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Interessante inizio di saga per una serie che promette di essere diversa dal solito. Ci vuole un pochino ad entrare dentro il sistema e la storia, ma una volta che ne capisci i meccanismi è affascinante, soprattutto ho trovato interessante l'ispirazione sudamericana che non è qualcosa che si vede spesso. Molto interessanti anche i tempi razziali e delle diversità. Tre stelle perché la narrazione procede un po' lentamente, credo sia perchè essendo il primo libro della serie è molto introduttivo, però l'ho trovato interessante e promettente!

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Molto affascinante l'ispirazione, la trama che ruota attorno alla religione (e alla magia). All'inizio non mi stava prendendo, poi ci sono entrata più dentro e sono stata molte pagine a chiedermi se quegli dei esistessero davvero oppure no, fino al plot twist finale. Ora sono molto curiosa di leggere il successivo volume.

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Un romanzo incredibilmente accattivante, che vi porta in un mondo diverso ma simile al nostro, basato su leggende sudamericane che mi hanno fatta pensare a luoghi caldi e colorati, a tradizioni diverse dalla mia ed incredibilmente affascinanti.
Questo romanzo racconta la storia di due donne che devono lottare per loro stesse, per la loro sopravvivenza e la loro felicità.
Reina ed Eva sono due protagoniste veramente fantastiche, a cui mi sono affezionata quasi subito. Soprattutto Eva e il suo essere un sangue misto mi ha colpita parecchio, una metafora di tutti quei bambini figli di etnia mista che, nella storia, vengono sempre considerati di serie b.
Questo romanzo mi ha catturata e non riuscivo a smettere di leggere, per l’ambientazione magnifica, l’atmosfera e la storia.
Ringrazio @neonlibri per avermi permesso
di leggerlo in anteprima. Non vedo l’ora che esca per acquistare la mia copia cartacea

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Mi ha sorpreso.
Avevo grandi aspettative già dalla copertina e dalle recensioni intraviste sul web.
La trama e l'ambientazione sono originali e ben costruite, introducendo spunti culturali ma anche di riflessione non comuni in molti libri fantasy.
La magia e mitologia di ispirazione sudamericana si intrecciano ai temi di identità, potere, tradizione e discriminazione. Scene cariche di azione si alternano a scene più introspettive.
Qualche momento in cui la trama vacilla un attimo c'è, chiaro, tuttavia il libro funziona e lo consiglierei!

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Prendendo spunto dalla storia e dal folklore del Sud America, Gabriela Romero Lacruz esordisce con un fantasy ambizioso, ricco di personaggi interessanti, e una trama che coinvolge fino all’ultimo capitolo.

Dopo la morte di suo padre, Reina ha dovuto sopravvivere da sola in una società incapace di vedere oltre le sue orecchie e la sua coda: è una Nozariel e dagli umani viene guardata dall'alto in basso e trattata come inferiore a tutti. Un tempo gli esseri umani schiavizzavano i nozariel e, sebbene la schiavitù sia ora fuorilegge, la società è ancora profondamente divisa.

Quando sua nonna Doña Ursulina la convoca al maniero degli Águila, Reina alla disperata ricerca di amore, famiglia e accettazione, non ci pensa due volte a lasciare la città in cui vive. Giunta a destinazione però, deve dimostrare di essere utile al capofamiglia, Don Enrique. Si butta nel suo lavoro, imparando la geomanzia legata al dio oscuro Rahmagut da sua nonna e combattendo le pericolose creature evocate dai poteri di Rahmagut insieme alla coraggiosa Celeste e all’ambiguo Javier.

Eva Kesarè nata per metà Valco, possiede corna e il senso della magia, si trova in una situazione molto simile a Reina. La nonna e la famiglia di Eva la vedono come un mostro, qualcuno che porta vergogna al loro buon nome; si ritrova così ad imparare di più sui suoi antenati e sulla sua magia, di nascosto. È a conoscenza della famiglia Águila, la cui ricchezza e importanza si basa sulla loro discendenza Valco e sulla magia, persone che potrebbero insegnarle chi è. Tuttavia, come Reina, questo la lascia anche vulnerabile nel suo desiderio di essere libera dalla sua famiglia ed essere chi è veramente.

