
Member Reviews

Più no che si.
Le premesse di questo libro mi avevano incuriosita moltissimo: mappe magiche e una giovane donna cartografa che si invischia in un mistero, pane per i miei denti. La riuscita del libro però per me è stata un no: ci sono buchi di trama giganti, le motivazioni dei personaggi sono molto poco credibili e comunque non abbastanza forti da giustificare alcune svolte della storia, praticamente l’intero intreccio si sarebbe potuto risolvere in modo MOLTO più semplice e i plot twist erano chiamati già dall’inizio.
Per non parlare dei personaggi: I Cartografi è un libro affollato, la protagonista risulta per lo più vuota, suo padre subisce una sorta di cambio di personalità totale non pienamente giustificato (ovviamente nella mia personale opinione) e il love-interest non è praticamente caratterizzato (oltre al fatto che le ragioni dietro la loro prima rottura non hanno alcun senso).
La scrittura è abbastanza leggera, anche se il libro avrebbe potuto avere tranquillamente 100 pagine in meno, bastava togliere un po’ di rimugino inutile della protagonista.
DA QUI SPOILER:
Questo libro mi ha lasciato più domande che risposte ad essere sincera:
- Perché Tam non è uscita dalla città e bruciato l’ultima mappa? Wally non avrebbe avuto più modo di entrarvi e lei avrebbe potuto cercare un’altra città insediamento-fantasma per la sua ricerca (riuscendo così anche a non abbandonare la sua famiglia, ad esempio).
- Perché non lasciare a Wally la mappa di Agloe? Se era così necessario per lui controllare una città vuota tanto da arrivare ad uccidere perché non lasciargliela? Così (parte 2) Tam avrebbe potuto fare ricerca in un altro posto e stare anche con la sua famiglia.
- Perché Nell accetta la decisione della madre con questa semplicità? Ti ha abbandonata brutalmente senza nemmeno pensare a soluzioni alternative (che, come detto sopra, esistevano) per vederti crescere, non è credibile che Nell la prenda così bene.
- Perché Daniel ha licenziato Nell dopo l’incidente della scatola? È stata una mossa stupida che ha destato sospetti inutili, bastava farle fare ricerca sulle altre mappe della scatola e dirle che avrebbe analizzato lui quella stradale (per poi dirle che era inutile e ri-nasconderla meglio). Così sarebbe andato tutto bene e Wally non avrebbe iniziato a sospettare.
- Perché love-interest è arrabbiato con Nell per il licenziamento? Prendere le sue difese è stata una tua decisione tipo(?).
- Che senso ha che per il licenziamento da parte del padre Nell non abbia mai più trovato un lavoro nel settore? Ha comunque un dottorato e questo è sembrato solo un pretesto di trama.
E così via, ci siamo capitə ahah

Un libro avvincente, ben strutturato, che ammalia con la trama scorrevole, personaggi ben caratterizzati.
Un mistero da risolvere per la protagonista, alla ricerca di un legame con il padre.
Le pagine si susseguono veloci.
Una lettura appassionante.

Nell è una giovane la cui vita è improvvisamente cambiata dopo un brusco e inspiegabile licenziamento da parte dell'amato padre, con il quale lavorava come cartografa. Anni dopo, Nell ritrova la scatola delle cianfrusaglie che era stata il motivo del licenziamento, anche se al suo interno non c'è nulla di importante, come una vecchia e inutile cartina stradale. Ma quando il padre di Nell viene ucciso, la ragazza inizia un incredibile viaggio nello spazio e nel tempo, tra i ricordi dei vecchi amici dell'uomo, che all'università si facevano chiamare i cartografi e che avevano scoperto la magia di una vecchia e inutile cartina stradale...
"I cartografi" di Peng Shepherd ci fa viaggiare in luoghi nascosti e segreti, stuzzicando la nostra fantasia. È un fantasy scritto in modo sublime, scorrevole e avvincente, che permette al lettore di viaggiare con la fantasia e porta la magia nel nostro mondo, sulla nostra mappa geografica.
Recensione estesa sul blog sakuraribooks.it, anche su instagram e tiktok

