Member Reviews
DNF 45%
Una lettura che non mi coinvolge.
Ho capito chi era il cattivo della storia a pagina 80 di 365 e ovviamente questo è un problema.
Può capitare, soprattutto quando si legge molto un genere, di riuscire a capire dove va la trama, ma è più una sensazione oppure accade verso fine libro, invece qui ho capito immediatamente chi fosse il cattivo e ho immaginato anche quale fosse il "compito" della mappa, entrambe le mie congetture sono state confermate da una ragazza che ha letto tutto il libro.
I personaggi sono piatti, noiosi e tendono a sopravalutarsi.
C'è il trope second chance, ma il motivo originario per cui si sono lasciati è stupido, ma se proprio devo essere sincera trovo sciocco ed esagerato l'intero motivo per cui la protagonista viene allontanata dal suo lavoro.
❗ Ringrazio @neonlibri e @netgalley per avermi dato la possibilità di leggere il libro in anteprima.
«Le mappe erano lettere d’amore scritte a luoghi e tempi da chi li aveva esplorati. Non controllavano un territorio: ne raccontavano le storie.»
"I Cartografi" di Peng Shepherd, tradotto da Sara Marzullo e uscito in libreria per Ne/oN mercoledì scorso, 13 novembre, è una storia che mi ha sorpreso, ricca di colpi di scena e azione. La trama mi aveva incuriosita fin da subito, perché il mondo della cartografia mi aveva sempre affascinato, e anche perché è un argomento che raramente entra nei libri.
La storia si svolge ai giorni nostri, anche se ci sono vari flashback che raccontano dei genitori di Nell, la protagonista, e del loro gruppo di amici, che sono inconsapevolmente il motore che dà il via a tutti gli eventi raccontati nel libro.
L'azione prende il via da New York, dalla Public Library per essere precisi, dove viene ritrovato senza vita - forse assassinato? - il dottor David Young, capo della Sezione riservata alla Cartografia della biblioteca., padre di Nell, anche lei cartografa. I due non si vedevano né si parlavano da anni, dopo che l'uomo l'aveva licenziata a seguito di un violento litigio causato da una mappa all'apparenza senza valore scovata da Nell. Mappa che la donna ritrova nascosta nel cassetto della scrivania del padre, dove lui teneva solo documenti preziosi, e che sembra essere legata in qualche modo alla sua famiglia e l'obiettivo di un misterioso gruppo che si fa chiamare i Cartografi.
Avuto conferma che quello del padre è stato un omicidio, Nell inizia a indagare, spinta anche dal suo amore per le mappe, che ha segnato tutta la sua vita, e dalla sensazione che questo mistero sia legato in qualche modo alla sua famiglia e alla morte di sua madre, quando lei era ancora una bambina.
Una delle cose che mi ha maggiormente sorpresa in questo libro è stato il modo in cui l'autrice ha introdotto il tema della magia in un mondo che all'apparenza sembra dominato dal rigore più assoluto e da una precisione certosina nello studiare tutti i particolari prima della creazione di una mappa. L'elemento fantasy entra nella storia in modo davvero naturale, e ti fa venire voglia di andare a prendere tutte le mappe che hai e controllare se non sia vero sul serio, anche perché l'autrice prende le mosse da un fatto "storico" per poi spiegarlo in modo magico, quindi perché no?
Senza dubbio la prima parte del libro è molto più avvincente, assieme agli ultimi due capitoli, mentre l'azione tende un po' ad allentarsi nel mezzo, complici anche i numerosi flashback. Devo dire che certe cose e rivelazioni mi sono sembrati un po' "telefonati" e le scelte di alcuni personaggi le ho trovate illogiche, però la storia resta comunque godibile e lo stile dell'autrice - reso molto bene dalla traduzione - resta coinvolgente e ti fa restare incollata alle pagine.
Ringrazio la Ne/On per avermi concesso una copia digitale ARC da NetGalley.
3.75
Allora mia cara Shepherd adesso dobbiamo fare una cosa: io vengo a casa tua, ti dò un bacino perché hai scritto una storia relativamente fighissima con un concept legato a qualcosa di realmente accaduto (del quale ignoravo l'esistenza) al quale hai aggiunto un contesto intrigante e trope che io adoro, e poi però ti dò anche una sberla perché l'esecuzione me la potevi fare oggettivamente meglio.
E poi ti dò un altro bacino perché comunque era bello
No davvero, questo libro mi è piaciuto un sacco, aveva davvero tutte le carte in regola per essere qualcosa di fenomenale perché aveva un potenziale incredibile e degli incastri tra passato e presente ben posizionati. A lungo andare alcune rivelazioni sono risultate forse un po' cliché, abbastanza simili tra di loro, ma allo stesso tempo era anche abbastanza sensato dato che il filo conduttore tra la protagonista e i vari personaggi era molto evidente
A causa di questa narrazione ad incastri mi è un po' difficile parlare e spiegare questo libro: la trama generale di Nell che cerca di capire come è morto suo padre è passata facilmente in secondo piano sin dopo il primo approccio alla "vera" storia alla quale il mistero faceva da cornice - ovvero le vicende dei Cartografi (che tra l'altro, se vi piacciono i Malandrini/All the young dudes, etc. potrebbero finire per catturare molto anche voi. Non ne è una copia paro paro, ovviamente, ma le vibes sono on top)
C'è da dire che io sono una grandissima amante delle storie che non solo presentano salti temporali, ma che, soprattutto, narrano le vicende di una prima generazione di personaggi (in questo caso addirittura una found family) che per un motivo o per un altro, generalmente una disgrazia, si perdono di vista, per poi ritrovarsi anni dopo perché la nuova generazione riapre una questione lasciata dai "vecchi" in sospeso, cercando di portarla a termine. Questo libro mi ha dato tutto quello che potessi desiderare e che io neanche sapevo di volere: flashback, emozioni, parallels, segreti di famiglia, tradimenti, rivelazioni bellissime e altre dolorose. La parte centrale del libro era un'apoteosi - non riuscivo a staccarmi dalle pagine, era davvero bello.