Attraverso Reina ed Eva, l’autrice esplora temi importanti come il colonialismo, la rivoluzione, la religione, la magia, la discriminazione, l'identità. Mi è piaciuta molto la costruzione del mondo: ricco di colori, complesso, variegato - ha un autentico sapore sudamericano. I personaggi sono ben definiti, caratterizzati da zone moralmente grigie che portano a considerare il fatto che non tutti possono essere catalogati in “buoni” e “cattivi”. E le creature mostruose risultano particolarmente inquietanti.

L’unica pecca di questo fantasy è il finale che ho trovato sotto certi aspetti, affrettato. Per il resto, è stata una bellissima e affascinante lettura, e ringrazio ancora una volta Neonlibri per avermi dato la possibilità di leggere il libro in anteprima.

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Il tema principale di questo romanzo è proprio quello dei pregiudizi e delle differenze sociali: si parla di schiavitù, di discriminazioni, di rabbia e solitudine. Creando un fantasy ricco di elementi folkoristici della tradizione ispanica, di popoli fantastici, di mitologia e temi significativi come il divario sociale... la Cruz è riuscita piano piano a conquistarmi e a farmi empatizzare con i personaggi del libro.

Vedo dell'ottimo potenziale per il sequel della Warring Gods series. Complimenti alla Cruz!

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Non è assolutamente un libro perfetto eppure funziona. Mi ha intrattenuta dall'inizio (e soprattutto) alla fine. C'è un worldbuilding ricchissimo intessuto nel folklore venezuelano di cui ero estremamente ignorante e questo non ha fatto altro che farmi interessare di più alla storia.
Le critiche mosse online sono davvero campate in aria. L'unica cosa che mi viene da dire di negativo è che lo sviluppo dei personaggi è davvero tanto lento. Reina, di cui abbiamo il pov, è uno dei personaggi più deboli della storia. Non ha letteralmente agency, non si oppone agli ordini immorali che gli vengono impartiti e per quanto tutto quello che fa la fa rimanere male, io questo dolore non l'ho sentito abbastanza, come se non le importasse più di tanto, ma qui ovviamente è un problema di scrittura e non tanto del personaggio. Fortunatamente poi si riprende sul finale.
Non sarà il libro dell'anno, ma essendo una trilogia ha sempre tempo per sbocciare ed ha assolutamente tutte le premesse per farlo.

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[Reina Duvianos è una ragazza nozariel che prova a incontrare la nonna mai conosciuta nelle montagne di Venacia. Durante il suo viaggio viene attaccata dai mostri del Vuoto, i tinieblas, ma viene salvata in tempo da Celeste Águila, parte di una delle famiglie più importanti del Regno, e sua nonna Ursulina, una strega del Vuoto.
Eva Kesaré invece è mezza valco e mezza umana, figlia dell'influente famiglia Serrano che però disprezza chiunque non sia umano. Eva si è sempre sentita rifiutata dalla comunità e in dovere di sopprimere la sua parte valco, fino a quando non decide di imparare la magia proibita del vuoto, la geomancia.
Il destino delle due ragazze si incrocerà nel modo più inaspettato, portandole a obiettivi comuni ma trovando strade completamente diverse alla fine.]

☀️Il Sole e il Vuoto è un fantasy pervaso da scenari e dal folklore prettamente Latino Americano, con descrizioni dettagliate che fanno immergere ə lettorə nel mondo costruito dall'autrice.
Inizialmente piò sembrare confusionario a causa dell'uso di termini in spagnolo o caratteristici della storia. Fortunatamente c'è sia una mappa che un glossario che possono aiutare a orientarsi velocemente!
Comunque devo dire che ci si mette un po’ ad ingranare e solo a metà libro comincia a farsi più interessante.

