Member Reviews

Un fantasy ambientato nell’Italia del 1300 in periodo di peste e di caccia alle streghe. Il fatto che la narrazione si svolgesse in Italia mi ha subito catturata e incuriosita, in più l’uso delle pietre per usare dei poteri magici l’ho trovato molto interessante.
Ginevra di Gasparo viene richiamata a Firenze dopo essere stata esiliata perché accusata di praticare la stregoneria. Per far cadere del tutto le accuse però, dovrà scoprire cosa e chi si cela dietro la scomparsa delle sacre reliquie di Firenze.
Lo stile di scrittura è semplice, scorrevole e si legge con piacere, forse possono far storcere il naso alcune best**mie dette nel testo, ma il racconto non è affatto complesso. L’ho trovato anche molto ironico. Succede un disastro dietro l’altro, e se volete un libro divertente sicuramente questo potrebbe fare al caso vostro.
Mi piace molto l’amicizia che nasce tra Ginevra e Lucia, anche Fra Michele si rivaluta tantissimo, però i loro atteggiamenti e il loro carattere non mi ha convinta in pieno. Un merito va al fatto che è un libro in cui si racconta di donne, soprattutto di donne in un contesto medievale, anche se causa epidemia, si trovano a vivere un po’ fuori dalle rigide regole di quei tempi.
La descrizione delle ambientazioni mi è piaciuta, mi è parso di poter ripercorrere i vicoli di Firenze in piena peste. Non sono approfondite o descritte in modo dettagliato, ma le ho trovate giuste.
Il finale non mi ha sorpresa, ma sicuramente mi ha divertita, un po’ come tutto il libro.
Un racconto scorrevole ma non perfetto. Mi è dispiaciuto che il sistema magico e le proprietà delle pietre non siano approfondite quando ci si aspetta. Però sicuramente lo consiglio come lettura leggera a chi si vuole immergere in una Firenze medievale. Non sono una grande esperta, ma mi è piaciuta la sua ambientazione, soprattutto mi sono divertita a leggere di queste donne medievali che, abbandonate dai loro uomini, si muovono per Firenze con una libertà che per loro non era normale per quei tempi e ne combinano di ogni

Was this review helpful?

Anna Rasche intreccia magistralmente elementi di romanzo storico, fantasy e mistero, trasportandoci nel cuore di una Firenze medievale durante l'epidemia di peste nera del 1348. Con una prosa scorrevole e ricca di dettagli evocativi, l'autrice crea un racconto avvincente che cattura l'attenzione fin dalle prime pagine, immergendoci in un'atmosfera oscura e misteriosa, permeata di stregoneria e magia.

La protagonista, Ginevra di Gasparo, emerge come una figura complessa e affascinante. Dotata del dono di percepire il mondo in modo unico e di guarire attraverso il potere delle pietre, Ginevra viene inizialmente accolta e istruita dall'anziana guaritrice Vermilia. La sua storia si dipana attraverso un arco narrativo che la vede prima esiliata da Firenze con l'accusa di stregoneria, e poi richiamata dopo dieci anni per affrontare una sfida cruciale: rintracciare un ladro che sta saccheggiando le chiese della città alla ricerca di reliquie dal valore inestimabile, considerate l'ultima speranza di protezione contro la peste.

La trama si sviluppa con ritmo incalzante, mescolando abilmente elementi soprannaturali e storici. L'indagine di Ginevra sul furto delle reliquie ci tiene con il fiato sospeso, mentre il suo desiderio di essere riconosciuta come medica e scagionata dalle accuse di stregoneria aggiunge profondità emotiva alla narrazione. La ricerca storica accurata si riflette nei dettagli che permeano ogni pagina, ricreando con maestria l'atmosfera cupa e opprimente di una città assediata dalla peste.

L'abilità di Ginevra di utilizzare i poteri magici delle pietre preziose per curare aggiunge un elemento unico e intrigante alla narrazione. Questo aspetto del romanzo si basa su una ricerca originale sull'uso delle gemme nella medicina medievale, contribuendo a creare un mondo ricco di dettagli storici e fantasiosi.