Così bello che poi il finale non mi ha soddisfatta.
Per carità, era abbastanza in linea con il resto della storia (anche se un po' dispersivo) e metà delle cose che stavano per accadere erano facilmente intuibili (di solito sono una schiappa ad indovinare i risvolti della storia, qui invece li ho indovinati con capitoli di anticipo. Ne vado molto fiera). Mi è sembrato che l'autrice avesse ben chiaro il fulcro della storia, quello che voleva creare come trama, come mistero, come incastro di vicende vecchie e nuove, e si è focalizzata così tanto su questo focus centrale (che per carità, ripeto, era bellissimo), che non aveva poi idea di come dargli una testa e una coda altrettanto ben articolare e studiate.
L'inizio della storia, che comunque ti catturava, poteva effettivamente rimarcare ancora di più il rapporto tra Nell e suo padre, magari sommergerla di ricordi di quanto lui effettivamente l'amasse e quanto lei effettivamente amasse (ancora) lui; far sentire questa emozione con più insistenza molto più spesso di quanto non sia stato fatto. Il risentimento di Nell era assolutamente legittimo e sensato, e ci stava che nelle primissime pagine lei fosse ancora distaccata, ma penso che farle ricordare "prima" della forza del loro rapporto avrebbe reso, forse paradossalmente, ancora di più e più sensata la "rivelazione" finale. (MINI SPOILER (??): Io sono sempre pro al sacrificio silenzioso, al nascondere la verità ad una persona che ami, soprattutto se è tuo figlio, per permettergli di avere una vita migliore. Però dopo la rivelazione serviva una presa di coscienza più forte da parte di Nell, a mio avviso).
Il finale, come ho detto, era abbastanza in linea con il resto della storia, ma comunque un po' sottotono, non mi ha emozionata e stravolta come il resto del libro. Il finale simil-aperto ha riacceso il mio interesse e la mia fantasia, ma allo stesso tempo mi sarebbe piaciuto sapere di più su quello che poi è successo dopo, anche perché forse è proprio per colpa di questo finale aperto che non mi trovo completamente d'accordo con la scelta di Nell. Non so, forse vedere il risvolto finale "canonico" mi avrebbe convinta di più (oppure ancora di meno)
Poi vabbè in realtà c'è da dire che in generale ho un'avversione per il finale di questo libro perché *ha fatto* finire il libro. Lo so che sono ripetitiva, ma la parte centrale di questa storia era meravigliosa, avrei voluto non finisse mai - era veramente la cosa scritta meglio di tutto il libro e anche meglio sviluppata, anche se anche la storyline dei Cartografi, come quella di Nell, a volte non andava troppo a fondo per determinati aspetti
Diciamo che leggendo la nota dell'autrice e poi la parte finale dei ringraziamenti si capisce perché questo libro quasi dà più l'idea di un concept sviluppato ma non davvero approfondito (un po' come la questione generale di Agloe - da dove arriva questa magia?), ma anche se lo capisco non posso chiudere un occhio al riguardo perché DAVVERO PENG, AVEVI UN POTENZIALE INCREDIBILE TRA LE MANI
Mi sento di consigliare la lettura, se lo merita, però siate consapevoli che poteva oggettivamente andare meglio
Non avrei mai pensato di entusiasmarmi per la storia di alcuni cartografi che trovano una mappa misteriosa, eppure è successo.
Soprattutto la prima parte della storia mi ha rapita, merito sì della trama, ma soprattutto per la fluidità del testo. È impossibile interrompere la lettura.
Una volta concluso il libro però qualche nodo viene al pettine. La caratterizzazione dei personaggi non è delle migliori, sembrano un po' piatti, demotivati, con emozioni un po' illogiche. Anche lo svolgimento della trama in sè presenta qualche buco che alla fine della storia ti fa chiedere "Ma allora perché è stato fatto questo?" oppure "Cosa voleva dire quella cosa lì?".
L'edizione italiana è ben fatta, la traduzione appare affidabile e non ho trovato refusi, nonostante io abbia letto la bozza e non la versione definitiva. Credo che il problema di questo libro sia simile a quello che ho riscontrato nei libri di Jennifer L. Armentrout, una mancanza di editing della versione originale che poi purtroppo va trascritta e tradotta così com'è.
Un lavoro di editing narrativo-strutturale fatto meglio nell'edizione originale, avrebbe reso questa lettura una vera meraviglia dell'avventura, del mystery e dell'academic drama.
Nonostante ciò credo sia una lettura piacevole, ma soprattutto intrigante per chi come me apprezza i mystery accademici.
🏛Se lavorate in una biblioteca e precisamente nel reparto cartografia io non devo dirvi niente se non andate a comprare questo libro.