🌎Worldbuilding
la costruzione della società e della storia dei Regni di Venacia e Fedria è ben delineata per molti aspetti ma forse meno approfondita per altri.
Mi è piaciuto scoprire pian piano la verità della storia della rivoluzione e distinguere le particolarità tra valco e nozariel: i primi hanno caratteristiche simili a cervi, con corna, occhi rossi e un'agilità sovraumana, per cui sono temuti e rispettati dagli umani; i secondi invece sono simili a dei lupi, con orecchie e canini a punta e una coda, in passato schiavizzati ma sempre visti come fecce.
Tuttavia, la parte delle varie religioni non è approfondita, lasciandomi con qualche domanda su chi le segue e quali precetti abbiano. Spero ci sarà qualcosa di più nel secondo libro!
Un'altra parte che ho apprezzato è il sistema magico: strettamente connessa al dio del Vuoto, è necessario avere tre tipi di metalli che danno diversi poteri e ognuno può avere talento più in uno che in tutti quanti.

👩🏽‍🦱Personaggi
Sicuramente personaggi con una moralità grigia, che spesso non si condivide ma non si riesce nemmeno a condannare del tutto. Forse non simpaticissimi all'inizio per la loro impotenza di fronte a decisioni importanti nella storia, hanno tutti una sorta di evoluzione, specialmente le due protagoniste. Se all'inizio soccombono al male degli altri, rinunciando alla propria identità, alla fine riescono a prendere in mano la loro vita e farsi valere su una società che le rifiuta.

📙Temi
La condanna dei pregiudizi sociali sulla diversità e il trattamento dei colonizzatori spagnoli verso i nativi del Sud America è palese e ben esposta: la manipolazione della storia da parte degli oppressori, la superiorità degli umani verso i valco e i nozariel ma anche il disprezzo verso la cultura di questi ultimi esprimono fin troppo bene le ideologie malsane colonizzatrici.
Ci sono molti trigger warning da tenere conto, come la vividezza di scene violente, sacrifici umani e di bambini, razzismo e omofobia che sarebbe meglio tener conto prima di iniziare la lettura.

Grazie mille per la disponibilità di Ne/On e NetGalley ad avermi permesso di leggere l'arc!

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3,5 stelle su 5

Quando ho iniziato questo libro mi aspettavo un fantasy come tanti altri beh devo dire che ne sono rimasta piacevolmente stupita.

Abbiamo un world building ambientato in un paese simile alla nostra America latina che da poco ha subito una rivoluzione.

Qui troviamo Reina, una nozariel specie che fino a prima di questo cambio politico era schiava degli umani e che ora è in cerca di sua nonna nel tentativo di avere una vita diversa.

Quando la troverà finirà in una situazione che la porterà ad un passo dalla morte venendo salvata dalla geomancia della nonna.
Ora Reina è in debito con Doña Ursulina e finirà con il fare qualunque cosa pur di essere la sua degna erede e sdebitarsi con la donna che le ha salvato la vita rendendola un mostro.

Eva al contrario di Reina fa parte di una famiglia in vista deve fare il possibile per passare inosservata e quindi rinunciare al richiamo che ha verso la geomancia.

Un libro fatto di differenze razziali, sofferenza e accettazione di ciò che il destino ha in serbo per noi anche se non sempre è quello che ci aspettiamo.
Un fantasy particolare con scene molto grafiche che non ci vengono nascoste, non adatto a mio avviso a persone sensibili.

Inizio sensibilmente lento ci vuole un po per entrare a pieno nella storia e per capire meglio i personaggi.