L'autrice non si limita a raccontare una storia avvincente, ma esplora anche temi profondi e ancora attuali. Il ruolo delle donne nella società medievale, il conflitto tra scienza, magia e religione, l'ignoranza e la paura che si diffondono durante le epidemie sono argomenti trattati con sensibilità e intelligenza, offrendo spunti di riflessione che vanno oltre il puro intrattenimento. Lo stile di scrittura di Rasche è descrittivo e ricco di dettagli, utilizzando un linguaggio evocativo per creare un'atmosfera suggestiva.

Il libro è un trionfo di narrativa storica e fantasy, un romanzo consigliato vivamente agli amanti delle storie ben costruite, dei personaggi memorabili e delle ambientazioni ricche di atmosfera.

Was this review helpful?

Avevo moltissime aspettative su questo libro. Sicuramente era quello che mi aveva subito colpita, rispetto agli altri. Però, con dispiacere devo dire di esserne rimasta delusa.
Se l'inizio mi aveva coinvolta, nella seconda parte, quando Ginevra torna a Firenze per risolvere il mistero, ho fatto molta fatica a proseguire la lettura. In più di un'occasione volevo abbandonare tutto. Anche se ho resistito, un po' per rispetto per la collaborazione, un po' per comprendere se avrei avuto almeno un colpo di scena finale. Ma purtroppo, per me non è stata una bella lettura.

Il tema delle streghe è uno di quelli di cui più amo leggere, però non ho trovato appassionante come è stato rappresentato. Anche la descrizione dei poteri delle pietre, nel corso della lettura, mi è sembrata poco interessante. Trattando tematiche simili, mi aspettavo di sentirmi emotivamente coinvolta, eppure non ho mai provato dei moti d'animo così intensi, come mi è accaduto con altri libri simili.

La caratterizzazione dei personaggi non mi ha convinta. Non emergono dalle pagine e la stessa protagonista, a mio modesto parere, non ha neanche un minimo di evoluzione, nonostante la violenza subita. Mi sembra la medesima ragazzina, anche a distanza di circa dieci anni.

Il romanzo storico, poi, è il mio genere preferito. Mi piace riuscire a vagare, almeno con l'immaginazione, nella storia passata, provare a immergermi nelle città che furono; ma qui io non ho sentito Firenze. Se togliamo la menzione delle chiese, per me poteva essere qualsiasi altro luogo. La descrizione del suo aspetto 'spettrale' per via della Peste, mi ha colpito di più. Ma ripeto che poteva essere benissimo anche una semplice città di fantasia.

Ho sperato almeno di essere sorpresa dal mistero che Ginevra deve risolvere: ma risulta tutto facilmente intuibile, e lo scopo viene raggiunto soprattutto grazie alle azioni di altri o a colpi di fortuna. Non sono riuscita a sentirmi emotivamente coinvolta, o a essere poi così spiazzata.

Non mi è piaciuta neanche la presenza ripetitiva di bestemmie ben in chiaro, e non è una questione di essere bigotti o religiosi (non lo sono), ma credo che possano esserci mille altri modi per descrivere certe cose, anziché lanciarle così. Poi mio parere.

Mi spiace essere così critica, e non amo neanche scrivere recensioni negative, ma credo che l'onestà sia essenziale. E questo è il mio semplice parere.

Poteva essere una storia davvero bella, che avrei voluto amare. Ma purtroppo a me non ha emozionato né coinvolto. Anzi, ho fatto molta fatica ad arrivare alla fine.

Ringrazio comunque Ne/oN per questa opportunità!

Was this review helpful?

Non posso dare un vero e proprio feedback a questo libro perché ho interrotto la lettura al 10%. Oltre allo stile poco convincente, ho riscontrato una serie di cliché che mi hanno fatto storcere molto il naso, mi dispiace molto perché avevo alte aspettative, ma tra l'ambientazione italiana e l'utilizzo delle pietre, speravo in un intreccio più convincente.

Was this review helpful?

