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“A Letter to the Luminous Deep” è un romanzo epistolare cozy mistery-romance.

Ho trovato la trama molto interessante e l’ambientazione in questo mondo sommerso originale, tuttavia il romanzo epistolare è un genere con il quale faccio fatica ad andare avanti.
Fino al 30% ho trovato difficile continuare, tanto da pensare più volte di fermarmi e non proseguire. Superato il 30% si inizia ad affezionarsi ai personaggi e a comprendere alcune dinamiche prendendo familiarità anche con i nomi dei luoghi di questo mondo fantastico.

Nonostante questo avrei preferito una maggiore alternanza tra le lettere e una narrazione convenzionale con una descrizione maggiore del mondo e del momento storico in cui è ambientata la storia, quindi uno “stacco” avrebbe potuto aggiungere dinamismo alla narrazione, rendendola coinvolgente sin dall’inizio e aiutare il lettore a comprendere meglio la storia del mondo.
Ad esempio ci sono dei passaggi in cui i protagonisti si incontrano di persona, in questi momenti avrei apprezzato dei paragrafi descrittivi dell’evento e dei dialoghi alternati al racconto epistolare delle vicende di E. e H.

Nel complesso è sicuramente un libro particolare.

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Ammetto di aver richiesto questo ARC senza aspettarmi nulla.
Sì, la trama mi aveva ispirato ma io non sono per niente amante degli epistolari anzi, se posso essere sincera, li detesto fortemente perchè li trovo estremamente lenti e, spesso, noiosi.
Per questo motivo sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo libro.
Dopo un inizio un po' poco scorrevole, sono riuscita ad entrare nella storia e lasciarmi travolgere da questa corrispondenza tra E, e Henerey, nel passato, e tra Sophy e Vyerin, nel presente.
L'ambientazione del libro strepitosa, l'autrice non lascia nulla di inspiegato di questo mondo sottomarino, la trama si dipana bene, scorrevole, anche se, in alcuni punti avrei voluto un'accellerata folle per arrivare al punto di svolta più velocemente.
I personaggi, ben delineati caratterialmente, forse hanno parlato un po' tutti con la stessa "voce", nessuno di loro aveva un modo di scrivere caratteristico e, probabilmente, senza la specifica iniziale non si sarebbero distinti l'un l'altro.
Ma nel complesso è un libro che promuovo e che mi motiva a voler leggere il seguito.

Grazie Ne/oN per la copia ARC e la possibilità di leggere questo libro in anteprima.

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Grazie a Ne/on e Netgalley per la copia ARC ricevuta.

4.5 🌟

Che piacevole sopresa!
Ero rimasta catturata dall’estratto e lo stesso è stato per il libro completo.

Non mi hanno mai attirato i racconti epistolari, ma ho apprezzato come l’autrice ha gestito lo scambio di corrispondenza, integrandolo anche ad altri documenti in-universe.

Il worldbuilding è davvero originale e forse la parte che ho apprezzato di più - le spiegazioni sulla struttura del mondo, sulla società e sui cenni storici vengono dosate bene lungo la storia, senza risultare infodumpose.

Lo stile di scrittura è volutamente un po’ antiquato, il che non può funzionare per tutti i lettori. Un punto debole purtroppo è che gli stili di scrittura dei vari personaggi che leggiamo si somigliano molto, senza l’appunto prima di ogni lettera non sarebbe immediato capire chi stiamo seguendo.

Il rapporto che vediamo crescere tra E. ed Henerey è dolcissimo - quanto è straziante ricordarci che lo stiamo vivendo attraverso gli occhi dei loro fratelli, dopo la loro scomparsa misteriosa.

La stessa ricostruzione degli eventi che ha portato alla loro sparizione è strutturata molto bene. Quello che parte come un metodo di accettazione del lutto diventa un mistero da risolvere, in cui un tassello continua a comparire ed attirare la nostra attenzione.

Il finale mi ha colto di sopresa e ha un elemento che mi intriga molto nelle storie - ora bisogna vedere come lo gestirà il sequel.