🗺Per gli altri:
Io ho trovato esilarante stare con Nell proprio come se fosse quell'amica che proprio non ce la fa a non cacciarsi nei guai!
La storia è un minimo complessa e ci vuole un po perché i pezzi inizino a incastrarsi, ma quando avviene, il libro diventa davvero avvincente in un crescendo di tensione. Ho amato i capitoli raccontati dai vari personaggi passando da un punto di vista all'altro che danno modo al lettore di avere un punto di vista a 360° delle emozioni di ognuno che piano piano si incastrano l'uno con l'altro, tra passato e presente.
La cosa che più ho amato è sapere che la vicenda di fondo di questo libro è tratta da una storia vera che l'autrice racconta nei suoi ringraziamenti, ci ricorda come la magia sta tutta intorno a noi, basta solo riuscire a vederla.
Non mi aspettavo questo finale e speravo in un felici e contenti ma questo non fa che confermare che la realtà è bella anche a modo suo, anche se il finale è diverso dal modo in cui ce lo eravamo immaginato.
Voto: 4,3/5✨️
4,5 - Questo romanzo mi ha conquistata già alla prima pagina, citando la Mappa Mundi di Fra Mauro del 1450 (che è una chicca misteriosa per chi ama le mappe antiche, con una vista rovesciata da sud a nord, con la rappresentazione dell'Africa circumnavigata, trent'anni prima che i Portoghesi doppiassero il Capo di Buona Speranza, e con riportati persino il Giappone e l'Isola di Giava).
Poi è un crescendo di intrighi, con mondo elitario di studiosi rivali, enormi biblioteche, morti e segreti, servito con abbondanza di citazioni storiche e reperti cartografici.
Non so se possa collocarsi tra i dark-academia, però a mio avviso ne ha molte caratteristiche.
Nell è una disegnatrice di carte geografiche in stile vintage (diciamo così), ma è anche figlia di un insigne studioso nel medesimo settore e lei stessa è stata una promettente ricercatrice alla New York Public Library, prima di venire licenziata e allontanata per sempre (proprio dal padre).
Quando lui viene ritrovato morto, è come se si riaprisse una ferita mai rimarginata.
Nell si ritrova ad affrontare una figura paterna mai davvero conosciuta, a partire dal passato. C'era un gruppo di universitari brillanti e dediti a un progetto ambizioso, e i suoi genitori ne erano i trascinatori. Che cosa è accaduto perché tutti abbiano poi cercato di dimenticare?
Tra ricordi e scoperte, ho amato questa storia strana e avventurosa, che insegna come l'amicizia possa essere un sentimento e un cemento potente, ma anche una distruttiva delusione.
Mi è decisamente piaciuto tutto.
Devo essere sincera: è probabile che, se avessi visto questo libro sullo scaffale di qualche libreria, forse non mi sarei soffermata più di tanto ad esaminarlo. Sia la copertina che il titolo, per quanto siano in realtà accurati e attinenti, non avrebbero potuto farmi immaginare d'impatto la magia e la genialità che c'è dentro questa storia.
Naturalmente, si parla di mappe, in senso materiale ma anche filosofico. Cosa sono le mappe? A cosa servono? Cosa si guarda quando le si studia? Cosa le rende affascinanti? Quale è il loro valore più profondo?
La trama è all'apparenza semplice: Nell, la protagonista, viene a sapere che suo padre è morto. Un padre con il quale non parlava da anni, dopo un forte litigio dovuto al loro lavoro da esperti di cartografia in una libreria prestigiosa. Dopo la morte del padre, accadono strane cose una dopo l'altra: ritrovamenti, rapine, uccisioni, una serie di coincidenza sospette... E Nell comincia ad indagare.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e distinti, al punto che pur essendo numerosi, il lettore riesce subito a focalizzarli e distinguerli l'uno dall'altro senza confonderli. I colpi di scena, devo ammettere, sono buoni ma non così tanto sorprendenti: quel che intendo è che, almeno io, avevo intuito molte delle rivelazioni prima che venissero effettivamente esplicitate nel testo (però devo dire che c'è stata una cosa che non avevo previsto e che mi ha colpita dritta al cuore).
Belli i capitoli flashback e arguto il modo in cui sono stati inseriti nel testo, mantenendo coerente e fluida la narrazione. Molto bello anche il finale, non del tutto aperto ma nemmeno del tutto definito in realtà.
Il fattore fantasy si intreccia straordinariamente con il setting realistico e con il filone investigativo portato avanti fino alla fine. L'immaginazione viene stimolata e c'è anche il divertimento del provare a scovare le verità dietro i misteri.
Ringrazio moltissimo Netgalley e Ne/oN per l'opportunità di leggere questo titolo in anteprima.
Questo libro mi è stato consigliato da una collega, rimasta colpita e incuriosita già dalla sinossi, così mi sono fidata e ho richiesto l'Arc. Posso dire di non esserne rimasta affatto delusa, anzi!
"I Cartografi" è un romanzo molto intrigante, ben scritto e coinvolgente. La storia inizia con Nell, un'ex tirocinante della NYPL che è stata cacciata dal mondo accademico dal padre, il dottor Young, che per questo non vede da 7 anni. Nell viene richiamata alla NYPL per la morte del padre e scopre che questi aveva conservato (e nascosto), per tutti quegli anni, la mappa che le aveva rovinato la vita, spingendola così a indagare per capirne l'importanza. Questa ricerca porterà Nell a scoprire la storia della sua famiglia e un segreto sconvolgente.