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The Sun and the Void è ambientato in un mondo ispirato all'America Latina dell'epoca coloniale, soprattutto Venezuela e Colombia. Si svolge alcuni anni dopo una rivoluzione contro l'impero di Segol e si sono formate due nazioni: Venacia e Fedria. La storia si apre con Reina Duvianos, una ragazza nozariel, che arriva alla tenuta Águila di Venacia, alla ricerca di sua nonna Ursulina, mai incontrata prima, dopo aver ricevuto una lettera da lei. Reina viene attaccata da alcune creature del Vuoto e viene salvata da Celeste, figlia ed erede della famiglia Águila, da suo zio Javier e da sua nonna Ursulina. Quest'ultima “guarisce” Reina costruendo un congegno che mantiene in vita il suo cuore e così Reina cerca di servirla come nipote e studentessa, cercando al contempo di servire la famiglia Águila. Reina si avvicina gradualmente a Celeste e il padre di Celeste, Enrique, e Ursulina organizzano un piano per mettere in atto un antico rituale per evocare il Dio del Vuoto Rahmagut. Celeste scompare e Reina si mette in viaggio per ritrovarla e compiere il rituale.
Altrove a Venacia, Eva Kesaré cerca di studiare la geomancia in privato per poter sfuggire al dominio costrittivo della sua famiglia e alla vergogna che questa le infligge, poiché si dice che sua madre sia stata manipolata e profanata da un uomo valco. Alla fine, lei e Reina si incroceranno e saranno coinvolte nel conflitto.
Prima di tutto vorrei cominciare dai lati negativi: il problema principale del libro, secondo me, è il ritmo. Il libro è lento, soprattutto nella prima metà. Alla fine si risolleva e, se si ha costanza, ci si trova di fronte a una bella storia. Ma è un libro che richiede molta pazienza per mantenere l'interesse all'inizio, lo ammetto. Lungo il percorso accadono cose interessanti che tengono ancorati, ma può essere difficile.
La prosa del libro, invece, è abbastanza buona. Emotiva e d'atmosfera quando serve.
A proposito di personaggi, invece, sono tutti ben sviluppati per la maggior parte e i loro viaggi, anche se lunghi, sono sorprendenti. Reina ed Eva crescono da giovani donne così incerte a donne forti e potenti, esperte nel combattimento (soprattutto Reina) e nella geomancia.
Inoltre, devo dare alla Romero-Lacruz dei punti per le sue scene di combattimento. Sa come orchestrarle! Dalle emozioni e dalla disperazione provate dai personaggi in esse, al modo in cui scorrono e al senso cinematografico che hanno.
Quindi, in conclusione, The Sun and the Void è un romanzo d'esordio e si vede. Ci sono alcuni difetti, ma c'è anche del buon materiale e credo che la Romero-Lacruz possa migliorare in un libro futuro.

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In 'The Sun and the Void', Gabriela Romero Lacruz ci racconta la storia di Reina ed Eva, due giovani donne che cercano di liberarsi da una vita soffocante, segnata da pregiudizi e discriminazioni. Le loro vite si intrecciano con quelle di divinità potenti e contrastanti: il sole e il vuoto. La narrazione alterna i punti di vista delle due protagoniste, capitolo dopo capitolo, ma questa scelta narrativa a volte attenua la tensione, rallentando il ritmo. Lo stile è ricco di descrizioni,immergendo il lettore in un'ambientazione ispirata alla cultura sudamericana. Tuttavia, l'abbondanza di nomi esotici e poco familiari, per quanto accompagnata dalla presenza di un glossario finale, potrebbe inizialmente disorientare.

Il sistema magico, basato sulla geomanzia (l'uso delle pietre), è introdotto ma non approfondito, probabilmente in vista dei successivi volumi della saga. Per quanto riguarda i personaggi, Reina, inizialmente simbolo di determinazione, si rivela manipolabile e ingenua. Eva, al contrario, è ben caratterizzata e mostra una forte volontà di emanciparsi. I personaggi secondari, come Javier, sono sfaccettati e realistici, contribuendo ad arricchire la trama. Le relazioni tra i personaggi, nonostante si evolvano solo verso la fine del libro, regalano momenti emozionanti.

Consiglio questo libro a chi ama il fantasy e desidera immergersi in un mondo ricco di cultura e tradizioni. La trama,sebbene si sviluppi più lentamente nella prima parte, è intrigante e promette sviluppi interessanti. Il finale aperto lascia il lettore con grandi aspettative per i prossimi romanzi, in cui mi auguro di trovare una maggiore profondità nel sistema magico e descrizioni più concise.
Ringrazio Ne/on e NetGalley per la possibilità di leggere l'ARC.