Ho apprezzato le parti in cui ci viene mostrata l’OCD di E. , così come la critica alla struttura accademica così individualistica e ancorata nella tradizione.
L’elemento che mi ha toccato di più sicuramente sono le reazioni di Sophy e Vyerin nel rivivere gli ultimi mesi di vita dei loro fratelli, nello scoprire lati di loro di cui non erano a conoscenza, vedere la loro felicità pur sapendo che è stata spezzata. Ma ormai sono molto debole a queste cose :’)

Consiglio decisamente di darci una possibilità 🐟

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La Ne/oN ha lanciato la ARC all'amo e io ho abboccato

Non sono un'amante degli accademia (ma proprio no), ma appena ho letto "romanzo epistolare" mi sono lanciata. Dracula è uno dei miei libri preferiti, trovo molto poco spesso la scelta di narrare attraverso diari e lettere, che a me piace tantissimo

L'autrice ha creato un mondo sottomarino pieno di meraviglie, abitato da una società fantasy di matrice ottocentesca. In pieno stile Jules Verne, di chiara ispirazione per la scrittura di questo romanzo.

All'inizio ho fatto fatica per due cose: nomi a volte troppo simili, e lettere un poco impersonali. Alcuni personaggi non hanno una propria "voce autoriale" quando scrivono epistole, quindi se ci si distrae diventa facile confonderli tra loro. Una volta superato questo scoglio, la lettura mi ha catturata totalmente.

La parte accademia, che mi preoccupava, si è rivelata una critica ferrea al settore studi scientifici, che incentiva la competizione tra gli studenti piuttosto che la collaborazione. Bello, mi piacciono le critiche societarie

Ho apprezzato molto la delicatezza con cui sono stati affrontati i problemi mentali del personaggio di E., soprattutto la scelta di dare a questa ragazza apparentemente molto fragile un ruolo principale. Inoltre, mi è piaciuta molto anche la naturalezza con cui sono state inserite tematiche queer (in questo mondo non c'è traccia di omofobia, quindi le relazioni amorose sono molto serene)

In sintesi: romance coccoloso, misteri in fondo al mare, avventura, tante vibes alla Jules Verne e personaggi ottocenteschi. Tutto mescolato in una storia classica ma efficace.

(Gli ho messo 4 stelle solo perché è una storia che dipende troppo dal suo seguito per essere valutata singolarmente)

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A LETTER TO THE LUMINOUS DEEP, di Sylvie Cathrall

Traduzione di Benedetta Gallo

4.5 stelle.

La storia si dipana tra passato e presente, dove seguiamo prima la corrispondenza di Henerey con E., e assistiamo alla nascita del loro amore, e poi di Sophy e Vyerin, rispettivamente sorella di E. e fratello di Henerey, mentre cercano di dipanare il mistero dietro alla sparizione dei loro cari.
La storia è indubbiamente avvincente, e ho amato il Word Building sottomarino e il modo di raccontare attraverso lettere e documenti simili.
Unica critica: all'inizio i personaggi hanno tutti un po' la stessa voce, e ho trovato che solo dopo metà romanzo siano riusciti a "trovarla", distinguendosi gli uni dagli altri.

Traduzione di Benedetta Gallo come sempre una garanzia di precisione e bravura, sono sempre più affezionata a questa traduttrice e all'amore che mette nel suo lavoro.

Grazie a netgalley e a Ne/on per l'arc!

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3.5✨
Ringrazio Net Galley e Ne/oN per avermi dato l'opportunità di leggere questo libro in cambio di un'onesta recensione.

Quando ho letto la trama di questo libro, sono rimasta immediatamente colpita dalla sua originalità. La premessa era così unica e affascinante che non potevo lasciarmela sfuggire.

Questo romanzo è un esempio perfetto di cozy mystery romance: il mistero della scomparsa di E. e Henerey è avvolto in una narrazione affascinante e ricca di dettagli che evocano un'atmosfera intima e coinvolgente. La storia si sviluppa lentamente, permettendo ai lettori di immergersi completamente nel mondo sottomarino creato da Sylvie Cathrall, un universo così ben costruito che diventa quasi un personaggio a sé stante.

Lo stile di scrittura dell’autrice è particolarmente degno di nota. La sua penna è distintiva e affascinante, capace di trasmettere emozioni profonde attraverso le parole scambiate dai personaggi. È chiaro che c’è un attento lavoro di caratterizzazione dietro E. e Henerey, le cui personalità complesse emergono man mano che la loro corrispondenza si intensifica. La crescita personale che ciascuno di loro sperimenta attraverso le lettere è toccante e autentica.

Un aspetto che ho apprezzato particolarmente è stata l’originalità del mondo sommerso in cui è ambientata la storia. Cathrall ha saputo creare un setting innovativo e avvincente, che risulta essere molto più di un semplice sfondo narrativo; è parte integrante della trama e della tensione emotiva che pervade il romanzo.

