambina e dove lavora come cartomante, fino a quando incontra Raith, il nostro protagonista maschile, che non ha alcun ricordo della sua vita passata. Da qui partirà la loro storia d'amore e la scoperta della vera identità di Raith.
Il libro mi è piaciuto ma avrebbe potuto essere sviluppato molto di più in alcune sue parti. Ho trovato il worldbuilding davvero molto affascinante e se fosse stato approfondito, con i vari tipi di elementali e con le regine, avrei amato la storia ma capisco che il libro fosse incentrato sulla storia d'amore. Per quanto riguarda i personaggi li ho trovati poco caratterizzati, compresi i due protagonisti.
Anche la parte romantica non è ben sviluppata, avviene tutto troppo velocemente, i personaggi non si prendono neanche il tempo di conoscersi prima di dichiararsi.
Nonostante tutti i punti negativi la storia è comunque carina e grazie allo stile di scrittura si legge molto velocemente, aspetterò quindi il prossimo libro della saga che sarà incentrato su un personaggio che conosciamo in questo primo libro.

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Acqua e Tenebre

Recensione di Sanctuary of the shadows di Aurora Archer, tradotto da Alessia Merlo e Rossella Pinto per Ne/oN libri

Harrow è l’ultima Veggente ed è connessa all’elemento dell’acqua che la guida e la aiuta nel suo lavoro: fare la chiromante nel circo di Salizar, un potente stregone che possiede la compagnia circense di Elementali più grande di tutti i Territori. Dopo la guerra tra le Regine che ha devastato i territori, gli Elementali, creature con talenti magici, sono diventati la feccia di ogni Territorio e Salizar offre protezione a quelli che incontra facendoli lavorare nel suo circo.

Ma appare nei Territori Meridionali, in mezzo al deserto, una nuova creatura che viene subito catturata da alcuni mercanti bramosi di guadagnarci una bella somma. La creatura è un maschio alto, con ali che compaiono a comando e la pelle che può cambiare colore, quando Salizar se lo trova davanti non può credere ai suoi occhi: è un wraith, i crudeli spettri della regina Furie che hanno sterminato il popolo delle Veggenti. Ma Salizar ha ricevuto indicazioni ben precise su cosa fare con quella creatura mostruosa, così lo acquista e lo porta al circo. Proprio lì, guidata dall’Acqua, lo trova Harrow e da subito tra i due nasce un’intesa e una passione irrefrenabili, tanto da portare la Veggente a liberarlo e scappare con lui.

Un romantasy con diverse scene spicy tra Harrow e Raith che sottolineano ancora di più quanto siano legati da un destino che ancora non comprendono appieno e che li travolgerà. Per quanto la storia e l’ambientazione siano interessanti, la voce narrante di questo libro è un po’ troppo “parlona” per i miei gusti. Mi spiego: spesso le scene e le reazioni soprattutto tra Raith e Harrow vengono scritte dal punto di vista che è nella loro testa con tante spiegazioni e non con la descrizione magari di come li fa sentire quel sentimento. Questo accade più volte nel corso del libro e non mi è piaciuto molto. Il ritmo narrativo è alternato tra lento e velocissimo, cosa che causa lo spaesamento del lettore che si sta abituando a questo nuovo mondo, cerca di capirne le regole da come agiscono i personaggi e invece gli vengono spiegate -e rispiegate- in lunghi dialoghi. In alcuni punto l’ho trovato frettoloso e troppo da “buon finale”. È chiaro che l’autrice desiderava un finale positivo per i due protagonisti, cosa assolutamente legittima soprattutto vista la sfortuna che hanno, ma il finale mi è sembrato troppo bello per essere vero.

Una nota di super merito alle traduttrici, Alessia Merlo e Rossella Pinto, per la bravura nel tradurre oltre che tutta l’opera in particolare le scene spicy. Se sono complicate da scrivere senza farle sembrare assurde o scadere nel banale, penso che tradurle sia, se possibile, ancora peggio, soprattutto vista la quantità di terminologia presente nella lingue inglese di sinonimi apprezzabili, mentre nella lingua italiana la cosa si fa maggiormente complicate. Troppe scene spicy per un libro di 300 pagine? Per me sì, ma molto ben fatte.

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Ringrazio l’autrice, Ne/oN e NetGallery per l’ARC digitale in cambio della mia onesta opinione.