Ringrazio NetGalley e NeoN per avermi permesso di leggere l’ARC in anteprima.
Avevo aspettative particolarmente alte per questo libro, parliamo di streghe, persecuzioni, potere delle gemme ed infine anche un enigma. Se la prima metà del libro l’ho abbastanza apprezzata, sopratutto perché ci da una prospettiva molto ampia della vita e del carattere della protagonista dopo la seconda metà sono entrata in blocco, cosa che purtroppo mi ha fatto abbandonare il libro al 70%.
I temi principi del libro, ovvero il potere delle gemme, la situazione della donna nel 1300, la stregoneria e le persecuzioni, vengono trattati purtroppo in maniera marginale, facendo perdere fascino alla storia, per non parlare poi della ricerca del ladro di reliquie, un po’ buttata li per caso, quasi fosse sconnessa dal resto della storia.
Mi dispiace dare una parere così negativo, perché il libro aveva davvero un grandissimo potenziale.

Was this review helpful?

Non sono arrivata neanche a metà e non penso che finirò il ibro.
Di per sè la storia è molto lenta e noiosa. Non ci sono particolari plot twist o dinamiche che movimentino il racconto, il tutto rimane molto piatto. Ho fatto difficoltà sin dall'inizio ad immergermi nel racconto, ed arrivata al 40% della storia non credo che la situazione cambierà di molto.
Non mi ha convinta neanche lo stile di scrittura dell'autrice; l'ho trovato poco coinvolgente, asettico, freddo e troppo concentrato su particolari. Questi particolari però non arricchivano le descrizioni degli ambienti ma semplicemente rallentavano l'andamento della storia.
Ringrazio ancora Ne/on libri per avermi dato la possibilità di leggere l'ARC (Nonostante non ci sia stato feeling)

Was this review helpful?

Firenze, la peste nera imperversa per la citta, mietendo centinaia di vittime. È in questo contesto che si impone come protagonista Ginevra, in un susseguirsi di ironia, magia e misteri. Con delicatezza sullo sfondo viene esaminata la reazione dei cittadini superstiti alla malattia, tra fede e superstizione, rinascita e abbandono delle regole sociali. L'elemento magico è originale, ancor più perché viene inserito in questo contesto storico. I personaggi "secondari" si dimostrano ben costruiti, vivaci.

Was this review helpful?

La strega delle pietre ⭐⭐⭐,5
Trama/Plot ⭐⭐⭐,5
Personaggi/Characters ⭐⭐⭐⭐
Stile/Style ⭐⭐⭐

Un bel libro ambientato nella Firenze del '300, colpita dalla peste e che vede protagonista Ginevra, una “strega delle pietre”, che può utilizzare la magia naturale insita nelle pietre per fare piccoli incantesimi per lo più di guarigione. Ho trovato eccellenti i personaggi, sia i principali, Ginevra e Lucia in primis, ma anche Michele, l'inquisitore, sia in secondari, tutti quei personaggi che incontriamo nelle strade e nelle taverne fiorentine e che danno una chiara idea di quelle che dovevano essere la vita comune, le interazioni sociali tra ricchi e poveri, le credenze e le superstizioni del tempo. L'unico neo, per me, è nello stile, troppo “tell” e poco “show”. 3,5 stelle
***
A beautiful book set in the 14th century's Florence, struck by the plague and featuring Ginevra, a "stones' witch", who can use the natural magic inherent in stones to cast small spells, mostly healing. I found the characters excellent, both the main ones, Ginevra and Lucia first and foremost, but also Michele, the inquisitor, and the secondary ones, all those characters we meet in the streets and taverns of Florence and who give a clear idea of ​​what common life must have been like, the social interactions between rich and poor, the beliefs and superstitions of the time. The only flaw, for me, is in the style, too much "tell" and not enough "show". 3.5 stars

Was this review helpful?