Tuttavia, nonostante l’idea epistolare sia affascinante, avrei preferito un equilibrio maggiore tra le lettere e una narrazione tradizionale. Sebbene l’approccio epistolare permetta di esplorare a fondo i pensieri e i sentimenti dei personaggi, un “momento di stacco” avrebbe potuto aggiungere dinamismo alla narrazione, rendendola ancora più avvincente.

In definitiva, questo è un debutto fantasy molto promettente, che si distingue non solo per la sua trama unica, ma anche per la qualità della scrittura e la profondità emotiva dei personaggi. Non vedo l’ora di scoprire come si evolverà la storia e di esplorare ancora di più il mondo creato da Cathrall.

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“A letter to the luminous deep” è un mistery-romance con toni light academia. La particolarità e assoluto punto di forza di questo romanzo è la sua narrazione epistolare, che per quanto all’inizio faccia un po’ fatica a ingranare tra molti personaggi e termini inusuali, la lettura diventa velocemente molto scorrevole e interessante, pur mantenendosi troppo vaga nei confronti del mondo sommerso dove i protagonisti vivono, la cui natura e caratteristiche restano altamente nebulose, e tutta la vicenda è estremamente difficile da visualizzare nella mente, con il rischio di perdere l’attenzione del lettore e la presa sulla sua immaginazione. Questo fattore non mi ha permesso di godere pienamente del libro, complice anche un mistero forse allungato un po’ troppo.

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Non mi capitava da tanto tempo di essere cullata dalla lettura di un fantasy come è successo con questo libro, un cozy romance epistolare che ci porta in un mondo subacqueo brillante di meraviglie e intelligenza della scrittura. Ci sono un sacco di cose di cui voglio parlare, senza fare spoiler, per mostrare come questo libro sia non solo ben scritto ma anche ben pensato e meritevole di molta più considerazione per essere solo un esordio. Pertanto prima mi leverò di torno le pochissime cose negative e poi partirò a diritto come un caterpillar per parlare di quelle positive.

Difetti (riconducibili soprattutto all'inesperienza dell'autrice)
- Come già fatto notare in molte recensioni inglesi, non c'è molta caratterizzazione nelle lettere scritte dai personaggi principali. Tutti hanno un tono sì elegante, ma con battute un po' più frizzantine e simpatiche che rendono la lettura piacevole ma anche monocorde. Le lettere scritte da Sophy e Vyrein sono quasi indistinguibili, anche per l'uso di costruzioni sintattiche, uso dei PS o dei trattini e delle parentesi. Anche un semplice accorgimento di questo tipo ci avrebbe permesso di inquadrare subito e tenere bene a mente la persona che stava scrivendo la lettera.
- Utilizzo leggermente antiestetico delle "maiuscole fantasy" per indicare i nomi di creature (Razze Giganti), i titoli e i luoghi importanti (Accademico dell'Ateneo Sconfinato). E' una piccolezza ma secondo me, almeno per i nomi scientifici delle creature, avrebbe aiutato l'uso del corsivo (anche senza usare la declinazione in latino)
- Troppi nomi simili visivamente e come sonorità: Ylaret, Iry, Vyerin... Che a volte possono creare conclusioni.

Sono tre cose molto facili da livellare nei futuri romanzi, per cui non mi sento di considerarli particolarmente gravi.

Le cose positive invece meritano la giusta considerazione:
- Un mondo in Stile Liberty. Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, in Europa è fiorito uno stile che univa l'utilizzo di materiali prodotti su scala industriale (come ferro, vetro e ceramica) a motivi naturalistici ricavati dalle descrizioni di grandi scienziati esploratori del passato, come Alexander von Humboldt e disegnatori come Hernst Haeckel, ma anche romanzieri come Jules Verne (che attinse largamente alle pubblicazioni dei primi due). Tutto il mondo creato da Sylvie Cathrall è una fusione di arte e scienza, con descrizioni eleganti che richiamano alla mente importanti illustrazioni naturalistiche (guardatevi le tavole da disegno di Haeckel), ma anche opere architettoniche. Nella mia testa infatti, Casa Abisso ha l'aspetto di Casa Batllò, progettata da Gaudì proprio in Stile Liberty per richiamare i motivi del mare profondo: vetrate in cui sono ritratti gusci di conchiglie, mura in piastrelle azzurre che poi sfumano nel blu oltremare e porte di legno bombate come se fossero i portelli del grande sottomarino Nautilus.

