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Stavolta l'estratto mi ha ingannata. Questo libro non è nelle mie corde come credevo all'inizio ma ha anche dei difetti oggettivi che rovinano le buone premesse di partenza. L'aspetto che più mi aveva attirato era la protagonista, Callie: la dualità con la sirena in lei, il passato traumatico da cui cerca di fuggire, e non so come altro dirlo, la sua cazzutaggine, tutte caratteristiche che fin da subito per come sono approfondite, rendono Callie reale, un personaggio a cui ci si affeziona subito e di cui si vuole scoprire la storia. Peccato che perde tutto questo nel momento in cui arriva Desmond: si aggrappa a lui da adolescente, il suo porto sicuro e unico conforto, anche qui con una descrizione molto realistica e azzeccata di cosa vuol dire essere un'adolescente in crisi ed emarginata, e infatti fin qui tutto bene; il problema è che da adulta regredisce a sette anni prima appena lui ritorna nella sua vita. Insomma, caratterizzazione molto buona ma allo stesso tempo incoerente e sprecata. Gli altri personaggi sono per lo più macchiette, puramente di sfondo, e Desmond, anche se più centrale nella storia, manca di una vera e propria caratterizzazione: classico bad boy che però la tratta da regina, protettivo e geloso ma non possessivo e violento (non con Callie almeno).
Speravo in qualcosa di più approfondito per quanto riguarda il worldbuilding, invece c'è giusto lo stretto indispensabile, a volte anche meno. Le basi erano anche interessanti ma manca uno sviluppo vero e proprio del mondo e del funzionamento della magia ecc., e quel poco che viene detto è praticamente identico all'universo di ACOTAR: ci sono i regni dei Fae, Desmond è il cattivone Re della Notte con le ali e il potere sulle ombre, e potrei andare avanti ma credo di aver reso l'idea.
La storia è quasi inesistente, se non nelle ultime 50 pagine circa, prima l'attenzione è tutta su Callie e Desmond, sia nel passato che nel presente. Proprio quest'ultima scelta aiuta a rendere la lettura scorrevole e intrigante: l'alternarsi delle due storie mantiene alta l'attenzione e aiuta a comprendere meglio i personaggi e il presente in cui si muovono. Il difetto è solo che crea alcuni buchi di trama, rendendo tutto più confusionario: per fare un esempio, il villain che viene nominato già nel passato ma nel presente non l'hanno mai sentito nominare.

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devo confidarvi che un po' gioco in casa: ho letto e amato Rhapsodic nel lontano 2020, in pieno lockdown: ho scoperto la storia di Des e Callypso sotto il sole di maggio - mi ricordo esattamente dove l'ho letto - e questa storia non mi ha più lasciato. Mi ha colpito tutto: dal coraggio e della "cazzimma" della sirena con centinaia di debiti in sospeso, allo scoprire che aveva chiesto favori al Mercante di Segreti solo perché si sentiva terribilmente sola (adolescenza, anyone?), fino allo scoprire che lui dopo un po' ha anche smesso di chiedere pegno per le "serate cinema".

Non so voi, ma al di là del wordlbuilding sicuramente da approfondire, e alcune battute un po' cliché (forse questo libro avrebbe favorito qualche anno in anticipo di pubblicazione qui in Italia), la storia di Callie e Desmon è un balsamo per l'anima, per tutti noi che avremmo voluto una amicizia incondizionata nei nostri momenti più fragili e che ci siamo rialzati quando siamo andati in pezzi.

"Bargainer, I would like to make a deal".

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Questo era un libro che tenevo d’occhio da molti anni, e colto l’occasione di leggerlo grazie all’arc della traduzione italiana messa a disposizione da Ne/On su Netgalley.
Ecco, forse avrei dovuto leggerlo anni fa. Le vibes di questo libro sono millenial core, con frasi che sembrano uscite dal gemello più cattivo di Wattpad, personaggio principale femminile che di sicuro ha un account Tumblr, protagonista maschile il cui unico senso dello stile è magliette di band e skinny leather jeans (di dubbio gusto). I continui riferimenti a Harry Potter con frasi come “sto babbano” li ho trovati molto cringe e adatti al 2010.
Il protagonista maschile non ha una personalità definita, e mi va bene così perché ho paura di cosa possa comportare la definizione di tale personalità. La protagonista mi è piaciuta contrariamente alle aspettative, e il dualismo con la sirena l’ho trovato molto affascinante. Però certe volte le avrei fatto fare una doccia fredda.
La trama è accennata malamente secondo me, avrei preferito un libro molto più lungo ma con uno sviluppo più concreto e meno semplice degli eventi della trama, eventi che a momenti non c’erano neanche: si è partiti da “ok raga c’è questo problema” e dopo dieci pagine taaac, evento importante che conclude tutto. Eh?
World building accennato il giusto per far capire di cosa si sta parlando, ma non ha minima profondità e durante la lettura viene il dubbio che sia stato effettivamente pensato.
Deciderò più avanti se continuare con la saga.

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RHAPSODIC, di Laura Thalassa
Traduzione di Daniela Rossetti.

Valutazione: 3

Il worldbuilding potrebbe essere più sviluppato, e non ho particolarmente amato Desmond come controparte maschile; Callie invece mi è piaciuta decisamente di più, una donna combattuta tra la propria umanità e la sua natura di sirena.
Ho apprezzato il risvolto inquietante e il mistero che non si conclude con questo primo romanzo, ma che anzi invoglia i lettori a continuare la saga, anche se per quanto mi riguarda credo mi fermerò a questo primo volume, non essendo un'amante dei romantasy.
Lo stile di scrittura è un altro punto a favore, scorrevole e coinvolgente, nonostante i salti tra passato e presente, che possono risultare confusionari nonostante li abbia trovati perfetti per dare più profondità ai personaggi e alle loro motivazioni.

In sintesi, è un romanzo piuttosto veloce e non troppo impegnativo, ideale per gli amanti di autrici come Sarah J. Maas, e per chi ama i romance e i fantasy leggeri.

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