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È un libro che parte da un'idea di base affascinante, con un sistema magico originale basato sui minerali e un world building ricco di riferimenti al folklore sudamericano, colonialismo e conflitti religiosi. Tuttavia, nonostante le sue premesse intriganti, ho faticato a immedesimarmi nelle protagoniste, Reina ed Eva, che mi sono sembrate monotone e poco coerenti nelle loro scelte. La trama, pur interessante nelle sue tematiche sociali di inclusività e razzismo, manca di una direzione ben delineata e chiara. Spesso si perde in colpi di scena poco efficaci. Mi ha colpito di più il tentativo dell’autrice di affrontare questioni complesse come la discriminazione e il potere delle credenze religiose, ma la storia non riesce a reggersi da sola su questi elementi. In sintesi, un romanzo con ottime intenzioni e temi rilevanti, che però non mi ha coinvolta come speravo.

Farò una recensione più approfondita sul blog a breve.

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Ho aspettato un po' prima di scrivere questa recensione, perché ero preda di sentimenti e sensazioni contrastanti. Avevo delle aspettative talmente alte su questo titolo, seppur conscia che, essendo un debutto, potesse facilmente avere dei difetti, e aspettavo di leggerlo da talmente tanto che alla fine... mi ha un po' deluso.
Per quanto ben scritto, con una prosa ricca e delle descrizioni molto suggestive, è eccessivamente lungo. Inoltre ci sono troppi personaggi, che per quanto adorabili (Nestor e Joaquim) sono inutili, delle mere comparse.
Difetti a parte, il libro è scorrevole e la trama di base interessante, anche se poteva essere gestita meglio.
Per ultimo, ma non per ultimo, ringrazio NeoN Ed. per aver avuto la possibilità di accedere all'ARC di questo libro. Continuerò sicuramente la saga, anche per cercare di incentivare, nel mio piccolo, la pubblicazione di autori emergenti.
3 stelle e mezzo

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Ringrazio Ne/oN per avermi dato la possibilità di leggere questo libro in anteprima.
Per apprezzare questo libro bisogna portare un po’ di pazienza e superare le prime 300 pagine.

La prima parte di costruzione della storia l’ho trovata purtroppo abbastanza lenta e complessa. Inoltre vengono usati molti termini non usuali tra cui alcuni in lingua straniera e alcuni inventati inerenti al mondo del libro che rallentano ulteriormente lo scorrere della lettura. Nel libro è inserito anche un glossario per aiutare il lettore.

Mi è piaciuta molto di più e ho affrontato in modo totalmente diverso la lettura dell’ultima parte di libro in quanto nella trama iniziano ad accadere una serie di cose che attirano l’attenzione del lettore.

Ho inoltre apprezzato, nonostante la complessità, il voler creare un mondo e un sistema magico che vanno a staccarsi notevolmente dagli altri fantasy che ho letto.
Sono curiosa di capire come evolverà la storia sperando che il secondo sia da subito molto più attivo sin dalle prime pagine.

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Non sono solita lasciare i libri a metà, ma in questo caso non sono proprio riuscita a proseguire.

La narrazione è lenta, lentissima, sembra di dover camminare in mezzo alla melassa tanta è la fatica per proseguire.

Spezzo una lancia a favore del libro e vi invito a leggere altre recensioni perché so di gente che lo ha amato.
Forse semplicemente non era il mio. Peccato.

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DNF 23%

Purtroppo non ho trovato il libro abbastanza attraente da continuare la lettura.
Il ritmo narrativo è lento, ricco di descrizioni e con poca azione.
La storia fatica ad ingranare per cui ho avito difficoltà ad arrivare alla fine del nono capitolo.