La trama è ben pensata, un'insieme di fantasy, mistery, avventura e mondo accademico. Non so quanto l'autrice sia appassionata di mappe e cartografia, ma il romanzo trasmette tutta la passione di Nell e del gruppo dei Cartografi come solo qualcuno innamorato della materia può fare. Credo sia proprio questa passione che traspare da ogni pagina a regalare un'aura magica e coinvolgente alla storia, invogliando il lettore a conoscere di più un settore spesso trascurato.
La narrazione prosegue seguendo il presente di Nell e i flashback che raccontano il passato dei suoi genitori, con un buon ritmo tra suspense, rivelazioni e suggerimenti.
L'elemento fantasy si inserisce molto bene nel contesto realistico di fondo, creando una realtà parallela in cui alle mappe è attribuito un potere "quasi magico".
I personaggi sono ben costruiti, alcuni forse un po' scontati, ma nel complesso le figure chiave sono ben caratterizzate.
L'unica pecca è che non c'è stato un effetto sorpresa finale, il racconto è proseguito e approdato placidamente alla conclusione che avevo immaginato. Non ritengo però che questo sia un grande difetto, il romanzo resta comunque una lettura piacevole e coinvolgente, che trasporta il lettore in una realtà parallela e in un viaggio emozionante (soprattutto nella parte sui Cartografi). Mi ha ricordato un po' certi film di avventura per ragazzi dei primi anni 2000, prevedibili certo ma che intrattengono e alla fine strappano la lacrimuccia a tutti.
In conclusione, un bel romanzo che mi lascia la voglia di scoprire di più l'autrice, di ripescare gli atlanti geografici delle medie e che di sicuro consiglierò a chi ha voglia di un po' di avventura.
"I Cartografi" è un viaggio avvincente attraverso ciò che è reale e ciò che non lo è. Trasporta i lettori in un mondo dove le mappe sono la chiave di un potere straordinario... se uno sa dove guardare.
Non avevo grandi aspettative per questo libro. Avevo letto l'anteprima ma non mi aveva convinto tantissimo. Nonostante le mie iniziali perplessità, ho deciso di dargli una chance e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. È stato come scoprire un tesoro nascosto. Mi è piaciuto un sacco.
Nell Young è una giovane cartografa che segue le orme di suo padre, il famoso Dr. Daniel Young, una leggenda nel campo. Lei e suo padre non si parlano più da anni però, da quando lui l'ha licenziata e ha distrutto la sua reputazione dopo una discussione su una vecchia ed economica mappa delle stazioni di servizio. Ma quando il Dr. Young viene trovato morto con questa mappa nascosta in un cassetto, Nell incomincia ad investigare e scopre un segreto sconvolgente che riguarda la sua famiglia e il vero potere delle mappe.
La trama è accattivante e piena di colpi di scena. Facevo fatica a mettere giù il libro da quanto mi aveva presa, volendo sempre sapere cosa sarebbe successo dopo.
I personaggi sono unici e complessi, ognuno con i propri punti di forza e debolezze. Nell, in particolare, è una donna forte e determinata, pronta a tutto per scoprire la verità.
Siete pronti a intraprendere un viaggio straordinario? "I Cartografi" vi aspetta. Preparatevi a scoprire i segreti delle mappe e a lasciarvi incantare da un mondo dove la realtà e la fantasia si intrecciano.
La trama di questo libro, ispirata a un fatto realmente accaduto, mi ha rapita fin dall'anteprima. Quel pizzico di mistero attorno alle figure dei Cartografi poi ha aggiunto un tocco in più. Sono rimasta un po' perplessa da come l'elemento fantasy è stato inserito all'interno appunto di un contesto realistico, tuttavia credo sia stata una mia percezione e vorrei rileggerlo sapendo di questo plot twist per farmene un'idea più precisa. In effetti mi sono sentita come Nell, la protagonista, che davvero non poteva credere a ciò che ha scoperto, finché non l'ha visto con i suoi occhi. Vorrei recuperare anche gli altri libri dell'autrice per esplorare meglio la sua scrittura.
Continuiamo la collaborazione con la Ne/oN. Avevo letto la trama di questo fantasy un po’ particolare e mi intrigava, sono molto felice di averlo letto.
Nell è una ragazza che non vede il padre, notissimo cartografo che lavora nella libreria pubblica di New York, da oramai sette anni. I due hanno interrotto i rapporti da quando la ragazza, ai tempi giovane apprendista, ha commesso un errore clamoroso che è costato il licenziamento a lei e anche al suo fidanzato dell’epoca, Felix.
Quando viene chiamata d’urgenza dalla libreria, non può davvero pensare che il padre è morto, trovato senza vita alla sua scrivania mentre come sempre lavorava.
L’amico Swann è un uomo quasi dell’età del padre, l’ha sempre aiutata e difesa, non ha potuto impedire la frattura tra padre e figlia ma è sempre rimasto al suo posto e conosce cose del Professore che nessuno sa.
Quando Nell trova nello scomparto segreto della scrivania, quella mappa che sette anni prima le è costata il lavoro dei suoi sogni, non riesce a spiegarsi perché quell’insignificante pezzo di carta fosse custodito gelosamente nella cartellina di pelle del padre, quella preziosa che conteneva solo cose importanti.