Quando ho visto che sarebbe uscito questo libro, non ho potuto fare a meno di propormi per leggerlo. Mentirei se dicessi che la cartografia mi ha sempre interessata, ma da un paio di anni a questa parte fa parte della mia vita lavorativa e ha acquisito un certo fascino ai miei occhi.
Ci tenevo a iniziare in questo modo la mia recensione per far luce su un punto secondo me molto importante: si può leggere questo libro da totali neofiti della cartografia, da persone totalmente disinteressate al tema e a suoi risvolti, perché tanto ti catturerà lo stesso.
La cartografia - come suggerisce il titolo - è effettivamente parte integrante della storia, ma questo romanzo parla soprattutto di errori, di crescita, di quanto sia complicato fidarsi degli altri e di quanto sia terribile venire delusi.
La protagonista del romanzo è Nell, con cui ho subito empatizzato. Nell è una che ce l'ha messa tutta, nella vita, per dimostrare quanto vale, e un bel giorno si è trovata alla porta, senza un lavoro, senza capire esattamente cosa fosse successo. Sono passati un po' di anni da quel giorno, eppure è una ferita che brucia ancora: fa un lavoro che decisamente non è quello dei suoi sogni, non parla più con suo padre e ora non avrà mai più la possibilità di farlo, visto che è stato trovato morto alla sua scrivania.
Per quanto io normalmente trovi piuttosto noiose e banali l* protagonist* orfan* con un sacco di problemi, come se nei libri solo le persone veramente in difficoltà fossero le uniche a poter provare a cambiare il mondo, ho apprezzato molto come viene delineato il carattere di Nell, partendo da questa disgrazia: il peso che hanno gli anni passati a non rivolgersi la parola, il torto enorme subito da un genitore, che dovrebbe proteggerti, non ostacolarti, e infine il senso di perdita per una persona che scoprirà non aver mai conosciuto del tutto.
Parte così la ricerca dei Cartografi, a metà tra passato e presente, fatta di voci che si alternano e di narratore che si sposta.
Una lettura che mi è piaciuta moltissimo, forse non sconvolgente (tanti colpi di scena li ho visti arrivare, ma altri devo ammettere che mi hanno stupita) ma sicuramente diversa dal solito urban fantasy bene vs. male a cui siamo abituati. Anzi, lo descriverei più come un romanzo d'avventura che come fantasy, di cui ha proprio solo un pizzico.
Perché alla fine tutti siamo umani, tutti cerchiamo di essere migliori, ma è forse la cosa più difficile di tutte riuscire davvero a esserlo.
Grazie per avermi permesso di leggere questo libro.
Simona

Le premesse c’erano tutte: realismo magico, mappe, un mistero da risolvere e una storia d’amore…eppure l’esecuzione mi ha lasciata abbastanza perplessa!
Raramente mi sforzo di finire libri che non mi piacciono, ma questa volta ci ho provato perché speravo in una svolta.
Che, ovviamente, non è arrivata.
Lo stile scialbo, confusionario e anche prevedibile. Personaggi piatti, scene letteralmente da WTF e noia a palate.

Il punto di forza di questo romanzo è senza dubbio l'originalità dell'idea di partenza: non mi era mai capitato di leggere qualcosa di simile, a metà tra romanzo d'avventura, giallo e urban fantasy. Il ritmo è serrato: dal primo momento, ancora prima che lo percepisca la protagonista, sai che c'è un mistero da risolvere, devi solo aspettare che sul tavolo si materializzino tutti i pezzi del puzzle. Nell ama le mappe più di ogni altra cosa al mondo: quando si è trattato di scegliere, in passato, ha sempre scelto loro, e a causa loro ha perso ogni cosa. Sono passati anni dal fattaccio - l'Incidente della Scatola delle Cianfrusaglie -, anni da quando non parla più con suo padre, l'illustre Dottor Young, eppure ancora una volta si sente trascinare: le mappe la chiamano, perché la Cartografia è la sua vita.
Quando la storia prende il via, non possiamo che seguirla in quel vortice di segreti: alcuni lasciano stupitə, altri sono facilmente immaginabili, ma questo non rende meno godibile la lettura.
Un romanzo consigliato a chi sta cercando una storia diversa dal solito, a chi è prontə a cedere al fascino delle vecchie mappe di carta e vuole conoscerne tutti i segreti.

