Member Reviews
Grazie la ne/on e netgalley per questo arc.
Allora quando ho letto la trama e il genere, ho voluto lanciarmi su questa lettura anche perché non ho molta familiarità con i romanzi epistolari. Non l'ho finito anche perché l'ho trovato abbastanza lentino, ma non dubito che a chi piaccia questo genere lo possa trovare sicuramente interessante! La traduzione mi è piaciuta tanto
Le loro parole, la loro passione per la conscenza e il mare, la loro tenerezza... Sylvie Catrall è riescita a creare una storia piena di tenerezza, curiosità, amore per la parola scritta, genuinità e un pizzico di mistero.
La ciliegina sulla torta poi sono le descrizioni - del mondo sottomarino nel quale vivono E e Henerey - e lo stile non è per nulla prolisso pur trattandosi di un romanzo epistolare.
Un giorno, la solitaria E. scorge, dall’oblò della sua casa sottomarina, delle misteriose creature. Presa dalla curiosità, decide di scrivere al celebre Dotto Henerey Clel, un esperto Classificatore che ha dedicato la vita allo studio della biologia marina. Nasce così una corrispondenza affiatata tra i due, che scoprono presto di condividere interessi e passioni (e insicurezze).
Tuttavia, un giorno, un terribile maremoto distrugge casa di E., e lei e Henerey scompaiono.
A distanza di un anno, nel doloroso tentativo di affrontare il lutto, la sorella di E. scrive al fratello di Henerey, proponendogli di ripercorrere la loro corrispondenza, per sentirli più vicini e, forse, tentare così di capire cosa gli sia successo.
Queste sono le premesse di “Una lettera all’abisso luminoso" meraviglioso romanzo epistolare fantasy che mi ha rapita sin dalla prima pagina. Attraverso lettere, schizzi, biglietti e pagine di diario, ci muoviamo su due linee temporali diverse: su una assistiamo al dolce innamoramento di E. ed Henerey, sull’altra indaghiamo il mistero della loro scomparsa.
Ho apprezzato moltissimo il modo in cui, con sapienza (e anche ironia) ogni espediente narrativo utilizzato amplia la nostra conoscenza world building. Ci troviamo in un futuro alternativo, queer-normativo, dalle peculiari tradizioni e usanze. Tanti anni fa, gli esseri umani abitavano sospesi tra le nuvole, fino al tragico evento (denominato poi “Immersione”) che fece precipitare il loro mondo negli abissi. I pochi sopravvissuti a questa apocalisse impararono a vivere a stretto contatto con l’acqua, fondando poi tre Atenei volti allo studio di questo nuovo mondo (l’Ateneo Atollo, unica superficie terrestre non sommersa; l’Ateneo Intertidale, con le sue isole artificiali; l’Ateneo Sconfinato, con le sue navi non ormeggiate e sempre in viaggio).
Attraverso le lettere, poi, abbiamo modo anche di scorgere una non troppo velata critica al burocratismo e all’elitarismo del mondo accademico.
Altro punto a suo favore, è il modo in cui questo libro parla di salute mentale: infatti, E. soffre di un grave disturbo d’ansia (e OCD) che l’ha portata a isolarsi sempre di più dalla società, fino a riuscire a incontrare solo i membri della sua famiglia. Henery, invece, spesso mostra sintomi di depressione.
Tuttavia, nonostante tematiche come il lutto e la salute mentale, questo è un libro delizioso. E molto divertente. Con delicatezza e maestria (nonostante sia il suo primo romanzo!), l’autrice ci racconta una storia d’amore e avventura tra studiosi goffi e imbranati, esplora rapporti familiari a volte complessi ma sempre pieni d’amore, ci trasforma in investigatori e ci porta alla scoperta di un affascinante mistero (per cui purtroppo dobbiamo aspettare il sequel). I personaggi sono coraggiosi e non si tirano indietro davanti agli ostacoli (reali o immaginati da un Inconscio crudele), sono curiosi, propositivi, determinati. Non puoi che affezionarti a loro.
E’ un libro di cui non riesco a identificare difetti, se non un ritmo piuttosto lento (unico motivo per cui non gli do 5 stelle piene).
Appunto sulla traduzione: perfetta. Se conosco la lingua di partenza, è davvero raro che io legga un testo in traduzione, ma Benedetta Gallo è una garanzia.
Iniziamo subito col dire una cosa che potrebbe, come no, essere scontata: questa copia ARC è stata perfetta.
Nel senso: capita sovente leggendo copie ARC di inciampare in normalissimi e assolutamente giustificati refusi o piccoli errori.
Ragazz* ve li siete dimenticati per strada, si? Il testo è perfetto, ho trovato in alcune edizioni in commercio una quantità assurda di refusi e niente, qui no. Questo lo dico perché? Perché è d'obbligo lodare un lavoro così preciso e non è assolutamente scontato che un'ARC lo sia. Detto questo ci tengo a specificare che questo libro non è per tutti, nel corso della recenqualcosa capirete il perché.
Ci troviamo in cozy fantasy epistolare, dimenticate i ritmi serrati di un fantasy d'azione, prendete una copertina e avvolgetevi bene sul divano. Lasciate che la ritmica lentezza della corrispondenza vi trascini in un modo dalle vibes Liberty, in un worldbuilding che ci viene presentato senza spiegoni dagli stessi protagonisti in vita nello scambio epistolare tramite le esperienze proprie e della propria famiglia, il metodo perfetto per la struttura del romanzo. Sarebbe stato decisamente assurdo se uno dei due ci avesse iniziato a spiegare, che so, una cartina fisica. Il che scoraggia anche me dallo spiegarvelo, se non parlando del fatto che sarete immersi in un mondo fatto in prevalenza da acqua. L'umanità ha trovato modo di sopravvivere quasi unicamente in ancoraggi. Dove altro vivono potete scoprirlo così come ho fatto io.