La premessa di La strega delle pietre è parecchio intrigante, ma il fascino del romanzo, per me, si esaurisce qui.
Innanzitutto le pietre menzionate nel titolo ricoprono un ruolo piuttosto marginale e la magia legata ad esse è sì innovativa, ma secondo me non è stata esplorata a dovere.
Avrei anche potuto chiudere un occhio sull’aspetto fantastico così scarno, se solo lo svolgimento dell’indagine fosse stato coinvolgente: essendo il motore della vicenda, mi aspettavo qualcosa di un minimo più intricato, qualcosa per cui dovessi attivare le mie celluline grigie, e invece è di una banalità disarmante e si giunge alla risoluzione del caso non grazie a un ragionamento logico e deduttivo, bensì appoggiandosi a eventi fortuiti fin troppo comodi per il proseguimento della trama.
I personaggi con le loro personalità poco elaborate costituiscono un’altra nota dolente e non sono riuscita ad apprezzarli, anzi, a essere sincera, non mi importava granché di loro. Ginevra, poi, gradevole quanto trovare entrambi i lati del cuscino tiepidi.
Durante la storia vengono sfiorate diverse tematiche importanti, tra cui la condizione e le limitazioni imposte alle donne, le superstizioni, la possibile coesistenza tra paganesimo e cristianesimo, però, anche in questo caso, non ne è stata sfruttata la potenzialità ed è un peccato perché potevano generare spunti e riflessioni interessanti.
Non mi ha convinto neppure lo stile di Rasche, tanto semplice da risultare sterile, e ho trovato poco efficace l’accostamento tra tono serio e scanzonato. Una mia perplessità riguardo la traduzione è l’utilizzo della parola “medica”. Premetto che non sono una di quelle persone contrarie alle declinazioni al femminile di professioni per cui si è sempre usato il maschile, ma qui l’ho trovato fuori luogo, essendo La strega delle pietre ambientato nell’Italia del XIV secolo. Come ho scritto prima, è solo un mio pensiero e ci tengo a specificare che non ha influenzato la mia valutazione finale.
Un aspetto che ho trovato fatto bene è la ricostruzione e la resa dell’atmosfera opprimente che impregnava le città e i dintorni durante la peste. Tuttavia Firenze e in generale l’Italia le ho sentite poco, se non nei nomi.
Dalla trama mi ero immaginata una storia più avvincente e invece è stata una lettura piatta, che manca di cuore e che mi ha annoiata molto.

Ringrazio NetGalley e Ne/oN Libri per avermi concesso l’opportunità di leggere in anteprima l’ARC digitale in cambio di un'opinione onesta.

Was this review helpful?

Ringrazio Ne/oN Libri e NetGalley per avermi fornito l'ARC.
Firenze, estate del 1348. La città é invasa dalla peste, e tra le sue chiese qualcuno si muove furtivo per rubare le reliquie dei santi. Ginevra é stata bandita dalla città dieci anni prima, ma ora viene richiamata per fare luce sul
furto delle sacre reliquie e trovare il ladro.
Sono stata subito attirata dall’ambientazione medievale e dalla presenza della pestilenza, ma purtroppo le mie aspettative sono state disattese. La Firenze di Anna Rasche é ben documentata, peccato però che poi nella descrizione della città non sia particolareggiata, e non bastano i nomi delle chiese e dei reliquiari per caratterizzare la città. Non si riesce a vivere una Firenze medievale in presa alla peste, i personaggi dialogano in modo irrealistico e spesso in modo troppo moderno.
Tutta la narrazione è abbastanza asettica, non ci sono mai momenti di tensione, procede tutto in maniera piatta e senza particolari twist. La componente mistero é legnosa e banale, si intuisce abbastanza presto che cosa succederà.

Was this review helpful?

Ho iniziato questo libro con grandi aspettative e nel complesso mi ha intrattenuta ma devo ammettere a malincuore che ci sono stati alcuni elementi che non ho apprezzato. La copertina è davvero stupenda e la trama richiama l’attenzione del lettore. Si parla della città di Firenze in un periodo buio della storia, gli abitanti sono colpiti dalla peste e il panico è diffuso tra la popolazione. La trama si rivela fin da subito davvero interessante, mescolando elementi storici con elementi fantasy, si parla infatti di magia e streghe nel periodo medievale.

Sulla figura della protagonista aleggia dall’inizio un alone di mistero che la rende molto intrigante e che invoglia il lettore a proseguire con la lettura del libro per scoprire di più sul suo passato e i suoi obiettivi. Ginevra ci viene presentata come una donna ribelle, intelligente e assestata di conoscenza, però allo stesso tempo la sua condizione sociale è precaria, essendo una donna povera e senza la protezione di un marito, ma questo ostacolo non la ferma. Mi sono immedesimata in lei e ho apprezzato molto la sua forza d’animo.

Il problema fondamentale è la narrazione che ho trovato in buona parte del libro piuttosto fredda e impersonale, a tratti noiosa, poiché si dilungava su particolari che non erano necessari per il proseguimento della storia e la rendevano anzi poco scorrevole. Ho avuto inoltre l’impressione che lo stile dell’autrice fosse un po’ acerbo.