Forse il padre non è morto d’infarto, forse qualcuno l’ha ucciso ma chi e perché? Nell è disperata e chiede aiuto a Felix che per lei è sempre stato importante e, insieme a Swann, decide di indagare a fondo sulla questione. Non può immaginare che viaggio l’aspetta…
cit. Nell stava preparando la sua difesa: se avesse vinto quella discussione, gli avrebbe fatto vedere cosa intendeva. Tuttavia, Felix non aveva più voglia di proseguire. «Forse ho sbagliato io a credere che le cose stavolta sarebbero state diverse» sospirò. «Sono stufo di parlare del passato. E del presente.» Nell si sentì male. «Cosa vuol dire?» fine cit.
Una storia davvero sorprendente, che è un fantasy perché l’elemento principale, che muove tutta la storia, può essere spiegato solo con la magia. Una storia intrigante ricca di colpi di scena, con tanti personaggi che partecipano attivamente alla trama.
Nonostante Nell sia la protagonista principale, ci sono molti altri soggetti che a turno raccontano episodi del passato e si incastrano nel presente.
Senza dare anticipazioni a chi sceglierà di leggerlo, vi do un accenno a quello che potreste trovare, sia come trama che come personaggi.
Nell è la figlia del Professor Young, degna erede testarda e anche avventata. Il suo sogno è sempre stato quello di essere una cartografa, ma il lavoro che ha trovato dopo il licenziamento è l’opposto di quello che vorrebbe. Ma ha imparato a far buon viso a cattiva sorte.
Felix è il suo ex fidanzato, come lei licenziato in tronco. A differenza di Nell ha trovato un impiego che comunque lo soddisfa. Certo ci sono molte cose non dette tra loro e il ritrovarsi potrebbe non essere un bene, ma insieme sono ancora una squadra vincente, sempre che entrambi non abbiano segreti.
Swann è il direttore del Fondo Cartografico della biblioteca, vecchio amico del padre di Nell per la quale è stato una specie di zio e un mentore. Affettuoso e pronto a tutto per aiutarla, soffre molto per la morte del suo amico, ma è disposto a mettersi in gioco per aiutare Nell nella ricerca della verità.
Nella trama irrompono pian piano degli altri personaggi molto ben caratterizzati e ho trovato che l’autrice abbia elaborato un intreccio intrigante, tra una mappa scomparsa, qualcuno pronto a tutto per averne l’ultima copia e una ragazza che vuole solo scoprire la verità, costi quel che costi.
Se vi affascinano i misteri, le situazioni poco chiare, i flashback dal passato, personaggi ben caratterizzati e una trama che è un ibrido ben riuscito di più generi, vi suggerisco di leggerlo.
Io ringrazio davvero la CE per la copia arc, penso che appena possibile acquisterò il cartaceo, ha una cover bellissima tra l’altro.
Quattro stelle e mezzo
Prendendo spunto da un’incredibile storia vera, ovvero la nascita di una città che avrebbe dovuto esistere solo sulla carta ma che è diventata inaspettatamente e innegabilmente reale, Peng Shepherd traccia un mondo affascinante e originale, al limite tra l’ordinarietà e il sogno ad occhi aperti.
La sua protagonista è una ragazza come tante, un’ex studiosa incastrata in una vita che le va stretta e forzata a dover chiudere in un cassetto tutti i suoi progetti e quell’enorme potenziale che avrebbe potuto renderla davvero qualcuno. Tradita dal solo genitore che le restava, esiliata dal luogo che avrebbe potuto diventare la sua casa, rimane a guardare mentre la sua vita le scorre davanti agli occhi, pallida imitazione del cammino che avrebbe dovuto essere suo.
Nell non è altro che una ragazza persa, e quando tutto cade a pezzi per l’ennesima volta sono proprio le sue amate mappe ad indicarle la strada per ritrovare se stessa, e non solo.
Perché nella vecchia cartina che stringe forte contro il cuore si nasconde molto più di quanto potrebbe mai immaginare.
Un sogno maledetto trasformato in un segreto impronunciabile, un passato andato perduto tra le fiamme, legami feriti ma mai spezzati del tutto.
Quella cartina da due soldi, all’apparenza priva di alcun valore, è tutto ciò che le resta di una famiglia che le è stata portata via senza che lei potesse conoscerla davvero, e si rivelerà la chiave per tracciare il proprio passato e disegnare un futuro completamente nuovo.
Peng Shepherd tratteggia con passione e affetto il mondo accademico, riuscendo a trasmettere attraverso le sue pagine il fascino semisconosciuto di una disciplina spesso trascurata come la cartografia. Crea un world building unico nel suo genere e una trama semplice e piacevole, anche se a tratti decisamente troppo prevedibile e un pizzico scontata.
Il cuore battente di questo mondo di carta sono senza dubbio i Cartografi, famiglia un tempo unita dalla stessa travolgente passione e ormai divisa in maniera apparentemente irreparabile.
Ma, dopotutto, le mappe servono per ricongiungere le persone. Quindi perché la loro piccola cartina sporca di sangue, stretta tra le mani tremanti del loro membro più giovane ed innocente, non dovrebbe poter fare lo stesso?
Ringrazio di cuore Neon della possibilità di aver potuto scoprire questa storia in anteprima.