Considerando che non faccio spoiler dovremmo tenerci molto vaghi. A condurre lo scambio epistolare sono Sophy e Vyerin, sorella e fratello degli scomparsi E. ed Henerey. I secondi sono scomparsi, così come Casa Abisso dove E. viveva. La casa di famiglia condivisa con la sorella Sophy e il fratello Arvist. Lo scambio fra Sophy e Vyverin parte su iniziativa della prima per poter affrontare il lutto dopo la perdita della sorella, propone a Vyerin di approfondire il mistero della loro scomparsa tramite gli scritti che questi si scambiavano. Scritti nei quali scopriamo la nascita di un amore dolcissimo e delicato, basato sulla comune visione di un mondo nel quale faticavano ad inserirsi e che sembrava fare tutto ciò che fosse in suo possesso per emarginarli. Sia E. che Henerey infatti si sono appellati, a un certo punto, a un Dottore della Mente. Il modo in cui la Cathrall gestisce l'argomento dei disturbi mentali è meraviglioso. Il modo in cui noi scopriamo tramite la narrazione dei sopravvissuti le difficoltà dei compianti nel mondo, il modo in cui loro stessi ne parlano aprendosi a vicenda è sublime.
I disturbi mentali non sono però l'unico grande e delicato tema che ci si presenta, anche la questione LGBTQIA+ viene… Come potrei dire che viene presentata o introdotta? C'è e basta, così come dovrebbe essere. È normalissimo, nessuno si sorprende dei gusti sessuali di x o y, è normale, è evidentemente normale che a nessuno freghi nulla e che al contrario sia più che ovvio che x o y possano aver avuto una cotta per ragazza1, essere stati con ragazzo2 e aver sposato ragazza3. A prescindere da quale sia il loro sesso. Perfetto, così come sarebbe giusto fosse anche nel nostro mondo dove ancora c'è chi presume, pretende ed esige di giudicare e scegliere cosa sia corretto o meno.
Tornando a noi, Sophy e Vyerin sanno come è finita, non hanno fretta di svelarci nulla perché la loro è una condivisione delicata, atta ad aiutarli come dicevo nell'elaborazione della perdita. Fanno digressioni, legano fra loro appoggiandosi, forse, inconsapevolmente l'uno all'altra incentivati dai rispettivi partner. Percorrono dall'inizio la storia di E. ed Henerey, una storia dolcissima fra due persone che nel mondo non trovano il proprio posto fintanto che non incontrano le parole dell'altro. I frammenti che hanno legato E. ed Henerey si legano ai frammenti delle vite di Sophy, Vyerin e dei personaggi che li circondano tramite frammenti epistolari, porzioni di diari, inviti, note, estratti d'agende, insomma una bella varietà di fonti. Fra questi scorci di passato e la loro sovrapposizione al presente iniziamo a seguire il mistero che si cela nelle profondità marine, non vi accenno nulla, s'intende, se non che sebbene il ritmo lento e confortevole la nostra mente insegue questo segreto con coinvolgimento, così come ricerca in ogni possibile angolo la risposta alla prima domanda che ci poniamo. Che cosa è successo ad E. ed Henerey?
C'è da dire che avrei preferito maggior caratterizzazione nelle lettere, negli scambi. Forse causa quest'etichetta appunto che ci richiama alle vibes Liberty è molto complesso trovare qualcosa che caratterizzi e renda evidente nell'immediato chi sia a scrivere, anche solo l'uso di un determinato registro lessicale, un font differente… Insomma, non è certo un gran difetto specialmente se si considera che questo romanzo è un esordio. Come dimenticare poi, l'attenzione a un'altra questione molto delicata, come l'ambiente lavorativo che in questo caso sono le Accademie, nello specifico l'Accademia di cui facevano parte sia Sophy che Henerey. La tossicità dell'ambiente che possiamo riscontrare appunto anche nel nostro mondo, la difficoltà nel richiedere e ottenere un semplice permesso, la pressione dei superiori, il nonnnismo, il mobbing. La Cathrall non si è certo risparmiata per il suo primo arrivo nei nostri scaffali e noi non potremmo esserne più liet*.
~ Una lettera al luminoso abisso 💌
Si tratta di un romanzo epistolare che vi trascinerà nelle sue profondità marine, guidandovi attraverso la corrispondenza tra E. e il Dottor Henerey Clel, due anime affini che scoprono un segreto capace di riscrivere le leggi del mondo subacqueo... fino alla loro misteriosa scomparsa. 🌊🪐
📚 PERCHÉ LEGGERLO?
📜La narrazione si muove tra le varie lettere, alternando voci e prospettive, svelando poco a poco gli indizi che porteranno Sophy e Vyerin a dipanare il mistero di ciò che è realmente accaduto e a comporre con cura i tasselli del puzzle.
🌊 Un'esperienza unica, dove le parole diventano finestre su un mondo nascosto negli abissi, e i sentimenti emergono dalle profondità, creando un mosaico di emozioni e segreti che si svela lentamente, fino all’ultima pagina.
Una costellazione di voci e personaggi ben delineati e caratterizzati, che brillano come stelle luminose nelle acque nere degli abissi, rivelando un caleidoscopio di personalità ben distinte.
🫀La dolcezza e la delicatezza con cui viene presentata la storia d'amore slow burn tra E. e Henerey, vista soprattutto attraverso gli occhi delle persone a loro care.
La lettura è fluida, ricca di dettagli intriganti, vivide descrizioni e dialoghi accattivanti e profondi, con una scrittura avvolgente e un lessico davvero ben curato.
Amore, scoperta e mistero si intrecciano in un'avventura subacquea che lascia letteralmente senza fiato, perfetta per chi ha amato, come me, L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde.
3.5 ⭐️
Ho scoperto A Letter to the Luminous Deep tramite il Libro dei libri e l’anteprima mi aveva conquistata. Si tratta di un romanzo epistolare in cui viene presentato un mistero da risolvere.