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️
Dramma: 💧 💧💧
Sugar: 🧁🧁
Spice: 🌶️ 🌶️🌶️ .5

Trope: romantasy - monster romance - fated mates - magic - spicy

Pro: è un libro estremamente semplice che si legge tutto d’un fiato.

Contro: è un libro estremamente semplice, con davvero poco da dire.

Come può essere qualcosa sia un pro sia un contro? Beh, tutto dipende da come ci si approccia ad un romanzo: se siete alla ricerca di una lettura leggera, veloce, senza complicazioni, con una buona dose di spicy e avete un debole per i monster romance, Sanctuary of the Shadow è il libro che fa per voi; se invece cercate qualcosa un po’ più approfondito e con qualche complessità, facilmente rimarrete delusi. Personalmente, mi aspettavo un maggior contenuto, per cui la mia valutazione propende più per le tre stelle che non per le quattro, ma, ripeto, molto dipende da cosa state cercando.
Ho dato un’occhiata alle altre pubblicazioni dell’autrice, e in effetti rientrano tutte nella categoria monster romance. Nella mia limitata conoscenza del genere, devo ammettere di non avere mai trovato opere particolarmente complesse; per lo più la trama è ridotta al minimo, perché il risalto è tutto per il romance (e lo spicy). Chi è avvezzo al genere, potrà trovarsi pienamente a suo agio, ma altri potranno chiedersi “Tutto qui?”.
Abbiamo un instalove/instalust, e gli ostacoli che i nostri si trovano ad affrontare vengono superati alquanto agevolmente (e rapidamente), tanto che nessun colpo di scena ci lascia particolarmente con il fiato sospeso.
Se il personaggio X fa una cosa per la ragione A, state pur certi che il personaggio Y immediatamente penserà “sicuramente X ha fatto quello che ha fatto per A”; se non bastasse, ecco Regine e/o loro emissari che spiegano per filo e per segno cosa è successo. Insomma, la suspense non è certo di casa da queste parti.
In tutta onestà, le potenzialità dell’ambientazione fantasy si perdono per strada, e l’impressione è che questo accada perché il fulcro della narrazione è un altro, e non c’è nessun interesse ad approfondire.
Per quanto si tratti del primo volume di una serie, possiamo considerarlo un autoconclusivo, dato che le vicende di Harrow e Raith fondamentalmente finisco qui; il prossimo volume sarà dedicato a Mal, qui conosciuta (insieme a quello che probabilmente sarà il suo love interest), e al massimo mi aspetto un cameo.
Per gli amanti del genere.

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Sanctuary Of The Shadow, di Aurora Ascher

Genere: Romantasy Fiction

Primo libro della serie "Elemental Emergence", SOTS è ambientato in un mondo diviso in cinque territori basati su altrettanti elementi (come Avatar: The Last Airbender, ma con l'elemento dell'Etere/Spirito). Sono anni di guerra, anni in cui le lotte intestine tra le Regine dei Territori hanno portato allo sterminio quasi totale degli Elementali, esseri Ibridi legati ai loro elementi, e con una vita molto più lunga degli umani.

Sono passati cinquant'anni dal genocidio delle Veggenti dell'Acqua, e ne rimane solo una. Harrow, la protagonista, che si finge umana dopo essere stata accolta nel Circo del noto Stregone Salizar.

Tutto cambia quando Salizar viene incaricato di recuperare e gestire una creatura trovata nel Territorio Meridionale, un uomo fatto d'ombra. Egli pensa che si tratti di un Wraith, letale assassino incorporeo, sicari della Regina del Fuoco, intrappolato in forma umana.

Quello di cui nessuno ha fatto conto è il forte legame che si instaura tra Raith e la stessa Harrow, cosa che capolvogerà i mondi, e che rischia di essere la distruzione per entrambi.

Ero consapevole dalla media su Goodreads che SOTS fosse un libro controverso (2.91 su 5), tuttavia le mie aspettative sono variate su certi aspetti.

La storia è coinvolgente e il ritmo è incalzante.

I personaggi, seppur bidimensionali, sono semplici da apprezzare e da tifare. Abbiamo l'eroina intrepida ma ingenua, il colosso bellissimo che la ama (forse meglio che la fa godere), l'amica pazzerella, la regina cattiva. Sono stereotipati, ma possono piacere.

Ma è il resto che non funziona.