Collaborazione speciale con Ne/oN e NetGalley ✨
Comunque leggere un libro prima di altri è una bella sensazione, quindi grazie mille! 😂
Titolo: I cartografi
Autrice: Peng Shepherd
CE: NeonLibri
🌟🌟🌟🌟/5
Trama: La vita di Nell Young ruota da sempre intorno alle mappe. Suo padre, il dottor David Young, è stato uno dei cartografi più rispettati al mondo: almeno fino a quando non viene trovato morto – o assassinato? – nel suo ufficio all’interno della New York Public Library. Lei e suo padre non parlavano da anni – da quando l'uomo l’aveva licenziata dopo un’accesa discussione su una mappa stradale apparentemente senza valore: la stessa che Nell trova nascosta nella scrivania dell’uomo. Nell non può fare a meno di indagare, e con grande sorpresa scopre che la mappa in realtà è incredibilmente preziosa e molto rara. Unica, forse, perché ogni altra copia sembra essere stata distrutta da un misterioso collezionista. Nell si ritroverà quindi a intraprendere un viaggio pericoloso che la porterà a scoprire una cospirazione inimmaginabile, i segreti della sua famiglia e il vero potere delle mappe.
🗺️ I cartografi è un libro che mi ha lentamente rapita!
È stato un viaggio straordinario che mai mi sarei aspettata di fare!
🗺️ Nell, vuole conoscere la verità a tutti costi ed è inarrestabile sotto questo punto!
È stata una protagonista che mi è piaciuta davvero tanto e ammetto che forse al posto suo avrei mollato già da tempo, perchè io e le mappe non andiamo molto d'accordo, invece la passione e la dedizione che ha Nell, beh è tutta un'altra storia!
🗺️ La trama è molto particolare e avvincente e ho apprezzato anche la sottotrama romance.
Mi è piaciuta molto l'atmosfera un po' dark academia che ho trovato.
Questo libro comunque è riuscito ad avvicinarmi al genere thriller/Mysery e sono curiosa di leggere altro ora!
🗺️ Comunque sia, io ovviamente non avevo assolutamente capito chi fosse il colpevole e sono rimasta scioccobasita, perchè mi aspettavo tutto tranne che quella persona!
Il libro uscirà il 13 Novembre e non vedo davvero l'ora di sapere che cosa ne pensate voi! 💚
Ringrazio Ne/On per l'opportunità di leggere questo libro in anteprima.
Il realismo magico è un genere per pochi scrittori. Raccontare una storia nel mondo reale e tessere al suo interno un aspetto fantastico è complicato. Tanto più che è necessario convincere il lettore che il mondo viva in un dualismo parallelo, mantenendo in equilibrio quotidianità e surrealismo.
Proprio perchè difficile, I Cartografi rappresentano l'eccezione che conferma la regola. Sin dalle prima pagine, sono stata trasportata in un mondo fatto di libri antichi, scaffali polverosi e mappe preziose.
Con una sapiente alternanza di passato e presente, veniamo calati nella storia di Nell Young.
La donna, un tempo promessa della Cartografia, è stata bandita dal mondo accademico a causa di una lite con suo padre. Quando riceve una chiamata che le comunica la morte del padre, comincia un'avventura intrigante che, ammantata di sangue e dolore, sembra avere la chiave di una famiglia che ormai per Nell non esiste più.
Una mappa quasi senza valore diventa la pedina di un gioco senza esclusioni di colpi.
Non c'è paura o distrazione che tenga, Nell è forte, audace e temeraria, ma soprattutto incompleta. Sì, perchè nonostante siano trascorsi 7 anni dal diverbio con suo padre, la morte è ineluttabile e il dolore trova il modo per bussare alla porta.
Quando finalmente sembra acquisire un senso, tutto ciò che sa di sé stessa, del suo mondo e della vita in generale si capovolge.
Una delle ricchezze di questo romanzo sono stati i PoV. Nell è un buon personaggio, ma l'espediente migliore, sia emotivamente che a livello narrativo, è la scelta di far raccontare ai veri protagonisti i loro segreti.
Non ci sono stati punti di noia, sicuramente a un certo punto il romanzo perde di forza e i colpi di scena diventano citifonati. Tuttavia il finale però è stato toccante, coraggioso e mi ha lasciato con una sensazione dolce amara di tenerezza e apprezzamento.
-Qual è lo scopo di una mappa?
Ricongiungere le persone.-
🗺️ I Cartografi è un libro ingegnoso e brillante.
Partiamo dalla copertina: ci sono dei dettagli che non ho notato, finché non ho completato la lettura.
Dei dettagli evidenti, che erano sotto il mio sguardo dall'inizio.
Non ho saputo coglierli, finché non ho avuto il quadro completo della situazione.
Il modo migliore per nascondere qualcosa, è sotto gli occhi di tutti.
🗺️ I Cartografi è un fantasy che ti fa dimenticare di esserlo nella prima parte del romanzo.
Sembra un poliziesco, un giallo normalissimo.
C'è stato un crimine e una ragazza si prende il peso di indagare al posto della polizia, che liquida il tutto velocemente.
Nell Young salpa per un’avventura che all'inizio sembra solo un segreto tra lei e il padre. Un segreto che le ha rovinato la carriera lavorativa sette anni prima.
È stata licenziata per una sciocchezza.
La seconda parte del romanzo entra nel vivo del fantasy. La prima volta che sono stata esposta a un passaggio irreale, mi sono ricordata che non stavo leggendo un giallo normale.
Da quel momento in poi, il fantastico si intreccia alla realtà, tra lo stupore della protagonista, ma anche il mio.