Ho iniziato questo romanzo speranzosa di trovare un nuovo preferito, ma non è andata esattamente così. Ho trovato sia aspetti negativi sia aspetti positivi: da un lato mi è sembrato un lungo prologo, una grande preparazione per il resto della storia che verrà pubblicato nel seguito (i seguiti?), avrei preferito avere più elementi sul mistero che viene delineato già all’inizio del romanzo. Le poche spiegazioni che ci vengono date le ho trovate leggermente confusionarie, in più sono confinate nelle ultime pagine. Anche per quanto riguarda il worldbuilding ci vengono dati numerosi accenni, ma accenni rimangono, vengono citati luoghi ed eventi, ma non vengono approfonditi. Nonostante sia chiaramente un romanzo di personaggi e non di trama, ho trovato le voci dei personaggi nelle lettere troppo simili: quando interrompevo la lettura a metà di una lettera, alla ripresa facevo fatica a capire chi ne fosse l’autore. D’altro canto ho molto apprezzato la forma epistolare, grazie alla quale il libro spicca sul panorama e rende il libro memorabile, così come la penna dell’autrice che utilizzando uno stile elevato e pomposo, aiuta a far calare il lettore nell’ambientazione colto che circonda i protagonisti. Altro elemento vincente è proprio l’ambientazione: la Casa Abisso, l’esplorazione dei fondali mi hanno affascinato da subito. Sono anche stata conquistata dalla storia d’amore tra E. e Henerey, così dolce, tenera, onesta, due persone fatte proprio l’una per l’altra. Ho apprezzato la rappresentazione e le riflessioni sulla salute mentale, che viene trattata con delicatezza e rispetto. Tutto sommato non l’ho trovata una lettura scadente, anzi, andrò volentieri avanti con la storia.
Ringrazio Ne/oN Libri per avermi dato la possibilità di leggere quest’opera in anteprima.
Già dall'anteprima avevo intuito che questo libro sarebbe stato una bellissima esperienza per me e non mi ha delusa. Tutti i personaggi mi sono piaciuti molto, soprattutto i due protagonisti, e un po' mi mancano. Forse qualche sbavatura sul finale, nella svolta che prende la storia in modo un po' brusco, ma dipenderà anche molto dal seguito.
Recensione completa su Instagram.
★ ★ ★ ★
SONO IN ESTREMO RITARDO CON QUESTA RECENSIONE!
Ci tenevo comunque a pubblicarla il giorno del mio compleanno e giusto in tempo per l’uscita del libro.
Come sempre (sempre!? E’ tipo la seconda volta, lol) ringrazio Ne/oN e NetGalley per questa preziosa possibilità!
Ho letto in anteprima questo libro ancora un mese fa, terminato proprio ad inizio Settembre, non so spiegare per quale motivo io ci abbia messo così tanto a mettere per scritto i miei pensieri riguardo ad esso.
Non avevo mai letto un romanzo epistolare e devo dire che questo stile inizialmente mi ha messo in difficoltà proprio per questa sua caratteristica. In alcuni punti l’ho trovato un po’ lento, o meglio, rallentato nella narrazione proprio dalle lettere. Probabilmente questo è l’unico lato negativo che ho trovato nel libro e, letto in un periodo più tranquillo, me lo sarei goduta di più.
Ora, passiamo alle parti super positive del romanzo. Io lo definirei un cozy mistery, noi seguiamo attraverso le lettere ciò che è successo a Cidnosin e Clel e nonostante ne conosciamo l’epilogo, la loro storia non ha fatto altro che coinvolgermi ogni giorno di più. L’alone di mistero è lieve, ma rende il tutto più interessante (vorrei entrare nel dettaglio, ma temo di fare spoiler!). Ci accompagna lentamente per tutto il libro, insieme alla scoperta dei nostri protagonisti.
Parlando proprio di loro, ho apprezzato come Henerey e E. si siano pian piano scoperti attraverso la loro passione comune: il mare e i suoi segreti. Una storia d’amore commovente, il mio cuore ne è ancora un po’ angosciato. E poi ci sono Sophy e Vyerin, sorella e fratello dei nostri protagonisti; anche di loro riusciamo a scorgerne qualche sprazzo nella loro indagine circa la scomparsa dei loro cari. Ho apprezzato molto anche loro.
Quello che però mi ha affascinato di più di questo libro è il worldbuilding: non è stato approfondito troppo, eppure quest’idea di una società completamente legata all’acqua e ha ciò che essa ha sommerso mi ha proprio catturata. L’attenzione per i dettagli, le creature descritte dall’autrice mi hanno fatta innamorare di questa ambientazione (anche qui, mi trattengo nei dettagli per evitare spoiler). E la scrittura? L’ho trovata molto poetica e mi complimento con l’autrice per averla resa così nonostante lo stile epistolare. Mi sono piaciute molto le innumerevoli metafore acquatiche che permangono nel testo e aiutano ad accettare meglio l’ambientazione stessa. In effetti, penso proprio lo leggerò in lingua per curiosità.
In sostanza, questo libro lo consiglio, soprattuto per chi è innamorato dei grandi misteri dell’oceano profondo.
Dategli un’occhiata, io sicuramente lo acquisterò!
Adoro i romanzi epistolari. "Il club del libro e della torta di bucce di patata" e "Dracula" sono due dei miei libri preferiti in assoluto, del resto, e non è affatto semplice delineare personaggi tridimensionali e un mondo fantasy tramite il solo utilizzo della corrispondenza. Eppure, questo romanzo ci riesce molto bene, seppure con qualche piccolo intoppo.
Il worldbuilding è la cosa più affascinante: un mondo che prima abitava tra le nuvole e che a un certo punto è collassato sul mare e ha dovuto ricostruirsi un'esistenza fatta di imbarcazioni, sommergibili ed edifici sott'acqua (e ben poca terraferma). Il funzionamento di questo universo è minuzioso e ben studiato, ma all'inizio ho faticato a capirne i meccanismi: si danno molte cose per scontate, come ovvio che sia in una corrispondenza, ma non è molto facile per chi legge stare al passo con una miriade di nomi, luoghi e istituzioni di cui viene spiegato poco e niente. Superato questo primo scoglio (*wink wink*), però, mi sono immersa (*wink wink*) in questo mondo meraviglioso, in cui gli studiosi hanno ancora tanto da scoprire.
Sono proprio gli studiosi i protagonisti di questo romanzo: da una parte E. ed Henerey, due persone estremamente impacciate e solitarie che trovano l'una nell'altro un porto sicuro, tra l'amore per gli studi e i misteri della vita marina; dall'altra Sophy e Vyerin, che attraverso la ricerca delle lettere dei primi due ricostruiscono una storia d'amicizia e d'amore così delicata e perfetta che in più di un'occasione avrei voluto abbracciare il libro. Ho amato il modo in cui viene affrontato il tema della salute mentale, la naturalezza di un mondo queer e la non troppo velata critica al sistema accademico che ti spreme come un limone e, nonostante tutto, non è mai abbastanza.