L'ambientazione è scarsa: a parte sapere che c'è una divisione in cinque territori, non so nulla di come sono fatti, perché esistono, dove ci troviamo, persino come si chiamano le città/regni. Posso andare solo a intuito e legare le caratteristiche ai vari elementi.

La storia, anche: ci sono buchi di trama veramente pesanti e mancanza di worldbuilding. Il ritmo incalza ma fin troppo: una storia del genere poteva essere raccontata in tre libri, invece di 300/400 pagine che de facto sono solo di insta-lust e drammi evitabili.

Un cenno a Raith, il protagonista maschile: un cuore di panna che ha tutte le caratteristiche fisiche di Azriel di ACOTAR e la stazza di Cassian o di uno degli alieni di Ice Planet Barbarians (if you know, you know). L'eroe perfetto di un semplice romantasy che tende a intrattenere e basta.

Purtroppo non posso ritenermi soddisfatta. Per me è una lettura godibile (e dunque da due stelle) ma molto mancante di contenuto, pathos e worldbuilding, e non posso promuoverla per questo, ma consigliarla solo per una lettura leggera.


Rating: ★★


Ringrazio fortemente Ne/oN libri per la fiducia concessami nell'assegnazione dell'ARC digitale via Netgalley. Specifico che il mio parere non è affiliato né alla casa editrice né a terzi, e in quanto ciò é totalmente basato sulle mie sensazioni e opinioni.

Anais, di The Bookish Scorpio.

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𝑺𝒂𝒏𝒄𝒕𝒖𝒂𝒓𝒚 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝑺𝒉𝒂𝒅𝒐𝒘 è un paranormal romance che ha ricevuto tantissime critiche ma posso dirvi che io mi sono divertita molto leggendolo.

Se vi piacciono i seguenti tropes:
☀️ Fated mates
☀️ Forbidden romance
☀️ Memory loss
allora questo libro fa per voi.

Harrow è l’ultima Elementare della sua specie, per questo è costretta a nascondersi nel circo di Salizar dove ha trovato rifugio fin da piccola.
L’equilibrio cambia nel momento in cui si imbatte in Raith, una creatura d’ombra che ha perso la memoria.
Presto tra i due nasceranno dei sentimenti, ma la vera natura dell’uomo potrebbe allontanare Harrow per sempre.
Riusciranno a scoprire il passato di Raith? E sarà così spaventoso come temono?

Volevo un attimo lodare la Ne/oN per l’ottimo lavoro di traduzione e, soprattutto, per aver inserito i trigger warning all’inizio del libro!

Passando al libro, posso dirvi che è trash, a volte violento e decisamente 🌶️.
Il sistema magico è molto particolare ma l’autrice non ci rivela molto, essendo questo il primo volume di una possibile trilogia.

In ogni caso, non capisco davvero come mai ha tutte queste recensioni negative.
Probabilmente molte persone non si sono informate prima di iniziarlo e avevano altre aspettative.
Ma vi avviso: l’autrice scrive paranormal romance/monster romance spicy e questo libro rientra perfettamente nel genere.

Recupererò senza dubbio i seguiti sperando che la casa editrice decida di portare in Italia anche il resto della saga non appena uscirà 🥰

Infine ringrazio NetGalley e Ne/oN Libri per avermi permesso di leggere l’ARC in cambio di una recensione onesta.

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Dopo aver letto le pessime recensioni su Goodreads ho iniziato a leggere Sanctuary of the Shadows avendo delle aspettative bassissime. Oggi, dopo averlo letto, penso che non si meriti le tante critiche feroci che ha ricevuto.

Sicuramente non è un libro perfetto, ha tanti difetti, ma la storia è piuttosto affascinante e abbastanza coinvolgente.

Sanctuary of the Shadows è un romantasy. Il mondo e il sistema magico sono appena abbozzati. La trama è piuttosto scontata, mentre lo stile è semplice e lineare, fluido e scorrevole. È un romanzo che si regge interamente sui suoi personaggi.

Il personaggio meglio riuscito, secondo me, è il personaggio di Raith. Ho adorato come la sua iniziale diffidenza nei confronti di Harrow sia stata sostituita prima da una timida curiosità e poi da una cieca fiducia. Ho apprezzato il rapporto tra lui e Harrow, che, inizialmente, mi ha ricordato un po' quello tra Tarzan e Jane della Disney. Nonostante nella vita abbia conosciuto solo dolore e sofferenza, Raith è capace di riservare nei confronti di Harrow una delicatezza e una dolcezza disarmanti. Raith è l’unico personaggio che resta fedele a sé stesso per tutto il romanzo, guidato dal suo spiccato senso di giustizia e dalla sua volontà ferrea.