È difficile credere a ciò che accade, ma in qualche modo, la narrazione rende le vicende “possibili”, come se tutto fosse solo un segreto solo per noi, che di mappe non ce ne intendiamo.
Piano piano tutto viene a galla o meglio: tutto torna sulla mappa.
Il passato si alterna al presente tramite i racconti di altri personaggi, tutti collegati tra loro, ma soprattutto tutti collegati alla giovane Nell.
🗺️ Il finale è dolce amaro.
Ho apprezzato molto la forza di volontà e la positività di Nell. Nonostante tutto, nonostante le tragedie e il futuro che potrebbe aspettarla, sceglie la strada più positiva possibile per tutti quanti. Per il futuro della cartografia e del mondo.
🗺️ Cosa mi è piaciuto:
I Cartografi è un romanzo innovativo.
Cambiano i POV, cambiano i narratori, cambiano le voci e i toni.
La prima volta in cui c'è stato un cambio di narratore, ho storto il naso. Andando avanti nel romanzo ho capito che tutto ciò ha senso.
Senza quell’espediente il romanzo non mi avrebbe lasciato la stessa quantità di emozioni. Solo grazie al coraggio dell'autrice di andare un po' fuori dagli schemi, il libro riesce a essere così carico e forte.
🗺️ Cosa non mi è piaciuto:
Purtroppo ho trovato dei paragrafi e a volte degli interi capitoli ripetitivi, di quelli che hai solo voglia di skippare.
Se nel capitolo precedente la protagonista ha fatto alcune cose, non è necessario che le racconti per filo e per segno a un altro personaggio. Il personaggio non sa cosa abbia fatto Nell giustamente, ma noi sì.
Queste ripetizioni sono state per me soporifere.
Le costanti domande retoriche in alcuni passaggi sono state per me di troppo. Andrebbero tagliuzzate via dal testo un po' delle domande interiori che si chiedono i personaggi, soprattutto quando queste sono ripetute più volte. Di nuovo, le ripetizioni secondo me sono una piccola pecca di questo romanzo.
Un'altra cosa che personalmente non ho apprezzato è il finale di alcuni personaggi. Non posso dire di più, perché sarebbe uno spoiler.
🗺️ Trama, originalità e personaggi:
Sono tre voci per le quali I Cartografi merita pieni voti.
È originale, quanti altri romanzi parlano di mappe, soprattutto in questo modo?
È particolare e unico. Una volta finito il libro, potrei anche credere a ciò che ho letto. Il fantasy è intrecciato in modo tenace e accorto al realismo. Mi è piaciuto molto!
Secondo te, qual è lo scopo delle mappe?
Ho letto questo libro grazie ad un'ARC ricevuta tramite NetGalley. Si tratta di un mistery con dei leggeri elementi fantasy.
Voto 4- ⭐️
È un libro che riesce ad attirarti fin da subito all'interno della vicenda. Quando iniziavo a leggere non riuscivo a staccarmi facilmente, volevo capire di più sul mistero della mappa trovata da Nell, ero curiosa tanto quanto lei (nonostante in alcuni casi la sua ossessione diventi forse un po' esagerata). I personaggi sono un po' il punto debole di questa storia. Di base potrebbero essere interessanti ma spesso risultano un po' piatti o fanno cose praticamente senza senso.
In ogni caso l'idea su cui si basa questo libro mi è sembrata estremamente interessante e ha reso il mondo della cartografia molto più affascinante di quanto mi sarei mai aspettata.
"La cartografia di base definisce il posto di un individuo all'interno del mondo attraverso la produzione di schemi e misurazioni."
"Qual è lo scopo di una mappa? ricongiungere le persone"
E questo sembra essere lo scopo principale di questo libro ricongiungere Il gruppo di persone che si era perso sempre per colpa di quelle stesse mappe, ma qualcosa non funziona come dovrebbe.
La storia parte dalla NYPL e da un omicidio per poi svilupparsi tra presente e passato per venire a capo del mistero che sta dietro al delitto e al segreto che tutti i cartografi in realtà conoscono, ovvero le mappe spesso mentono e lo fanno perché vi sono inseriti dei cosiddetti insediamenti fantasma che non esistono nella realtà. Ma cosa succederebbe se tali insediamenti fantasma non lo fossero del tutto? E cosa ha a che fare questo con gli omicidi che si verificano?
I due filoni principali del dark accademia e del realismo magico soprattutto presi singolarmente funzionano benissimo e rendono la lettura piacevole e il lato mistery interessante, sono i personaggi e il momento in cui si devono tirare i fili per concludere la storia che a mio parere mostrano qualche lacuna.
Parliamoci chiaro, l'idea di qualcosa che non dovrebbe esistere ma che poi lo fa nascosta in piena vista è valida e tutti i flashback in cui si racconta come viene scoperta? trovata? creata? sono la parte migliore del libro secondo me. Anche leggere questa parte del racconto narrato dai vari componenti del gruppo dei Cartografi (che da il titolo al romanzo) da quel valore in più, proprio perché osserviamo gli eventi da vari punti di vista avendo in cambio diverse sfaccettature della storia e delle motivazioni che hanno portato a tutto, ma sono proprio le motivazioni a mostrare i primi segni di debolezza e queste insieme ai personaggi sono il punto debole.