La storia si fa scoprire molto, molto lentamente. Ogni nuova lettera che Sophy e Vyerin trovano e leggono insieme è un piccolissimo pezzo di un puzzle enorme e bisogna stare molto attenti, perché ognuno è importante, anche se a prima lettura potrebbe sembrare un filler. Inizia a prendere velocità verso la fine, ma proprio quando arriva la parte più succosa... finisce con un cliffhanger. Per qualche motivo ero convinta che fosse un autoconclusivo, invece è l'inizio di una dilogia? Trilogia? Non saprei.
Ciò che non mi ha convinta del tutto sono le voci dei personaggi. Poco fa ho detto che questi sono tridimensionali ed è così: ognuno è distinguibile per carattere e modo di pensare, compresi quelli secondari, ma sulla carta risultano tutti uguali. Tutti. Pensavo fosse un problema di traduzione, ma dai pareri di chi lo ha letto in lingua originale è proprio un problema di base. Scrivono nello stesso modo, utilizzano centinaia di punti esclamativi, migliaia di P.S. e anche il tono spesso ironico è il medesimo per tutti coloro che scrivono – il che è davvero un peccato, perché questo romanzo ha la potenzialità di essere riccamente *vivo*. Più di una volta, quando mi è capitato di interrompere la lettura a metà capitolo, ho dovuto riprendere dall'inizio per capire chi scriveva a chi, perché dal testo era impossibile intuirlo – motivo per cui ho impiegato una vita a finirlo.
Nonostante questa pecca, però, mi è piaciuto tanto e sono curiosa di leggere il seguito. Lo consiglio a chi ama gli slow-burn (non solo dal punto di vista romantico, ma soprattutto dello sviluppo della trama), gli epistolari e gli "accademia".
Buongiorno, cari lettori.
Siamo tornate dalle ferie e ripartiamo in quarta con questa mia prima recensione di settembre dedicata a “A Letter to the Luminous Deep” di Sylvie Cathrall in uscita il 16 Ottobre 2024 per @neonlibri
Devo ammettere che questo libro mi ha colta di sorpresa. Certo, ero incuriosita dalla trama e anche dalla copertina molto evocativa (e sì, la copertina è molto importante per creare un giusto mood), ma non pensavo che sarei finita per fare le ore piccole perché non riuscivo a staccarmi dalle pagine.
Il libro è impostato come un epistolario, inframmezzato da interviste, resoconti di viaggio, documentazioni. Di solito non prediligo questa forma, ma il mondo creato dalla Cathrall ha fatto in modo che oltrepassassi la mia ritrosia e mi immergessi (ahah!) nella storia.
Parlando del World Building: scoprire questo mondo non è stato facile, proprio perché ci viene presentato a poco a poco dalle lettere, ma quando cominciamo a capirne i meccanismi non possiamo far altro che rimanere affascinati. Il fatto che le persone vivano sott’acqua in un mondo sottomarino, le esplorazioni nelle profondità degli oceani, la struttura della civiltà, sono tutti elementi molto curati e che rendono questo libro una vera e propria porta per un altro mondo.
Sono rimasta veramente colpita in positivo delle capacità dell’autrice di rendere così realistico un mondo così diverso dal nostro. Tra l’altro personalmente adoro il mare e mi affascina tantissimo l’idea di una società che ha costruito strutture per vivere sott’acqua.
Nel libro è presente anche la componente romance, che tuttavia non è per nulla invasiva e, anzi, è proprio funzionale alla trama generale.
Per questo motivo vi consiglio di dare un’opportunità a questo romanzo anche se non siete amanti del romance, perché verrete appagati da un fitto mistero da risolvere e da scoperte incredibili.
Grazie a Neon per averlo portato in Italia, non vedo l’ora di poter acquistare la copia cartacea.
Spero anche che esca un seguito, perché io non sono per niente sazia di questo mondo.
“Forse il motivo era che ci eravamo resi conto in un attimo che, pur essendo Dotti, esistevano parti dell’universo che semplicemente non potevamo (e, soprattutto, dovevamo) capire.”
E.Cidnosin contatta il Dotto Henerey Clell per discutere di una scoperta fatta nel suo giardino subacqueo.
Inizia una corrispondenza e il carattere scientifico, tecnico e di ricerca delle conversazioni, lascerà presto spazio a un delicato sentimento romantico.
Tuttavia i due saranno vittima di una tragedia e toccherà a Sophy Cidnosin la sorella di E. contattare il fratello di Henerey, Vyerin per far luce sul mistero della loro scomparsa.
Scambiandosi le rispettive missive impareranno a conoscere più approfonditamente i loro familiari perduti, provando rimorso per le cose non dette ma anche facendo tesoro delle loro parole che affiorano tra le lettere scambiate, gli studi, le poesie e i rispettivi inviti.
Questa bella amicizia permette loro di condividere le rispettive vite: leggeremo di come Sophie ha conosciuto sua moglie e di come Vyerin riceva supporto e amore da suo marito.
Inutile dire che sono stata catturata dal worldbuilding creato dall'autrice!
Tra Casa Abisso, l'abitazione di E. Cidnosin e l'accademia dove Sophie e i vari Dotti studiano la Dorsale (il punto più profondo conosciuto), ci si perde nella loro vita sommersa, letteralmente!
Il gergo "marino" e i vari tecnicismi rendono la lettura uno studio interessante oltre che piacevole.
Ho apprezzato la delicatezza nel trattare la salute mentale, E. infatti soffre di disturbo ossessivo compulsivo e di ansia.
Anche la comunità LGBTQ+ è molto sentita, resa reale e senza discriminazioni.
La scrittura così metaforica e descrittiva, mi ha permesso di immaginare con facilità il mondo creato dalla Cathrall e il mistero che si cela nelle profondità del mare ha reso il tutto più intrigante!