Il personaggio di Harrow, invece, mi ha delusa. Inizialmente Harrow appare come una ragazza dolce e sensibile ma anche coraggiosa e determinata. Successivamente, però, si lascia manipolare senza reagire, tradendo sé stessa. Inizia a comportarsi in maniera piuttosto infantile, diventando petulante e irritante.

Per quanto riguarda i personaggi secondari, avrei voluto che venisse dato più spazio al personaggio di Salizar, forse il personaggio più misterioso e affascinante del romanzo. Malaikah invece perde il suo carisma man mano che si va avanti con la storia.

In conclusione, vi consiglio di leggere Sanctuary of the Shadows se amate le storie d’amore e se volete leggere una storia affascinante e coinvolgente con personaggi degni di nota.

Ringrazio tantissimo Ne/oN per avermi dato fiducia e avermi dato la possibilità di leggere in anteprima questa eARC.

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Grazie davvero a Netgalley e a Ne/oN per avermi concesso di leggere questo eARC in anteprima in cambio di una recensione onesta.

"Ma se siamo parte di questo circo di stranezze, messo in bella mostra per gli umani, è perché al mondo non c'è altro posto per noi. Mi esibisco ogni sera perché devo prima di tutto prendermi cura di me stessa".

Questa citazione credo sia stato il momento in cui mi sono resa conto che l'unico personaggio di cui mi interessava davvero sapere qualcosa era Malaikah. La trama mi aveva attratto fin da subito: una fuggitiva che si nasconde in un circo per evitare che le sue vere abilità vengano scoperte e un mostro senza alcun ricordo delle sue azioni passate che, in qualche modo, si ritrova legato a lei...

La narrazione era piacevole e, se non fosse stato per il resto della trama, probabilmente sarebbe stato uno dei libri più belli di quest'anno. Purtroppo, non è andata così. Finché la protagonista è rimasta nel circo, la storia sembrava davvero interessante. Anche la spiegazione su com'è diviso il mondo e la presenza sia di umani che di creature come gli Elementali è particolarmente affascinante.

Tuttavia, dopo l'incontro tra i due protagonisti, la storia ha perso il suo fascino. Nonostante ci fosse una spiegazione dietro a tutto quello che stava succedendo, per me non è stato abbastanza. Invece di simpatizzare con Harrow, mi sono trovata a non riuscire a sopportarla e a non essere poi così interessata alla sua fine o a quella di Raith. Un'altra cosa che non ho capito sono stati i diversi punti di vista: la storia è narrata in terza persona e all'inizio segue solo i due personaggi principali. Verso metà, invece, inizia a seguire anche Malaikah e, una volta che si riunisce con la protagonista, il suo personaggio si perde completamente.

Per fortuna, ho letto nei ringraziamenti che l'autrice ha intenzione di continuare la serie e scrivere il secondo volume su Malaikah. Effettivamente, il suo personaggio è uno dei motivi, insieme all'ambientazione, per cui do al libro tre stelle.

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Innanzitutto grazie a @neonlibri per avermi permesso di leggere in anteprima L’ARC digitale del libro, un’opportunità che non do per scontata.
Sanctuary of the Shadow sarà pubblicato da noi l’11 settembre 2024.

Una vita fa leggevo tantissimi urban fantasy, mentre ho letto pochi romance, questo libro è sia urban fantasy che romance. Un mondo magico, una storia d’amore e due destini che si intrecciano.
Leggendo la trama e guardando la copertina ero convinta che avrei letto un libro ambientato in un circo magico, ma il circo non è il fulcro della storia, la vera storia riguarda Harrow e raith, lei che si nasconde e lui che non ricorda chi è.

Un mondo dove esiste la magia e dove in passato c’è stata una guerra tra chi aveva il potere, queste divinità sono quasi scomparse dalle vite dei loro protetti.
Harrow e una elementale, il suo elemento è l’acqua ed è anche una profetessa.
Raith è stato fatto prigioniero ed è ritenuto pericoloso…creatura oscura e tenebrosa.
Loro sono i protagonisti dell’intera storia, sono il passato, il presente e il futuro.
Sono due persone che non dovrebbero stare insieme.