- Il worldbuilding silenzioso fatto bene. Sempre per riallacciarci al tema della scienza, si vede che l'autrice ha fatto i compiti per casa. Attraverso la giustapposizione di parole chiave, siamo calati in un Mondoceano in cui l'umanità sopravvive sull'unico lembo di terra ancora emersa, l'Atollo. Poi però abbiamo anche la frangia dell'Intertidale (cioè la zona della spiaggia interessata dall'escursione di marea) e infine gli ancoraggi nello Sconfinato, il quale altro non è che la zona pelagica. Il tempo viene scandito soprattutto con le maree, distinte in Eccezionali e Periture*, un ottimo modo per tradurre i concetti di biologia marina di Maree Sigiziali e di Quadratura. Le misure non sono tanto i metri, quanto più i timoni e i fathom...
Tutti questi accorgimenti armonizzano la narrazione, evitano gli spiegoni e solleticano l'interesse di chi invece mastica un po' di più i concetti scientifici. Perché è sempre divertente cercare riferimenti alle proprie materie di interesse.

- Un buon utilizzo della meta narrazione. Per la loro stessa struttura, i romanzi epistolari o in forma di diario hanno un problema di immersività del lettore: perché se sappiamo di star leggendo una storia già trascritta vuol dire che conosciamo già il finale. Per tale motivo molti autori cercano di compensare con qualche battutina di spirito fatta a posteriori o con qualche riflessione che invece sfrutti l'intervento stesso degli scrittori delle lettere. In questo libro mondo si parla di Fantasie, esercizi di immaginazione che però non godono di grande prestigio nel mondo accademico perché considerate puerili e poco proficue e i personaggi ne parlano consapevoli di star svelando il mistero dietro a un mondo fantastico, in una doppiezza di significati che a me è piaciuta molto e che sono curiosa di veder sviluppata nei libri futuri.

- Il focus sui lati oscuri del mondo accademico. Nel libro c'è una critica molto forte al metodo di insegnamento nelle facoltà scientifiche, orientato più che altro alla competizione, al successo e alla pubblicazione sfrenata di nuove scoperte, spesso a scapito del benessere psicofisico di Apprendisti e Dotti. Talvolta si percepisce anche un sentimento un po' troppo "antisistema" e "antiaccademico", ma suppongo che questo immaginario si rifaccia più che altro al sistema universitario americano, ridotto a un tritacarne per studenti dal mito del "se vuoi, puoi".
La storia invece dà grande importanza al piacere dell'esplorazione, alla bellezza delle cose che vengono studiate, ai disturbi d'ansia da affrontare a piccoli passi con le persone care... Tutte cose che lo rendono una storia lenta e carezzevole, perfetta per spezzare la frenesia dei giorni lavorativi.

Una Lettera al Luminoso Abisso è un cozy fantasy che mi ha fatta innamorare ancora una volta del mare e delle sue fantasie.

* Le maree Sigiziali sono chiamate anche "Maree vive" perché quando si verificano, al plenilunio e novilunio, sole e luna sono in congiunzione ed esercitano la massima attrazione gravitazionale sull'acqua. Le maree di quadratura invece si verificano durante i quarti di luna, quando Sole e Luna formano un angolo retto con la Terra annullando le loro attrazioni gravitazionali, e vengono per questo dette maree morte.

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Un esordio molto interessante!

A Letter To The Luminous Deep è il primo romanzo scritto da Sylvie Cathrall. A cavallo tra il distopico e il fantastico, la civiltà umana si è spostata sott'acqua a causa della cosiddetta “Immersione” che ha distrutto il mondo lo conosciamo noi oggi.

Attraverso lettere che si scambiano i protagonisti, veniamo a conoscenza di tutte le vicende narrate. Una storia avvincente, intrigante, che tiene il lettore incollato alle pagine.

Sono rimasta profondamente colpita dallo stile di scrittura, dalla struttura della trama e dal ritmo sempre incalzante della storia.

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Non avevo realizzato che questo fosse un romanzo epistolare 😣
Mea maxima culpa, a me questo genere di romanzi non piacciono… fonti affidabili dicono che sia buono, io però ho un blocco verso questo genere di libri e sono tutto meno che una fonte affidabile. E niente, io non sono riuscita ad andare oltre la seconda lettera, per cui non saprei davvero cosa dire a riguardo se non di fare un tentativo, dargli una possibilità. Do tre stelle perché sono obbligata a farlo e non voglio che il rating si abbassi troppo per una mia negligenza

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" A Letter to the Luminous Deep" è un libro che ho trovato estremamente affascinate e profondo.
Partendo dal suo world-building che ho apprezzato nella sua descrizione lenta e ben descritta, lasciando alcune zone misteriose rendendolo più interessante.