Ringrazio @neonlibri per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima "Una lettera al luminoso abisso" di Sylvie Cathrall in uscita il 16 ottobre
La cosa più importante da dire è che questo è un romanzo epistolare: tutto è raccontato tramite lettere. Personalmente non amo il genere e ho trovato estremamente lenta e poco avvincente la lettura.
Oltre a questo non ho molto da dire perché è chiaramente un libro estremamente condizionato dalla sua forma di lettera, non apprezzando questa modalità tutto mi è risultata piatto e faticoso.
Peccato perché avevo altissime aspettative su questo titolo.
Grazie a Ne/oN Libri e NetGalley per la possibilità di leggere il libro in ARC.
𝑼𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒂 𝒂𝒍 𝑳𝒖𝒎𝒊𝒏𝒐𝒔𝒐 𝑨𝒃𝒊𝒔𝒔𝒐 di Sylvie Cathrall è un fantasy epistolare che vede la storia costruita attraverso lettere, biglietti, diari e messaggi automatici tra i vari personaggi.
E. Cidnosin inizia una corrispondenza con Dotto Henerey Clell a causa di un ritrovamento di carattere storico nel suo giardino subacqueo. Quando gli scambi iniziano a diventare sempre più intensi e misteriosi, entrambi rimangono vittima di un maremoto che distrugge la casa di E.
Anni dopo, la sorella di E., Sophy, inizia a scrivere al fratello di Henerey per cercare di risolvere il mistero che si cela dietro alla loro scomparsa. Riusciranno a svelare l’’enigma?
Le profondità dell’abisso inesplorate, una casa costruita sul fondale marino, una città galleggiante: questi sono solo alcuni dei paesaggi descritti dall’autrice e, credetemi, il worldbuilding è qualcosa di magnifico.
Si tratta di una lettura molto intima e cozy, dalle vibes mi ha ricordato “L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde”!
La scrittura dell’autrice è caratterizzata da una prosa evocativa che la traduttrice (Benedetta Gallo) ha saputo riportare alla perfezione.
Ci tengo a precisare che traduttrice ha fatto un lavoro eccellente perché la lettura risulta fluida e non perde la sua caratteristica prosa evocativa.
È perfetto se vi piacciono i seguenti tropes:
🪸Academia
🪸mondo sottomarino
🪸corrispondenza epistolare
🪸mental health
🪸rapporti con i parenti
🪸grief & loss
🪸cozy fantasy
🪸mystery.
𝑼𝒏𝒂 𝑳𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒂 𝒂𝒍 𝑳𝒖𝒎𝒊𝒏𝒐𝒔𝒐 𝑨𝒃𝒊𝒔𝒔𝒐 uscirà il 16 ottobre ed è il primo volume di una saga, il secondo volume a maggio del 2025 in lingua originale.
Infine ringrazio NetGalley e Ne/oN Libri per avermi permesso di leggere l’ARC in cambio di una recensione onesta.
(4.5 stelline)
Mille grazie alla Ne/oN per avermi approvato un ARC di questo libro!
Sono passate ore da quando l'ho letto e comunque ancora non riesco ad organizzare per bene i miei pensieri al riguardo - mi è piaciuto davvero tanto
Partiamo con un aspetto che ritengo abbastanza importante, ovvero il genere: cercando di essere il più completi possibile nel definirlo, questo può essere classificato come un cozy-fantasy light academia epistolare queer (Se avete presente "Il libro delle fate di Emily Wilde", siamo più o meno lì, anche se la Cathrall mi ha presa molto di più)
Non c'è quindi da aspettarsi nessun tipo di avventura, o scene troppo "vivaci" durante la lettura; sono molte, inoltre, anche le digressioni più accademiche utilizzate in parte per spiegare il worldbuilding e un po' per lasciare indizi sul mistero che va via via a prendere forma - e ammetto che per le prime pagine questo approccio più da Dotto ha reso la narrazione un po' troppo lenta e quasi stagnante
Per fortuna però in questo caso ha fatto molto, moltissimo, lo stile di scrittura dell'autrice. La prosa della Cathrall è qualcosa di fenomenale: viva, colorata, sempre in movimento, e i pensieri dei personaggi risultano così fluidi, una corrente che ti trascina via e quasi ti culla nonostante tu sappia che ad aspettarti ci sia solo tempesta
Non solo la prosa, però, è degna di nota: anche la varietà di voci e di tipi di documenti hanno reso la lettura davvero una bella esperienza. Non si trattava infatti solo delle lettere di Sophy e Vyerin, ma anche quelle dei "veri" protagonisti E. ed Henerey, insieme ad inviti a balli, documenti accademici, poesie e note varie, andando a creare una storia ad incastro in cui, nonostante non ci fosse mai una scena narrata in maniera "tradizionale" era comunque possibile entrare in contatto con i personaggi, conoscerli e forse anche meglio di quanto la semplice narrazione avrebbe potuto fare, avendo modo di vederli non solo tramite le loro stesse parole nelle missive, ma anche attraverso le lettere altrui, di chi li conosceva e chi imparava a conoscerli, ricordi, impressioni, lontananza "accademica" e via dicendo. Credo sia una delle cose che mi ha davvero fatta innamorare di questo libro: il modo organizzato di mostrare in maniera "caotica" quello che stava accadendo nel piccolo della realtà di E. ed Henerey e vedere come in realtà era parte di qualcosa di più grande e pericoloso, ha mostrato, secondo me, l'incredibile bravura dell'autrice
Allo stesso tempo, però, l'autrice si è sentita un po' "troppo" a lungo andare, a causa proprio di questo suo modo particolare di scrivere. Le missive, come detto prima, sono da parte dei vari personaggi, almeno 12 voci (chi più, chi meno) ad un certo punto prendono la parola, e seppur dalle loro parole e dal modo che hanno di parlare di loro stessi e degli altri sia possibile identificarli e definirli nelle loro varie sfaccettature, lo stile di ogni personaggi bene o male rifletteva quello della Cathrall (sicuramente non si capisce un cazz0 di quello che sto cercando di dire. Diciamo che dal personaggio di E. mi aspettavo un certo tipo di prosa, magari anche da Henerey, ma a volte quello stesso modo di "parlare" veniva usato da Vyerin, che invece è un po' più distaccato e meno espansivo/emotivo/tendente alle fantasie (Lui è lo stesso, comunque, che ad un certo punto sente di essere stato influenzato dal modo di scrivere di E. a furia di leggere le sue lettere, e mi è piaciuto come "espediente"(???? era voluto???) da parte della Cathrall per magari cercare di giustificare questa mancanza di una netta differenza tra i vari personaggi)(poi hey, chi lo sa, magari in quell'universo parlano quasi tutti così, bene o male))