In tutta onestà non mi ha convinta e coinvolta al 100%
Ho delle perplessità: il mondo all’interno del libro non è approfondito, c’è magia si, ma il worldbuilding poteva essere sviluppato meglio. E fatto cosi è basta, nessuna spiegazione che spieghi meglio le cose…mi sarebbe piaciuto saperne di più e meglio.
Ho sempre odiato l’instant love e purtroppo accade in questo libro…
Altri piccoli e grandi difetti come la caratterizzazione dei personaggi e i dialoghi.
Ha però il pregio di essere una storia abbastanza originale, creativa e scorrevole, i personaggi secondari inoltre sono quasi più interessanti dei principali.

Questo è il primo libro di tre libri previsti, non credo leggerò i successivi se mai verranno tradotti, la storia non mi ha coinvolta così tanto da voler entrare di nuovo in questo mondo.
Se amate i romantasy e perfetto per voi…per me è un ni.

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Il nuovo romanzo di Aurora Ascher, "Sanctuary of the Shadow", promette di portare i lettori in un mondo affascinante e complesso, mescolando magistralmente il romanticismo con il fantasy. Questo "romantasy" si distingue per la sua trama avvincente e un worldbuilding che cattura l'immaginazione, immergendo i lettori in un universo ricco di dettagli e mistero. Ascher costruisce con maestria un mondo intricato e suggestivo, popolato da creature mitologiche e paesaggi mozzafiato. Ogni pagina rivela un pezzo di questo puzzle fantastico, mantenendo costante l'attenzione del lettore. La trama si sviluppa intorno a una storia d'amore avvolta nel mistero e nell'oscurità, con momenti particolarmente "spicy" che aggiungono un ulteriore livello di intensità emotiva anche se a volte tolgono parecchio tempo alla narrazione. I personaggi, sebbene ben delineati e affascinanti, avrebbero beneficiato di uno sviluppo più approfondito. La complessità e la profondità del cast presentato da Ascher meritavano sicuramente più spazio. Con almeno duecento pagine in più, i lettori avrebbero potuto esplorare ulteriormente le motivazioni, i retroscena e le dinamiche interpersonali dei protagonisti, rendendo l'esperienza di lettura ancora più coinvolgente.
Nonostante questo, "Sanctuary of the Shadow" resta un'opera degna di nota. La capacità di Ascher di creare un mondo così dettagliato e vivace è impressionante, e la storia d'amore al centro del romanzo si sviluppa con un crescendo di passione e tensione che tiene i lettori incollati fino all'ultima pagina. Gli elementi "spicy" sono dosati con equilibrio, aggiungendo un tocco di audacia che non scade mai nella gratuità. In conclusione, "Sanctuary of the Shadow" è un libro che merita di essere letto dagli amanti del genere romantasy. La mancanza di maggiori dettagli e di pagine aggiuntive per esplorare la portata dei personaggi è una piccola pecca in un'opera altrimenti eccellente. Aurora Ascher è una scrittrice capace di trasportare i suoi lettori in mondi fantastici e appassionanti, lasciandoli con la speranza che, in un futuro non troppo lontano, ci regali un seguito altrettanto avvincente e approfondito.

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SANCTUARY OF THE SHADOW
Autrice: Aurora Asher
Traduzione di Alessia Merlo e Rossella Pinto

2 stelle

Mi spiace sempre dare recensioni negative ma purtroppo questo libro non era decisamente nelle mie corde.

La trama pare inizialmente accattivante, con un'ambientazione unica e fascinosa, che però si estingue troppo presto per lasciare il posto a una lore poco sviluppata e un world building piuttosto abbozzato. È evidente che l'autrice volesse dare più spazio alla storia tra Harrow e Raith, i due protagonisti, quindi questo libro è perfetto per gli amanti dei romantasy, di cui io però non faccio parte.
Anche i dialoghi non sono il massimo per me, lì ho sentiti molto piatti, come interazioni piuttosto scontate che spiegano tutta la storia piuttosto che lasciare che il lettore tragga le proprie conclusioni.

Unico aspetto positivo è che la scrittura è sicuramente coinvolgente e molto fluida, tranne in alcuni punti dove inspiegabilmente lo stile cade e risulta molto più elementare e rende decisamente di meno.

Ringrazio Ne/on per l'arc digitale!

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