Nel complesso non è stata una brutta lettura ma nemmeno una troppo entusiasmante. Sarei comunque curiosa di leggere altri lavori dell’autrice.

Voto: 3,5 ⭐️

Was this review helpful?

The Stone Witch of Florence è il romanzo d’esordio di Anna Rasche.
Siamo nel 1300 e Ginevra è una donna un po’ ribelle ma anche ingenua, che non esita ad aiutare gli altri senza pensare troppo a fondo ai pericoli del suo essere una donna non sposata, povera e istruita. Ha il dono di guarire i malati soprattutto attraverso i poteri nascosti nelle pietre preziose grazie all'apprendistato fatto da Monna Vermilia.
“Sappiamo che i poteri delle pietre sono vari e meravigliosi quando invocati da chi è legato ai fili dorati invisibili.”
Questa sua capacità però è vista dagli uomini bigotti dell’epoca come una maledizione e viene condannata come strega, mutilata e cacciata da Firenze. La sua colpa? Aver guarito molte persone. Il suo esilio dura quasi 10 anni, quando viene richiamata dai suoi precedenti aguzzini in una città completamente devastata e consumata dalla peste nera così come lo è quasi tutta l’Italia. È un pedina che può essere sacrificata.
Ginevra accetta, convinta che finalmente la sua arte curativa verrà riconosciuta come tale, ma non è l’epidemia che deve debellare: deve cercare di risolvere un mistero. Con l'aiuto della sua collezione di pietre, dovrà rintracciare il ladro che sta saccheggiando le chiese di Firenze, privandole delle reliquie dei santi dal valore inestimabile che proteggono i fedeli dal castigo divino per non essere stati dei devoti cittadini. Tra religione e superstizione, se riuscirà a portare a termine la missione verrà riconosciuta come medico e non più come strega come le promette l’Inquisitore Michele, un uomo all’apparenza ingenuo.
Ginevra è una donna che lotterà e sarà in grado di farsi valere in un mondo dominato dagli uomini che temono il suo potere e preferiscono zittire persone come lei relegandole nell'ombra.
“Lui rise ancora e poi cominciò a piangere e così fece Ginevra e si abbracciarono e piansero insieme per tutte le disgrazie che avevano superato nel tempo e per il peso di averle sopportate e per non essersi semplicemente arresi alla morte. Ma quando si separarono per dormire un casto sonno nell’erba profumata, riposarono sereni, come riposa chi sa di aver trasformato un nemico in amico.”
L'autrice è una gemmologa e storica del gioiello e questa sua passione traspare nell’intero libro nella cura che ha messo nella descrizione delle pietre e delle loro proprietà. Così come nel lavoro di ricerca fatto per ricostruire i luoghi e le chiese di Firenze del XV secolo.
Ho trovato questo fantasy storico strano ma anche divertente, aiutato dal tono leggero e scanzonato che richiama le novelle di Boccaccio (di cui sono presenti persino alcuni protagonisti). L'indagine di Ginevra e dei suoi improbabili aiutanti, personaggi secondari ben delineati che a volte le rubano la scena, è stata coinvolgente anche se bizzarra e dovuta soprattutto al caso. Belle le illustrazioni che hanno aiutato a capire meglio.
Non è stato tutto rose e fiori. Il continuo andare avanti e indietro nel tempo con i flashback per farci sapere che cosa è successo alla protagonista è un po’ fastidioso. Il ritmo della lettura a volte è lento, spezzato da lunghi spiegoni ricchi di dettagli che distraggono dal mistero da scoprire. Il finale è stato troppo veloce rispetto a tutto il resto.
Lo consiglio a chi piace il fascino macabro di prendere con ironia e leggerezza le difficoltà che la vita ci pone davanti.

Was this review helpful?

3.5/5

La narrazione è sicuramente scorrevole e invoglia alla lettura, purtroppo però l'ho trovata un po' distaccata e questo mi ha un po' rovinato l'esperienza di lettura.
La trama è originale e molto affascinante, consiglio sicuramente questo libro agli amanti di letteratura storica con quel tocco fantasy dove la magia è verosimile e interessante.

Ringrazio Ne/on e netgalley per la possibilità di avere l'arc digitale!