(visto come ho scritto quest'ultimo paragrafo? sostanzialmente il libro è così - il mio cervello da ADHDer ne è stato tremendamente felice)
Lo stile di scrittura dell'autrice, insieme alla narrazione a cornice che a volte si allontanava sempre di più dal filone "principale", hanno fatto in modo che il lettore, inoltre, si perdesse facilmente tra un anno e l'atro (il 1002 e il 1003), tanto che a volte mi dimenticavo che E. ed Henerey fossero scomparsi, e ogni ricordo e riferimento improvviso da parte dei rispettivi fratelli (Sophy e Vyerin) era come un pugno nello stomaco. Molte, inoltre, erano le pause dalla "narrazione" che questi ultimi si prendevano per parlare dei loro fratelli, piangerli, rimpiangere il non averli ascoltati o compresi quando potevano, aggiungendo ancora di più all'impatto emotivo che questa storia dà e ha dato, per cui, seppur a volte quasi ci si "annoiava" nel leggere i resoconti scientifici e accademici da cornice alla vicenda, l'attesa e l'impazienza di scoprire altro sui personaggi, sulla vicenda, su come le loro relazioni continuavano ad evolversi e a consolidarsi aiutavano tantissimo il lettore ad andare avanti, e non più a trascinare ma ad accompagnarlo nella scoperta
Sono ripetitiva, ma lo devo ribadire: la carica emotiva di questo libro è il motore di tutto, la si sente ad ogni pagina, in ogni parola, in ogni spazio tra le righe, resta nell'aria (o meglio, nell'acqua *badum tss*) e ti resta incollata addosso in tutto il suo essere agrodolce. Davvero una meraviglia
Also, non mi aspettavo il plot twist finale - ma allo stesso tempo sono felice che ci sia stato, e che la piega sia stata, nonostante tutto, di impatto. Con un libro epistolare c'è sempre il rischio - e capita spesso - che le scene più attive, le rivelazioni importanti, risultino "spente" quasi glissate perché, appunto, si tratta di un resoconto di qualcosa avvenuto in precedenza, che noi scopriamo in maniera travisata e non diretta e immediata insieme agli altri personaggi e che risulti, quindi, un resoconto come un altro in una lettera, e non qualcosa di importante e scabroso tale da stupirti davvero con l'impatto che merita (*coff coff* Emily Wilde *rip*). Qui invece, grazie oh dea Cathrall, questo trasporto c'è stato sia per il plot twist finale che per altre piccole scoperte nel corso della storia, collegamenti che il lettore riusciva a cogliere incredibilmente a volte anche prima dei personaggi principali (Vyerin e Sophy) nonostante l'idea era che le lettere venissero lette in contemporanea da noi lettori e loro due (anche questo, grandissimo punto a favore della storia: il susseguirsi, l'incastrarsi e il sovrapporsi delle varie lettere e documenti alternati tra loro e alternati tra gli anni. Mamma mia che bel lavoro che ha fatto l'autrice)
Ammetto anche che ad un certo punto ho smesso di capire quello che stava accadendo in generale, e poi sono rimasta di nuovo sorpresa nello scoprire CHE E IL PRIMO DI UNA SAGA??? GIRL- pensavo fosse uno standalone, sono mezza distrutta perché adesso chissà quanto mi toccherà aspettare, ma allo stesso tempo sono felicissima perché avrò la possibilità (in un futuro che spero non sarà troppo lontano) di ritornare a leggere le anime di questi bellissimi personaggi (e magari smettere di odiarne qualcuno. Anche se ne dubito. Arvist, non ti sopporto)
Riconosco che non possa essere il libro per tutti - again, soprattutto all'inizio non c'è molta attività, quantomeno fisica - ma lo stile di scrittura, l'organizzazione peculiare dei testi, il trasporto emotivo e il lavoro meraviglioso che è stato fatto per la traduzione, ne valgono assolutamente la pena
Ringrazio @neonlibri come sempre per avermi dato la possibilità di leggere questo libro in anteprima. Potrete trovarlo in tutte le librerie e online a partire dal 16 ottobre.
🖊️ “Una lettera al luminoso abisso” è un romanzo scritto in forma epistolare di genere fantasy e light academia e personalmente l’ho apprezzato davvero tanto, sia per quanto riguarda la storia raccontata, sia per lo stile di scrittura dell’autrice che ho trovato molto piacevole da leggere. All’interno del libro possiamo trovare tematiche importanti come, ad esempio, la salute mentale e la normalizzazione delle relazioni tra persone dello stesso sesso. La protagonista E., ad esempio, soffre di disturbo d’ansia e disturbo ossessivo compulsivo: quello della salute mentale è un tema che sento molto vicino e ho apprezzato il modo in cui è stato affrontato. E. ha descritto benissimo come ci si sente quando si è in preda a un attacco d’ansia, come la tua stessa mente tenda a tutti gli effetti di sabotarti, e in quei momenti mi sono rivista in lei, rappresentata e compresa, perché ci sono passata. Inoltre ci viene mostrato quanto è importante andare in terapia e affrontare le proprie paure così da esorcizzarle e pian piano, un passo alla volta e con i propri tempi, migliorare la propria condizione. Un’altra cosa che possiamo notare durante la lettura, come accennato prima, è che in questo mondo sottomarino non è presente alcuna discriminazione: tutti i personaggi vivono i loro sentimenti e le loro relazioni con naturalezza, senza che nessuno lo ritenga sbagliato, che sia un legame tra due uomini o tra due donne. Tutto è normalizzato, come dovrebbe essere: l’amore è amore, e queste pagine ne sono piene, sia in forma romantica che platonica.