I personaggi sono ben approfonditi e in ogni lettera, si perché tutta la narrazione è composta da lettere e note ma di questo ne parlo più in là, si capiscono meglio i loro pensieri, le loro emozioni, paure e le loro debolezze, non pensavo che venissero trattati anche i disturbi mentali, ma è una parte che ho apprezzato molto e che risulta essere ben approfondita.

Ho apprezzato il mistero come cardine della storia, perché ho conosciuto altri personaggi che mi sono piaciuti e che saranno di grande aiuto a Sophy e Vyerin nel risolvere il mistero della scomparsa dei fratelli, infatti, durante la storia, verranno scoperte sempre più segreti portando ad un finale che mi ha lasciato senza parola e con la massima curiosità di scoprire cosa succederà nel prossimo libro.

Come accennavo a sopra, l'intero libro è scritto in lettere, questo aspetto mi ha sorpresa all'inizio e devo ammettere che un pò ho faticato ad entrare nel vivo della storia e in certi punti ha anche rallentato la mia lettura.
Ma a parte questa piccola nota poco apprezzata, ho molto amato la storia e ve la consiglio.

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Grazie a Ne/oN libri e NetGalley per l’opportunità di leggerlo in anteprima!

Sappiamo tutti che 5 stelle le do praticamente solo ai libri “della vita”, quelli che mi lasciano un nuovo modo di pensare, un nuovo modo di vivere. Perciò 4 stelle per me sono praticamente il massimo che può meritarsi un libro “normale”, e questo se le è meritate tutte.
Vuoi per il mistero che ti tiene incollato pagina dopo pagina per raccogliere piccoli indizi da ogni lettera e articolo che viene condiviso, vuoi perché a livello di famiglia i protagonisti li ho sentiti abbastanza vicini (anche io e i miei fratelli d’altronde siamo tre - due sorelle e un fratello - come i Cidnosin, anche se composti diversamente), vuoi per la forte componente LGBTQIA+, vuoi per la grande attenzione alle Malattie della Mente - come vengono chiamate nel libro - insomma… questo è un bel libro.
Scorre benissimo, la storia è affascinante.
Molto consigliato.

(Ho appena scoperto che è il primo di una duologia, il finale di questo primo libro mi piaceva già abbastanza così, ma ora invece ne voglio sapere assolutamente di più!)

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A Letter To The Luminous Deep, di Sylvie Cathrall

Genere: Cozy Fantasy (Light Academia), Romance, Epistolare, LGBTQ+ (side characters)


A Letter To The Luminous Deep è il romanzo d'esordio della scrittrice Sylvie Cathrall. Ci troviamo, con tutta probabilità, in un futuro lontano dove la civiltà umana si è spostata sott'acqua, a causa di un non-meglio precisato cataclisma (Immersione) che ha distrutto il mondo così come oggi lo conosciamo ("antepelagico" nel romanzo).

Sotto forma epistolare (ovvero di lettere scambiate tra personaggi), ci viene narrata una storia che comincia nell'anno 1002 (primo piano temporale) e che continua nel 1003 (secondo piano temporale).

Nel 1002 l'avvio della narrazione si ha quando la giovane E. Cidnosin inizia una fitta corrispondenza col dotto Henerey Clel, di cui è una grande fan, e che rappresenta la trama principale di quell'anno.

Nel 1003 la corrispondenza principale è tra Philosophy "Sophy" Cidnosin, sorella minore di E. e Vyerin Clel, fratello di Henerey. Da loro si scopre che un evento cataclismatico (un maremoto) ha distrutto Casa Abisso (residenza dei Cidnosin) l'anno prima, uccidendo E. e Henerey, i cui corpi non sono stati mai trovati.

Sophy, ritrovando le lettere di Clel gelosamente conservate da E., ne vuole parlare con Vyerin, il quale si offre di fare altrettanto, in un modo per parlare del dolore causato dalla dipartita dei rispettivi fratelli.

Tuttavia, nel fare così, Sophy e Vyerin si rendono conto di quanto sommerso ci sia nella storia tra i due. Una storia oscura, che coinvolge anche il lavoro di Sophy, che forse non è nemmeno finita e che potrebbe cambiare radicalmente il mondo in cui tutti i pelagici vivono.

...