Was this review helpful?

✎ (𝐟𝐢𝐧𝐨𝐫𝐚) 𝐢𝐥 𝐩𝐢ú 𝐛𝐞𝐥 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐍𝐞/𝐨𝐍 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨! 𝐅𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨!

Anche questo romanzo è una super anteprima che @neonlibri e @netgalley ci hanno messo a disposizione, quindi, come sempre, sono doverosi i ringraziamenti per avermi donato questa possibilità.

Questo è il tipico libro che riuscirà a farvi perdere nei vicoli di una Firenze medievale colpita dalla peste, dove la magia si intreccia perfettamente con la storia. Anna Rasche è riuscita a creare un romanzo che è tanto una celebrazione della storia quanto della fantasia, mescolando sapientemente il rigore storico con il fascino del soprannaturale. Meraviglia, no?

Immaginate di camminare per le strade di Firenze, tra il caos della peste nera, seguendo le vicende di Ginevra, una guaritrice dotata di un potere straordinario legato alle gemme. Non è solo una storia di magia, ma anche di lotta e riscatto, di una donna esiliata perché considerata una strega, che deve combattere per dimostrare il valore del suo dono in una società patriarcale e profondamente segnata dalla religione.

Quello che rende questo libro davvero speciale è proprio l’equilibrio perfetto tra la storia e il fantasy. L'autrice non si limita a trasportare in un’epoca lontana, ma rende vivida ogni scena con dettagli storici autentici: le credenze, le gerarchie sociali, la devastazione della peste, tutto è scritto in modo accurato e reale. E poi, la magia delle pietre preziose non è solo un tocco fantastico, ma qualcosa che si integra naturalmente nel contesto, come se fosse stato sempre lì, nascosto tra i segreti della Firenze medievale.

Il ritmo del romanzo è avvincente, con momenti di tensione che vi terranno incollati alle sue pagine fino alla fine. L'investigazione di Ginevra, incaricata di scoprire un misterioso ladro di reliquie, aggiunge quel tanto di thriller alla trama che si evolve in una rete di intrighi e cospirazioni, in cui niente è come sembra.

𝐂𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢
Questa è una lettura che posso definire magica, letteralmente e figurativamente. Se amate i romanzi storici e il fantasy, qui troverete un mix perfetto, in grado di catturare la vostra immaginazione. Consigliato!

Was this review helpful?

Una lettura molto scorrevole che mi ha trascinata nella vicenda di Ginevra di Genova e del ladro di reliquie.
Il grande impegno nel ricostruire l'atmosfera storica e religiosa e l'arte curativa delle pietre non rende la lettura pesante, anzi diventa un modo per renderla ancora più piacevole. Specie se si riconoscono alcune chicche o altri riferimenti, come quello (in realtà abbastanza palese ma non per questo meno gradevole) al Decameron di Boccaccio. Un romanzo che immaginavo molto più complesso e contorto, si è invece rivelato davvero gradevole nonostante alcuni temi e alcune scene possano essere toste.
L'elemento fantastico si fonde perfettamente con lo sfondo di Firenze nel 1348, dove scienza, religione e magia non erano poi così distanti tra di loro. Non sembra mai esserci un effettivo elemento fuori posto, in una convivenza di elementi molto piacevole per chi legge, e che spinge a riflettere anche sulla nostra società. Cosa riteniamo scienza, e perché? Ciò che conosciamo è sapienza neutra oppure ci sono dietro manipolazioni dovute, tra gli altri fattori, alla nostra visione umana del mondo? La società che abbiamo costruito attraverso quelle conoscenze, come le riflette? Come la possiamo cambiare o come, nel peggiore dei casi, possiamo conviverci?
I personaggi secondari come Piero e Taddea non sono esplorati troppo (nonostante non siano affatto bidimensionali), per lasciare molto spazio a Ginevra, Lucia e Michele, che cambiano non poco nel corso della storia. In alcuni punti sono arrivata a commuovermi, specie in una scena verso il finale, che mi ha colpita perché non me la aspettavo, ed è stata molto tenera anche se semplice in apparenza.
I capitoli per lo più brevi spingono a continuare la lettura, così come il desiderio di scoprire l'identità e gli scopi del ladro e vedere il destino di Ginevra.

Was this review helpful?