I Cartografi vecchi e nuovi, la protagonista e anche gli altri comprimari non hanno profondità, o evoluzione sono fermi in un punto e in quello restano, anche il "cattivo" o forse soprattutto lui è quello che meno incide su tutto, e poco importa che si capisca subito chi è e che nessuno si accorga di chi lui è se non alla fine quando è troppo tardi, sembra sempre che manchi qualcosa, quella vera svolta che rimette tutto in prospettiva e porta a una conclusione. Purtroppo il finale resta anonimo e il perché di tutto (nonostante gli spiegoni) didascalico ma non pervenuto. Nella media, ma mi aspettavo di più.
Ringrazio la Ne/on libri per l'ARC
Ho un ricordo di quando ero bambina e viaggiavo sul sedile posteriore, il cruscotto della Opel Astra Station Wagon occupato da immense cartine stradali, mia madre che con l'indice tentava di seguire un ingarbugliato dedalo di linee colorate in modo che mio padre, alla guida, ci portasse a destinazione. Una svolta sbagliata e si finiva in mezzo al nulla, all'avventura, emozionante e terrificante al tempo stesso. Se avessi viaggiato allora, consapevole dell'esistenza di siti fantasma - strade, città, intercapedini, negozi, scale e porte secondarie - reali solo sulla carta, la meraviglia di bambina mi avrebbe sopraffatta. In The Carthographers di Peng Shepherd la vicenda ruota proprio attorno ad una città che non dovrebbe esistere, ma che sulla carta è lì e ha finito per esistere davvero e sconvolgere la vita di due generazioni.
Se il dark academia e Scooby Doo si incontrassero nascerebbe The Carthographers, un thriller murder mystery con un ottimo potenziale, ma a tratti rocambolesco e sconclusionato. Alcuni personaggi sono più realistici di altri. La delusione più cocente è il cattivo che ha motivazioni deboli, più ossessioni che vere e proprie motivazioni, per cui è difficile comprendere le scelte che compie e che diventa facilmente riconoscibile una volta che i pezzi del puzzle iniziano a combaciare. Le atmosfere accademiche sono confortevoli per il lettore ma, in questo libro, poco sicure: la New York Public Library diventa scena di efferati omicidi e l'università di cui vediamo scorci del passato testimonia la nascita di un gruppo di cartografi troppo speciali. L'idea di un sito fantasma - creato per appurare i diritti di una società ed eliminare i plagi e i furti - che prende vita e ingoia la mente e l'esistenza, intere vite, per poi distruggerti è originale, ma sono dei meccanismo che non hanno alcun senso e in questi momenti rintracci l'autore che si sforza al massimo per creare omogeneità e sequenza logiche, come a volersi giustificare, purtroppo non sempre ci riesce. Non ho letto The Book of M, ma ho sentito che è scritto meglio. Non so se la traduzione influisca sullo stile di scrittura, ma l'ho trovato pulito e moderato. Il fascino delle mappe rende facile alzare il punteggio e, in generale, io me lo sono proprio goduto. L'ho consiglio a chi ha voglia di divagare, agli amanti delle discipline umanistiche e anche a chi ha voglia di un thriller non troppo impegnativo! 3.5 ⭐
Un gran peccato, un gran spreco di potenziale narrativo. Forse avevo aspettative diverse data la premessa e i primi capitoli, ma si sa che un libro non può piacere a tutti.
Le prime 100 pagine sono intriganti, solo che a lungo andare il mistero è diventato quasi ovvio e le "indagini" lente e ripetitive: alla prima menzione e descrizione di un dato personaggio era scontato che fosse il cattivo della situazione. Insomma, ho faticato a finirlo, e lo dico con dispiacere perché la premessa della cartografia e di protagonisti del genere mi ha attirata fin da subito.
Altro punto a sfavore sono le motivazioni dei personaggi. Sarò io, ma per quello che stava succedendo nella trama, nel passato, alcune reazioni mi sono sembrate eccessive, quasi forzate per far procedere la trama verso una certa direzione. Si sarebbe potuto risolvere tutto senza il dramma che poi è stato.
Si salvano i flashback, però, la dinamica nel gruppo dei Cartografi l'ho trovata interessante, soprattutto la prima parte. Purtroppo, la narrazione del passato si è protratta troppo a lungo e ha finito per sovrastare le indagini di Nell.
Interessante anche l'appunto finale dell'autrice sul fatto che il libro sia basato su una cittadina realmente esistita.
Il romanzo cattura fin dall'inizio: all'interno della New York Public Library viene ritrovato il corpo senza vita del dottor Young, la cui morte è misteriosamente legata ad un mappa, apparentemente senza valore, ma per la quale qualcuno è disposto a uccidere.
Appena iniziato ci si chiede: è un giallo? Poi proseguendo nella lettura, sembra di entrare in un fantasy, in un romanzo di formazione, poi c'è un pizzico di romance... insomma una perfetta commistione di generi!
Bellissima l'ambientazione nel mondo accademico/bibliotecario, il personaggio di Nell, la coralità dei coprotagonisti, la descrizione della passione per le mappe e la cartografia.
Una grande storia sul rapporto tra realtà e immaginazione: la fantasia può rendere reale l'irreale? Chi non ha mai sognato di raggiungere un luogo che non esiste?
Un ringraziamento a Ne/oN Libri per l'ARC attraverso NetGalley e per consentire ai lettori di leggere in anteprima le prossime novità editoriali!
Complimenti ai publishers Chiara Reali e Marco Rana!