Devo ammettere che questo romanzo è stato un sfida cataclismica da affrontare per il suo stile e la sua concezione, estremamente diversi da ciò che prediligo di solito. Una volta superati i primi capitoli, mi sono abituata a questa particolarità (che alla fine risulta un pregio) di lettere, da diversi piani temporali, narranti una storia unitaria.

L'ambientazione penso sia la più affascinante e creativa che abbia letto negli ultimi tempi: un mondo pelagico dove le persone vivono sott'acqua, con rigide distinzioni di zone (tipo l'Atollo, lo Sconfinato), ciascune con le proprie usanze, e dove tutto si basa sull'oceano. Ricco di bellezze e misteri che nessun "uomo delle Nuvole" (ovvero noi umani attuali) avrebbe potuto immaginare.

I personaggi spiccano per la loro particolarità: abbiamo la famiglia Cidnosin, di cui conosciamo Artistry "Arvist", fratello della protagonista E. - il cui nome non sarà svelato fino a circa metà libro - e Philosophy "Sophy", la sorella minore.

Tutti con nomi di "arti" per via della madre Amiele, i fratelli spiccano per personalità quasi opposte uno con l'altro e per le loro fragilità. E. stessa possiamo intuire abbia un disturbo della "Mente", come lei stessa ammette a Clel, che la porta a recludersi in casa, a soffrire di ansia sociale e ad avere allucinazioni.

Ho apprezzato molto che la Cathrall abbia messo un highlight su queste tematiche tanto importanti quanto sconosciute con vari personaggi, come anche dimostra un secondario chiamato Tevn, amico di Elinea Hayve Forghe, personaggio importante e collega di Sophy (all'inizio).

Per quanto riguarda i fratelli Clel, anche su di essi Sylvie Cathrall caratterizza estremamente bene il loro essere imperfetti (flawed). Probabilmente le lettere, per quanto siano un mezzo espressivo-comunicativo originale, non mi hanno dato quella totale tridimensionalità, dato che ho percepito un minimo distacco dai personaggi.

Un 10% di distacco, che tuttavia si è fatto sentire.

Lo definirei comunque un romanzo più "character based", dato che la trama serve anche a mostrarci i personaggi a tutto tondo. Molti risultano originali, anche se alcuni scadono - almeno all'inizio - nella banalità stereotipata, come Arvist (il fratello maggiore egocentrico) e il secondario Seliara (amica d'infanzia dei Cidnosin e in futuro membro anche della famiglia tramite matrimonio).

Il romanzo è molto diversificato con tanta rappresentazione di tutti i tipi - anche se mancano le descrizioni fisiche su quasi tutti i personaggi (tranne E. ed Eliniea tra i principali). Abbiamo una forte preponderanza di personaggi LBGTQ+, con tanto di più coppie sposate, una anche con i figli (quasi tutti sono LGBTQ+).

La trama, per quanto sia al servizio dei personaggi, in alcuni punti l'ho trovata estremamente telefonata, con il "mistero" maggiore che ho indovinato a pagina 30 su 300, legato ad alcune strane apparizioni di anomalie nei mari, legate anche alla spedizione sulla Dorsale, luogo dove è stato notato qualcosa, a cui è legata Sophy, Eliniea e anche Tevn. Belli gli intermezzi di reportage sulla storia naturale del mondo pelagico e anche degli stralci di poesie (Henerey ed E. sono molto legati alla letteratura, in particolare del personaggio di un secolo prima Darbeni, il cui giocherà un ruolo estremamente importante).

Primo di una dilogia, non vedo l'ora di poter vedere come continuerà, dato anche il finale "leggermente" I-L-L-E-G-A-L-E.

Rating: ★★★★


Ringrazio fortemente Ne/oN libri per la fiducia concessami nell'assegnazione dell'ARC digitale via Netgalley. Specifico che il mio parere non è affiliato né alla casa editrice né a terzi, e in quanto ciò é totalmente basato sulle mie sensazioni e opinioni.

Anais, di The Bookish Scorpio.

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Ringrazio NeoN Libri e NetGalley per avermi dato l’opportunità di leggere questo libro in anteprima! A Letter to The Luminous Deep è il primo romanzo dell’autrice Sylvie Cathrall. Primo di una serie, è ambientato in un suggestivo mondo sottomarino, e si sviluppa su due linee temporali. Si tratta di un libro in formato epistolare e questo è uno dei motivi che mi ha spinta a leggerlo. Cosa mi aspettavo? Una storia d'amore slow burn fra due accademici in forma epistolare. Sì, il libro è anche un romance!