Purtroppo devo ammettere che è un libro che non mi ha lasciato nulla.
Nessuna emozione, nessun batticuore, un romanzo totalmente asettico.

L’idea è molto originale e mi aveva incuriosito questo mix di magia e religione.
Il sacro ed il profano che si mescolano e in un qualche modo convivono. Peccato che di profano non vi sia praticamente nulla.
La magia, il potere delle pietre di cui il titolo fa richiamo, è uno specchietto per le allodole.
Di questa magia se ne parla poco, i loro poteri sono quasi effimeri.. Ginevra se ne serve veramente poco, non viene spiegato bene come funziona il suo potere, tutto è estremamente lasciato al caso, dando come risultato una scarsa caratterizzazione dell’elemento fantasy.

La narrazione è estremamente fredda e distaccata, non ci coinvolge nella lettura i momenti drammatici sono piatti come quelli che dovrebbero essere comici e sdrammatizzare la storia.
Le descrizioni dei luoghi o dei personaggi non sono particolarizzati, è un peccato perché si capisce che l’autrice ha speso molto in ricerca, nonostante questa minuziosità di dettagli non è riuscita a rendere le descrizioni evocative.

Anche il linguaggio usato dai personaggi… vorrebbe richiamare i costumi dell’epoca, peccato che non basti usare i termini “Messere” “Donna” o “Monna” per farci vivere la storia dell’epoca.
I personaggi non hanno brillato di personalità, da Ginevra, Lucia al Becchino nessuno è riuscito ad emergere, sono rilegati tutti sullo stesso piano, ognuno di loro avrebbe potuto essere tranquillamente il protagonista della storia.

Sto cercando veramente di trovare qualcosa di positivo sicuramente ho letto libri peggiori, però questo veramente non mi ha lasciato nulla.
Mentre lo leggevo non vedevo l’ora di concluderlo, e nonostante siano passate poche ore, già il suo ricordo si sta affievolendo nella mia mente.

Ripeto me ne dispiaccio perché la storia aveva tutte le basi per essere interessante e coinvolgente.
Ringrazio ancora la casa editrice per avermi dato l’opportunità di leggere in anteprima questo romanzo.

Was this review helpful?

3.5 stelle

Amo i romanzi storici, se poi parlano di donne, forza femminile e streghe ancora meglio.
Mi è piaciuta la scrittura dell'autrice, molto reale e adeguata all'epoca che racconta senza mezzi termini.
Unica nota che non mi aspettavo sono state le imprecazioni, che in un libro scritto in inglese posso comprendere abbiano un tono diverso dal leggerle in italiano (per quanto l'inserimento nel testo sia letterale e solamente riportato).

L'ho trovato un libro molto scorrevole e ho apprezzato anche le illustrazioni all'interno.
In molti punti certe scene e certi colloqui tendono al comico e mi hanno fatto sorridere caratterizzando maggiormente i personaggi coinvolti.
Non è un testo che si dilunga e ho apprezzato anche la trama relativa al mistero da svelare con annesso epilogo.

Un libro che sicuramente consiglierei per gli amanti della narrativa storica e per piacevole intrattenimento.

Was this review helpful?

A questo libro non ho saputo resistere.
Genere? Il mio preferito: il fantasy.
Protagonista: strega, forte con un nome che amo follemente (al punto da darlo alla mia bimba)
Elementi? Le gemme. Me ne sono occupata in passato quindi le conosce e le amo.
Luogo? Firenze. La mia amata città di adozione.
Potevo non leggerlo? Ringrazio neonlibri e netgalley per la copia e-ARC.

🌻📚🌻

🌻Libro di esordio di un'autrice che è anche gemmologa e storica del gioiello. Il suo retaggio permea tutto il libro e si percepisce la passione e l'emozione che l'hanno portata alla costruzione di un'ambientazione e di un world Building che funziona. Aggiungete un mistero che lascia incollati e una protagonista apprezzabilissima e le premesse non possono che essere ottime.

🌻Sentite nell'aria un MA? Si, purtroppo c'è. Il ritmo di lettura, a volte, mi è parso decisamente troppo lento. Nonostante i capitoli siano brevi, a tratti li ho percepiti davvero lunghi. Gli "spiegoni" spezzano un po' troppo la narrazione e distolgono dal focus. Il finale vola ma è decisamente troppo affrettato.
Ovviamente si tratta della mia personalissima opinione soggettiva.
Se da un lato il curriculum dell'autrice mostra attenzione e cura (anche nel linguaggio), dall'altro appare decisamente troppo prolisso e accademico.