Un altra cosa che mi ha fatto storcere il naso sono le protagoniste.
Reina è veramente snervante e un po’ tonta. Ci sono mille red flag che le passano davanti e lei si gira dall’altra parte 🤦🏻‍♀️
Eva invece non fa altro che lamentarsi senza prendere mai posizione.
Entrambe subiscono la storia senza fare effettivamente la differenza.

Il worldbuilding è molto interessante, mentre del sistema magico viene spiegato ben poco.

Sono veramente dispiaciuta perché leggendo la trama mi aspettavo qualcosa di diverso.

Ringrazio NetGalley e Ne/oN Libri per avermi permesso di leggere l’ARC in cambio di una recensione onesta.

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"The Sun and the Void" di Gabriela Romero Lacruz è un romanzo che, nonostante un'iniziale promessa, personalmente non mi ha conquistata come mi aspettavo .

La storia segue principalmente due protagoniste, Reina ed Eva, le cui vite sono segnate da poteri soprannaturali e profonde lotte interiori. La narrazione alterna i loro punti di vista, esplorando temi come il sacrificio, il potere e la ricerca della propria identità. Tuttavia, nonostante il potenziale di queste protagoniste, Reina risulta spesso confusa nelle sue decisioni e priva di una vera crescita personale, mentre l'evoluzione di Eva appare forzata e poco convincente.

Il worldbuilding è ricco e dettagliato, ambientato nel continente ispirato alla mitologia sudamericana chiamato Vetalda, ma tende a diventare opprimente a causa delle descrizioni prolisse.

In conclusione, "The Sun and the Void" è un romanzo che offre qualche spunto interessante ma che, nel complesso, non riesce a spiccare nel genere fantasy. Reina, Eva e gli altri personaggi, sebbene abbiano potenziale, non riescono a evolversi in figure memorabili, rendendo l'intera esperienza di lettura meno appagante di quanto ci si aspetterebbe. La trovo una lettura consigliata a chi ama i mondi riccamente costruiti e ha la pazienza di affrontare una narrazione lenta e intricata, ma potrebbe deludere chi preferisce storie più dinamiche e lineari.

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DNF al 30%.

Ho ricevuto l'arc dalla Ne/oN per un parere onesto, ma purtroppo non sono riuscita a proseguire con la lettura.

Purtroppo si salvano solo le descrizioni e l'idea di fondo, ma non c'è caratterizzazione dei personaggi. Questo non genera il conflitto che mi aspettavo di trovare, soprattutto in relazione a un worldbuilding che aveva tutte le carte in regola per essere spaziale ma che si perde nella stessa dinamica delle protagoniste: l'incosistenza.

Peccato davvero. L'idea è originale, poteva essere uno di quei fantasy dai toni alti, atmosfere intriganti e un worldbuilding che accompagna una narrazione character-driven. Purtroppo non è così.