Come anticipato, il romanzo è sviluppato su due diverse linee temporali. Nella prima, una strana scoperta fuori dalla finestra della sua casa sottomarina spinge la solitaria E. a iniziare una corrispondenza con il famoso Dotto Henerey Clel. Corrispondenza che piano piano si trasforma in storia d’amore. Un anno dopo, Sophy, la sorella di E., e Vyerin, il fratello di Henerey, devono risolvere il mistero della scomparsa dei loro fratelli con le lettere e gli appunti che E. e Henery si sono lasciati dietro.

La narrazione è frammentata, perché leggiamo sia la corrispondenza di Sophy e Vyerin, che discutono della scomparsa dei loro fratelli, che quella di E. e Henery. Bisogna quindi prestare un po’ di attenzione durante la lettura. Il prologo mi ha catturata. Scritto terribilmente bene, presenta un mondo affascinante e misterioso e mi ha fatto venire subito voglia di saperne di più. Il problema è che, dopo il prologo, non sono riuscita a legarmi a nessun personaggio. Proprio non riusciva a importarmi di nessuno di loro, forse complice il fatto che fossi già consapevole del destino dei protagonisti. (Vi giuro che non è uno spoiler, è scritto nel blurb!)

Le lettere tra E. e Henery sono abbastanza noiose e impostate, e soprattutto sono in netta minoranza rispetto alle lettere che si scambiano i loro fratelli un anno dopo. Nemmeno la corrispondenza tra Sophy e Vyerin mi ha catturata, poiché incentrata per la maggior parte su vicende personali: la moglie, il marito, i figli… ci sono più pagine dedicate a loro che chiacchierano di cose di cui non mi interessa. Non so perché l'autrice abbia dedicato così tanto spazio a fratelli e non ai protagonisti scomparsi. Non quello che mi aspettavo da questa lettura!

I personaggi parlano più o meno tutti allo stesso modo. Se non si fa caso al nome di chi invia le missive, si potrebbe pensare che a scriverle sia stata la stessa persona. È abbastanza difficile da digerire. D’altra parte, capisco che l’autrice abbia voluto optare per un linguaggio formale e un po’ impostato, rigido magari, vista anche l’ambientazione accademica.

A proposito dell’ambientazione, da un lato è molto affascinante, dall’altro non così approfondita come mi aspettavo. Vengono continuamente menzionati luoghi, creature, e soprattutto università e accademie, Dotti e Accademici di ogni tipo, che studiano la vita marina o si dedicano all’arte, ma sono rimasta confusa per tutta la lettura. Avrei voluto sapere di più su questo mondo, ad esempio… come vengono spedite le lettere? La protagonista vive nell’unica casa sottomarina, ma non c’è terraferma, quindi dove vivono gli altri? Questa è anche una limitazione posta dal formato epistolare, ma ammetto che mi ci è voluto parecchio tempo per calarmi davvero nell’ambientazione.

Alcune cose positive ci sono: questo libro ha una buona rappresentazione di personaggi queer e disturbi mentali. Non espando oltre per non fare spoiler!

Per concludere, mi dispiace davvero non aver apprezzato questo libro appieno, perché dalla premessa pensavo che mi sarebbe piaciuto moltissimo.

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Uno dei libri più belli che ho letto recentemente!
La sua forma epistolare è intrigante e inusuale. I personaggi sono molto ben creati e si sente perfettamente la loro personalità all’interno delle varie lettere. Mondo magico unico e con potenzialità assurde

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Vorrei suddividere questa recensione in due punti per analizzare i lati positivi e, ahimé, quelli negativi che non mi hanno convinta totalmente.
Partendo dal punto a favore di questa lettura, ho apprezzato fin dell'anteprima l'originalità della narrazione sottoforma di lettera, ma soprattutto l'universo sommerso e complesso che l'autrice ha costruito. Anche i personaggi sono molto godibili, ciascuno di loro ha una caratterizzazione che riesce a essere percepita da ogni loro lettera scritta.
Parlando invece dei lati che non ho gradito mi riferisco a come sono stati strutturati la trama e gli avvenimenti della storia.
Per quasi l'intero libro c'è questo alone di mistero che a volte si perde con troppe descrizioni, ma che comunque ti tiene in sospeso fino alla fine, solamente che quando arrivi a scoprire di cosa si tratta...si scopre allo stesso modo che quasi tutti i personaggi principali erano più o meno a conoscenza di parti del mistero...e così crolla tutta l'atmosfera a cui il romanzo ti aveva preparato.
È stato per me un vero peccato, ma spero che con il sequel la situazione possa migliorare, anche se sono curiosa (dubbiosa) di come verrà strutturata la narrazione con questa evoluzione di trama.
Ringrazio immensamente NeoN libri per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo in anteprima.