🌻 Sicuramente vorrò leggere altro in futuro dell'autrice confidando in una sua maturazione di scrittura a livello globale.

Per questo volume un bel 4-⭐di incoraggiamento

Was this review helpful?

Sono grata a NetGalley e alla casa editrice Ne/oN per questo ARC ricevuto in anteprima in cambio di un’onesta recensione.
Purtroppo, si è rivelata una lettura non proprio trascinante, benché presentasse più di un motivo per piacermi molto: ambientazione storica, una Firenze medievale abbruttita e consumata dalla peste nera, una giovane donna che persegue comunque lo studio della medicina, soprattutto quella legata ai poteri delle pietre. Io stessa amo le pietre dure e i cristalli, e sono sempre stata affascinata dai benefici e dall’influenza che esercitano in base a tradizioni antichissime, sia in occidente che in oriente.

Pur avendo a disposizione un substrato così ricco e affascinante, supportato anche da un’evidente conoscenza personale, questo romanzo assomiglia a un dolce preparato con ingredienti di qualità che non è riuscito a lievitare bene. Una storia afflosciata è la prima metafora che mi viene in mente, perché la narrazione parte piatta e così resta, a tratti confusa, a tratti lentissima, quasi sempre priva di quel ritmo e di quel guizzo che incuriosiscono e che spingono il dito a girare la pagina per sapere cosa succederà dopo.

Ginevra è ribelle, spregiudicata ma anche ingenua, inconsapevole dei pericoli a cui la espongono il suo essere donna e non maritata, povera, ma anche istruita, generosa ed emarginata.
La Firenze del 1348 non è un luogo per donne, la paura del maligno e delle streghe è dietro l’angolo, la stessa peste è penetrata nelle mura e ha reso deserte piazze e chiese. Basta poco per incorrere nella dannazione eterna e nella collera di preti e maschi, specie investigando tra miracoli e reliquie.

Nel complesso, è un fantasy storico con buoni spunti, un po’ pretenzioso. Forse le bestemmie in italiano che s'incrociano all'improvviso nel testo aggiungeranno sapore per i lettori stranieri: io ne avrei fatto volentieri a meno.

Was this review helpful?

Probabilmente non sono la persona giusta per questo libro, che mi è parso davvero insipido e piatto sin dalle sue prime battute iniziali, passando dallo svolgimento abbastanza monotono e inconcludente a una conclusione anti climatica e poco soddisfacente: mi aspettavo, come dice il titolo, una strega che utilizza le pietre e le gemmologia come pilastro della sua magia, ma il realtà l'aspetto fantastico di questa storia (comunque ispirato a un manoscritto di reale esistenza) viene rilegato a Ginevra, la protagonista, che usa le sue pietre come se fosse in un laboratorio, e queste semplicemente "funzionano" - e pure a tempo record direi - per far nascere bambini e guarire persone dalla peste nera. Il libro poteva essere salvato dalla componente mistery - Ginevra infatti viene richiamata a Firenze per indagare su delle reliquie sante scomparse - e dove le motivazioni le ho apprezzate (così come le splendide illustrazioni all'interno) ho trovato in generale lo svolgimento dell'indagine totalmente casuale ("è del mestiere, questa?") e il finale fortemente anticlimatico. Non credevo di essere già arrivata alla risoluzione, letteralmente pochi capitoli dopo che viene chiarito il modus operandi del ladro. Anna Rasche nella vita valuta gioielli antichi per musei, e la sua competenza e amore per le pietre traspare sicuramente da questo libro, ma ciò non basta per creare un buon romanzo.

Non sono particolarmente credente, ma credo che le bestemmie utilizzate circa 6 volte nel libro e scritto in italiano anche nel manoscritto inglese potessero essere riportate in un altro modo in italiano: chiaramente l'americanissimo "goddamn" non è proprio uguale alla bestemmia nostrana. A me hanno personalmente dato fastidio, consiglio di aggiungerlo nelle note.

Was this review helpful?