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Il sole e il vuoto è un fantasy che in un primo momento sembra complesso perché si entra subito in un mondo nuovo dove ci vengono date poche informazioni e poche per volta, ma via via che si legge si entra sempre più nell'ottica. Devo dire che il glossario aiuta moltissimo, davvero grazie che avete scritto a inizio libro che il glossario era presente, perché di solito lo si scopre sempre dopo. Anche la mappa aiuta un po' nel collocare i luoghi, ma quello che salta subito agli occhi è l'ambientazione che ricorda moltissimo il Sud America, del resto l'autrice è di origine venezuelane e si coglie subito la non troppo velata critica ai conquistaderos spagnoli che hanno massacrato culture e popolazioni sul loro cammino. Questo è l'altro aspetto che mi è piaciuto molto, nel libro questa critica è sempre presente ma non è il punto focale della storia, a quello ci si arriva davvero pian piano, attraverso anni e cambiamenti delle protagoniste e sì, se vogliamo è una cosa un po' scontata. Si tratta, infatti, dell'eterna lotta tra luce e ombre, in questo caso tra Ches, il sole, e Ramaghut, il vuoto, nonostante questo tema già visto in moltissimi libri, non mi è risultato scontato o pesante soprattutto grazie alle protagoniste che si alternano i pov. Reina è una ragazza, una nozariel, cioè una creatura che ha sempre visto la sua razza disprezzata e trattata come schiava che cerca il suo posto nel mondo e un senso di appartenenza. Crede di essere malvagia perché l'hanno sempre portata a quest'idea e per questo si piegherà a compiere le cose peggiori. Reina è decisamente ingenua per tutto il libro, il suo bisogno di affetto e di un senso di appartenenza la porta spesso a cadere in trappole non troppo nascoste. Per cui sì, la capisco ma non approvo del tutto molte delle sue scelte, si riscatta molto sul finale ma per alcune cose è davvero tardi. Eva invece è cresciuta sotto una campana di vetro, un po' credulona se vogliamo, ma anche lei cerca un modo per riscattarsi, per essere qualcosa di più e alla fine ha una crescita non indifferente. Quello che accomuna loro e gli altri personaggi è il fatto che si muovono sempre sulla sottilissima linea tra personaggi grigi e oscuri perché questo è decisamente un fantasy per adulti dove ogni cosa è cruda e dura.
La narrazione è davvero lenta, in sostanza succedono pochissime cose ma non mi è pesata per nulla, nella prima metà è davvero introduttiva ma in seguito si inserisce Maior, un'altra personaggia che velocizza un po' le cose e che io ho adorato per il suo essere ironica ma anche dolcissima.
Altro punto assolutamente a favore è il sistema magico, non vi aspettate lunghi spiegoni sul suo funzionamento, anche qua le informazioni ci vengono date pian piano e sta allə lettorə raccogliere tutti i pezzi e capirne il funzionamento. Questa in particolare è una cosa che ho apprezzato perchè fa capire che è un libro per adulti e non si viene imboccati con la pappa pronta. Inoltre non ci sono inutili spiegazioni che a volte i personaggi fanno fra di loro, tutti hanno una conoscenza di base di quella che è la magia e di come funziona e questo ha senso perchè vivono in un mondo che la usa costantemente. Alcune volte invece ci sono persone che spiegano ad altre come funziona il mondo il cui hanno sempre vissuto e questo fa vacillare la credibilità della storia. Ma tornando al sistema magico ho adorato il fatto che sembrasse un mix tra scienza e alchimia perchè ricorda proprio le culture sudamericane, ci sono mappe e predizioni fatte tramite la lettura delle stelle e metalli che vengono lavorati fino ad arrivare alla forma liquida e persino metalli di origine spaziale. Insomma ho adorato questo mix che mi ha portata dentro un fantasy con delle divinità dove però, a volte, sembrava quasi si parlasse di fantascienza.
Decisamente è un libro che mi sento di consigliare allə amanti di un fantasy un po' vecchio stile che mescola anche parti oscure e personaggi un po' ingenui, ma decisamente grigi. E' vero che le personagge sono tutte giovani e quindi può essere considerato un new adult, però penso che anche un pubblico più adulto potrà apprezzarlo perchè ci sono scene davvero crude e abbastanza forti.
In conclusione per me è stata una lettura bellissima, ne avevo davvero bisogno, mi sono presa il mio tempo con questa lettura e ne è valsa la pena.
Ringrazio moltissimo NeoN per la possibilità di lettura in anteprima, aspetto con ansia il secondo volume!

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Un libro che nelle prime pagine mi è risultato leggermente ostico da affrontare, ambientazione e protagonista non mi convincevano. Mi sono dovuta ricredere poco dopo. Razze non umane, discriminazione, malattie, intrighi, magia e mistero sullo sfondo di un "Sud America" (non ho una definizione migliore per definire come le varie descrizioni delle ambientazioni mi hanno fatta immaginare dove la storia è ambientata) fantastico mi hanno rapito il cuore. Ho trovato estremamente interessante anche la descizione delle pratiche e delle credenze religiose, cosa che non mi è capitato spesso di poter ravvisare in altri autori. Una volta iniziato è impossibile posare The Sun and the Void.

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