🐚 Parlando dell’ambientazione, la maggior parte della nostra storia di svolge sotto la superficie del mare, tra Casa Abisso, l’abitazione di E., e gli abissi veri e propri, dove Sophy, la sorella di E. e i suoi colleghi Dotti stanno svolgendo la loro missione per scoprire i misteri della Dorsale, il punto più profondo degli abissi conosciuto fino a quel momento. Ho trovato il mondo sottomarino descritto in questo libro davvero incantevole e interessante e non vedo l’ora di scoprirne ancora di più i segreti quando uscirà il seguito.
🪸 Cosa dire dei personaggi? Li ho trovati tutti davvero gradevoli. Come ho accennato in precedenza, mi sono sentita molto vicina a E., perché mi sono rivista in lei in quanto anche io ho dovuto avere a che fare con l’ansia per molto tempo. Henerey, il Dotto con cui lei inizia a intrattenere uno scambio epistolare quasi per caso, è stato un altro personaggio che ho molto apprezzato. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui si sviluppa la loro storia, che ho trovato davvero delicato e dolce. Così come anche il rapporto di amicizia che si è creato tra Sophy, la sorella di E., e Vyerin, il fratello di Henerey, mentre si scambiavano le lettere che i rispettivi fratelli si spedivano prima della loro scomparsa, cercando di ricostruire e scoprire cosa fosse successo veramente. Mi sono affezionata a tutti, anche ai personaggi secondari, come i Dotti compagni di ricerca sul campo di Sophy e ovviamente a Niea, sua moglie: possiamo leggere della nascita del loro amore tramite alcune delle lettere che si scambiavano, anche il loro rapporto è stato molto carino da scoprire!
Questo libro mi è piaciuto davvero tanto e il voto che gli ho dato su Goodreads è 4.5 stelline ⭐️ Il finale lascia intendere che ci sarà un seguito e non vedo l’ora di poter leggere anche quello in futuro. Consiglio di recuperarlo! 💖
Ammetto di essere stata attirata dalla copertina e dalla trama. Non mi aspettavo fosse un romanzo epistolare. Ma questa non è affatto una nota negativa! La storia di E. e della sua scomparsa insieme al suo amato Dotto Clel si intreccia al racconto di sua sorella Sophy durante la spedizione sulla Dorsale. Intreccio che, man mano che si procede con la lettura, diventa sempre più emozionante e ricolmo di misteri. Mi ha tenuta incollata alle pagine, desiderosa di conoscere sempre più dettagli e capire che fine ha fatto E. La dolce e fragile E. della quale ci si innamora subito. Consiglio la lettura a chi vuole una storia diversa dal solito, ambientata in un ambiente marino dalle note steampunk.
Personalmente, l'ho adorato 😍
Beh, che dire… questo libro mi ha creato dei sentimenti veramente contrastanti…
È un libro che non ha le caratteristiche dei libri che di solo mi appassionano, eppure, è talmente particolare che mi ha appassionata del tutto, al punto che aspetto con ansia il volume successivo.
Siamo di fronte ad un romanzo epistolare di stampo fantasy, ambientato in un mondo/tempo non definito in cui il mondo è coperto dalle acque e dove Sophy e Vy si scambiano lettere per affrontare la perdita dei rispettivi fratelli, morti assieme in un terribile maremoto.
Ma è proprio sbirciando quando corrispondenza che scopriremo come non tutto è quello che sembra e che degli oscuri segreti si celano nella profondità marina.
Lo stile poi è veramente piacevole e - anche se i fatti salienti sono già successi (e non molto succede in effetti) l’autrice è stata in grado di creare suspence e tenermi attaccata alle pagine.
Una nota di merito va poi al tema dell’inclusività LGBT 🏳️🌈 sempre presente nel libro, nonché alla forte critica del mondo accademico che - in modo molto sottile - viene portata avanti in queste pagine.
"𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒊 𝒑𝒂𝒔𝒔𝒂 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒄𝒆𝒓𝒕𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒅𝒖𝒆 𝒎𝒊𝒏𝒖𝒕𝒊 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒓𝒔𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒈𝒆𝒅𝒊𝒂, 𝒇𝒐𝒓𝒔𝒆 𝒔𝒊 𝒆̀ 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒑𝒓𝒐𝒏𝒕𝒊 𝒂 𝒈𝒆𝒔𝒕𝒊𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒅𝒅𝒆𝒕𝒕𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒈𝒆𝒅𝒊𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒎𝒐𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒊𝒏 𝒄𝒖𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒆𝒇𝒇𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒔𝒊 𝒗𝒆𝒓𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂".
🌊𝐔𝐧𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐥 𝐥𝐮𝐦𝐢𝐧𝐨𝐬𝐨 𝐚𝐛𝐢𝐬𝐬𝐨 - 𝐒𝐲𝐥𝐯𝐢𝐞 𝐂𝐚𝐭𝐡𝐫𝐚𝐥𝐥🌊
Ringrazio @neonlibri per l'Arc.
📌Questo libro è un romanzo epistolare che si svolge in un mondo coperto d'acqua.
Nel 1002 E. inizia una corrispondenza con il dotto Henerey dopo aver trovato fuori dalla sua finestra una misteriosa "struttura". Se all'inizio il loro interesse è solo per questa scoperta di E., pian piano però questo sfocerà in qualcosa di più sentimentale. Durante le loro indagini, tuttavia, un maremoto distrugge Casa Abisso e i due scompaiono.
Nel 1003 Sophy, la sorella di E. e Vyerin, il fratello di Henerey, iniziano a indagare sulla scomparsa dei loro fratelli e analizzando le loro corrispondenze e i loro appunti, risolveranno l'enigma e scopriranno qualcosa che potrebbe cambiare la loro visione del mondo.
📌 Questo libro mi è piaciuto molto. È un cozy fantasy con degli elementi accademici, ambientato nel mondo sottomarino e già tutti questi sono elementi che ho apprezzato moltissimo.
Lo stile è molto semplice, anche se devo dire che inizialmente ho fatto un po' di fatica a destreggiarmi tra le varie lettere e i vari personaggi. Una volta però, presa confidenza, questo problema sparisce e tutto diventa molto lineare.
Ho apprezzato moltissimo i personaggi e il fatto che man mano che si va avanti con la lettura e si leggono le lettere si imparano a conoscerli.