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Sono stata indecisa tra le 3 e le 4 stelle fino all'ultimo, ma una volta girata l'ultima pagina ho capito che questa sarà una di quelle storie a cui ripenserò con affetto negli anni.

Scritto interamente in forma epistolare, A letter to the luminous deep ripercorre la corrispondenza tra E. e dotto Henerey Clel, cercando di dipanare gli avvenimenti che hanno portato alla loro scomparsa.

Ammetto che entrare in sintonia col libro è stato difficile, le lettere sono piene di informazioni che vanno a comporre un world building affascinante ma a tratti difficile da capire, principalmente per la mole di informazioni "nuove" che vengono date al lettore.

Nota negativa sicuramente il fatto che lo stile di scrittura di tutti i corrispondenti sia troppo simile per distinguerli con chiarezza e immediatezza.

Forse è un libro che definirei quasi cozy, non ci sono mai scene violente o di azione concitata, è tutto placidamente calmo e confortante anche in momenti di "tensione". Credo possa piacere anche molto ai fan di "L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde".

Detto ciò è una lettura gradevole, a patto di riuscirete a *immergervi* in essa (scusate era troppo irresistibile la battuta per non farla).

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Ringrazio Ne/oN Libri e NetGalley per avermi fornito l'ARC

molto, molto carino!

TRAMA:
in un mondo senza terre emerse la problematica Erudition e lo studioso Henerey hanno un lungo scambio epistolare che si interrompe al momento della loro sparizione causa maremoto.
La sorella di lei e il fratello di lui si scambiano le lettere per conoscere gli ultimi momenti dei loro cari dalle quali, però, emerge un mistero.


Non amo particolarmente i romanzi epistolari, penso che si sarebbe potuto diversificare ancora un altro pochino le 4 voci narranti e lo stile non è ....nel mio stile? eppure questo debutto (davvero??) mi è piaciuto tanto!
intimo, confortevole, elegante

PS: comprerò il cartaceo!

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Le premesse di questo libro mi avevano totalmente incantata, lo stile epistolare rende la lettura davvero piacevole e "diversa dal solito".

La trama e il mistero centrale mi hanno catturata e ho finito di leggere l'opera davvero velocemente, l'autrice infatti crea un mondo sottomarino ricco di dettagli e storie.

I personaggi sono tutti piuttosto interessati e sono riuscita ad affezionarmi in particolare modo ai due fratelli "rimasti" e credo vengano raccontate molto bene sia le loro debolezze caratteriali, sia i punti di forza durante la narrazione.

Unico punto a sfavore di questo libro è come viene risolto il "mistero" e come i personaggi in realtà ne fossero già in parte a conoscenza, perdendo un po' il senso stesso del libro.

In conclusione lo consiglio molto, soprattutto per la delicatezza con cui vengono trattati i sentimenti, leggerò sicuramente il sequel e comprerò l'edizione fisica!

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"A Letter to the Luminous Deep" è un'opera che ha saputo colpirmi profondamente, confermando il mio amore per il genere epistolare. Fin dalle prime pagine, il libro riesce a catturare l'attenzione del lettore grazie a una narrazione intensa e coinvolgente. Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato è la caratterizzazione dei personaggi. Ogni figura che emerge dalle pagine è delineata con cura, risultando autentica e tridimensionale. Si è riuscito a dare vita a personalità uniche, ognuna con le proprie sfumature e complessità, rendendo facile per il lettore entrare in empatia con loro e seguirne le vicende con interesse. La brevità del libro è un ulteriore punto a favore. In un'epoca in cui molte opere tendono a dilungarsi inutilmente, "A Letter to the Luminous Deep" si distingue per la sua concisione. Ogni parola sembra essere scelta con attenzione, contribuendo a creare un testo che è sia essenziale che denso di significato. Non c'è spazio per riempitivi o divagazioni superflue; tutto è funzionale alla storia e alla sua evoluzione. In definitiva, "A Letter to the Luminous Deep" è un libro che ho trovato estremamente piacevole e che consiglierei senza esitazione. Grazie alla sua scrittura raffinata, ai personaggi ben costruiti e alla sua struttura concisa, rappresenta un'aggiunta preziosa a qualsiasi collezione di amanti della letteratura epistolare.

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