In particolare mi è piaciuta molto E. sia per il sua carattere, sia perchè con lei viene trattato il suo disturbo mentale; a mio parare l'autrice è stata molto brava a parlarne in modo così delicato che ti fa entrare ancora di più in empatia con questo personaggio.
📌Concludo dicendo che non vedo l'ora di leggere il seguito e che consiglio questa lettura soprattutto a chi ha bisogno di un fantasy molto leggero e delicato.
✨Una lettera dal luminoso abisso✨
🐚Bentrovati amici, oggi parliamo di questo libro letto in anteprima grazie all’ARC gentilmente offerto da @neonlibri 🥹
🩵È un romanzo scritto in chiave esclusivamente epistolare e nonostante l’inizio abbia fatto un po’ di fatica per via del complesso world building, non ho potuto alla fine che “immergermi” completamente in questa meravigliosa storia subacquea.
🐟La storia tratta di uno scambio di lettere tra Sophie sorella di E. ed il fratello di Henerey, Vyerin, entrambi scomparsi misteriosamente un anno prima. La loro corrispondenza nasce dal voler scoprire e ripercorrere gli ultimi mesi dei due rispettivi fratelli prima della loro scomparsa nell’abisso mentre si conoscevano per poi “studiare” insieme una strana “struttura luminescente” situata fuori da Casa Abisso, dimora di E..
🐬Impareremo a conoscere tutte le sfumature dei personaggi di questo libro, dalla “malattia della mente” di E., trattata con grande delicatezza e sensibilità, fino alla gentilezza e intelligenza di Henrey suo corrispondente. Sarà un escalation di emozioni, colpi di scena e un magico e inquietante mistero che aleggia nelle nere acque abissali.
🌊Dalla pura amicizia leggeremo ed assisteremo alla nascita di teneri sentimenti profondi, dall’angoscia della perdita, alla speranza di una nuova e terribile possibilità sono gli ingredienti di questo originale e particolare romanzo che uscirà ad Ottobre, mentre io non vedo l’ora che esca il secondo volume per scoprire come si evolverà la storia.✨
⭐️⭐️⭐️⭐️/5
A letter to the luminous deep (Una lettera al luminoso abisso) è il primo libro della dilogia di Sylvie Cathrall in forma interamente epistolare.
Ci troviamo in un mondo in cui gli uomini vivono prevalentemente nel mare o comunque vicino. Infatti molti dei termini usati per descriverlo fanno parte del gergo marino e persino lo scorrere del tempo è scandito dalle Maree.
Ci son diverse zone, ognuna con caratteristiche particolari: l’Ateneo Sconfinato, fatto di navi e Ancoraggi mobili capace di far sembrare le profondità dell’oceano accoglienti; l’Ateneo Intertidale, costituito di isole artigianali intorno all’Atollo ricche di Creatività e Trasformazione; l’Ateneo Atollo, che preserva le antiche conoscenze della poca terra rimasta. Molto resta ancora da scoprire e a questo pensano i Dotti, persone esperte nei più svariati campi di studio.
In questo universo vive E., una ragazza che fa fatica a relazionarsi con gli altri e soffre d’ansia e insicurezza, che non ha un buon rapporto con il suo Cervello che le fa sempre rimuginare mille volte sopra ogni cosa:
“Ebbene, mi sono data la seguente spiegazione: quando si passa la vita con la certezza che ogni due minuti possa verificarsi una tragedia, forse si è più pronti a gestire la suddetta tragedia nel momento in cui essa effettivamente si verifica.”
Un giorno scopre una strana e affascinante Struttura fuori dalla finestra della sua casa sottomarina e questo la spinge a iniziare una corrispondenza con il celebre Dotto Henerey Clel, un altro essere solitario come lei che ha difficoltà a interagire con le persone. Piano piano, le lettere che si scambiano diventano il loro modo di aprirsi, sono ricche di passione prima verso i loro comuni interessi che li porteranno a svelare un mistero che potrebbe cambiare il mondo subacqueo e poi l'uno verso l'altra. Nasce qualcosa di inaspettato e bello, di dolce e tenero tra due persone che hanno unito le loro solitudini per darsi forza a vicenda.
Purtroppo arriva una tragedia che distrugge la Casa Abisso di E. e lei e Henerey scompaiono. Sarà stata una coincidenza? Un anno dopo, Sophy, la sorella di E., e Vyerin, il fratello di Henerey, si mettono in contatto per cercare di capire cosa è successo davvero ai loro cari, analizzando la loro corrispondenza e gli appunti, facendoci scoprire anche passo passo come si è evoluto il loro rapporto.
L'ambientazione marina è affascinante, ma mi sarebbe piaciuto di più sapere di cosa ci fosse prima e come sono arrivati a questo. In questo mondo, i Dotti sono tenuti in alta considerazione e l'ignoranza viene malvista, ma ci sarà un momento in cui anche loro dovranno arrendersi alla vastità dell’oceano che li circonda:
“Forse il motivo era che ci eravamo resi conto in un attimo che, pur essendo Dotti, esistevano parti dell’universo che semplicemente non potevamo (e, soprattutto, dovevamo) capire.”
Viene anche affrontato con molta delicatezza il tema dei disturbi della mente. L'autrice ha preso spunto dal suo disturbo ossessivo compulsivo per descrivere i comportamenti di E. (che ne è affetta) rendendo anche il Cervello un personaggio con cui dialogare e dando a lei, apparentemente debole, il ruolo della protagonista.
Ho fatto davvero fatica a leggere la prima parte di questo libro per le troppe descrizioni, i nomi complicati e simili e il linguaggio particolare. Le voci dei vari personaggi che scrivono sembrano tutte le stesse, nessuno ha un suo modo particolare di “parlare” rendono le lettere monotone. Molto fastidioso l’uso dei continui P.S. alla fine di ogni epistola, a volte più lunghi della stessa.
Quando poi però l’attenzione si è spostata più sul mistero, è diventato interessante. Mano mano ogni pezzo del puzzle è stato messo al suo posto. Anche l’evoluzione dei rapporti tra i vari protagonisti è stata bella da leggere.
Spero che nel seguito, che uscirà nel 2025, le questioni lasciate in sospeso in questo fantasy marino, condito da una storia d’amore, trovino una loro degna conclusione.