Questo libro per me è qualcosa di geniale, una cosa mai letta e davvero originale! Soprattutto vi consiglio di leggere i ringraziamenti perché... è basato su una storia VERA! Dopo aver letto il libro, leggere anche la storia da cui l'autrice ha preso spunto è stato meraviglioso, ovviamente è un fantasy quindi ci saranno molti aspetti di fantasia, ma chi lo sa... la magia è in mezzo a noi, no?
Mappe che diventano realtà, cosa c'è di meglio per un lettore? Quanti di noi avrebbero voluto andare in un posto del nostro libro preferito? Questa storia è per tutti noi che ci crediamo davvero.
Molti personaggi ma tutti ben caratterizzati, mi sembra di aver passato quei momenti insieme a loro. La narrazione all'inizio risulta un po' lenta per me, in quanto mancano tutti gli elementi fantastici, ma, piano piano mentre si va avanti tutto prende una piega inaspettata e ci si imbatte in misteri da risolvere e decisioni da prendere. Capitolo dopo capitolo, tra le avventure di Nell e i ricordi degli amici di suo padre ogni pezzo prenderà il suo posto, fino ad una conclusione inaspettata e geniale. Gli ultimi capitoli sono scritti con la colla, perché è davvero impossibile staccarsi!

È importante che sappiate che in questo volume il fantasy è davvero poco, anche il realismo magico che è presente e decisamente realistico sebbene fondamentale ai fini della trama occupa davvero poco spazio a livello di pagine. Il pretesto magico nasce da un avvenimento storico, da una particolarità nata nella cartografia per motivi logici e che qui diventano magici, sebbene il come o il perché non ci venga spiegato. Ecco, mi sarebbe piaciuto leggere una motivazione sul come un vano/città/mettiparolechetipiacetracciabilesumappa diventano reali avendo la mappa che li indica. Però insomma, chi non vorrebbe o non ha mai sognato nell'infanzia di avere una mappa magica che conducesse in un luogo inarrivabile? Che so, come l'isola che non c'è.
Insomma, il libro si basa sulle mappe. La nostra protagonista da quando bambina sogna di lavorare con le mappe, le più prestigiose, le più antiche, le più misteriose. Studia e si appassiona da quanto è una bambina, figlia d'arte, i suoi genitori sono stati fra i più prestigiosi cartografi, lei ha sempre sognato quello. Peccato che arrivata ad un passo dal raggiungimento del suo obiettivo, una scatola, rovina tutto. Il perché lo scopriamo più avanti nel libro, chiaramente c'entra una mappa. La nostra storia inizia sette anni dopo questo episodio, quando Nell è stata bandita dal padre dal mondo cartografico e ora lavora in un'azienda che si occupa di riprodurre e modificare mappe antiche. Insomma, copie che insultano il valore storico delle mappe, però, hei! Alla fine lavora ancora con le mappe.
Sono sette anni che non parla con il padre, sette anni e ora viene chiamata dalla NYPL, dall'uomo che ancora cerca di mantenere con lei contatti, amico del padre e l'unico che ha cercato di riportarla nel mondo della cartografia illustre. La notizia però non è qualcosa per cui si possa essere preparati, suo padre, Daniel, è morto nel suo ufficio. La polizia ipotizza un infarto, un malore, però qualcosa non torna. Lo studio è completamente in disordine, Nell lo trova insolito anche se negli anni lui è cambiato non lavorerebbe in quel modo. La risposta, o meglio, la domanda si trova al termine dei polpastrelli di Nell, nel vano segreto della scrivania, contenuta nel porta documenti della madre: una mappa che era all'interno di quella maledetta scatola, una mappa totalmente priva di valore, del 1930, una mappa che segna stazioni di servizi9o. Perché mai l'illustre Daniel Young avrebbe dovuto tenere in un luogo così sicuro una mappa così… così… inutile?
Il tarlo del mistero le si accomoda nella mente, portandola a chiamare qualcuno che possa aiutarla in una mappa così lontana dal suo campo di specializzazione, le mappe moderne sono molto diverse dalle antiche su cui ha basato i propri studi. Così chiama Felix, il suo ex fidanzato, colui che sette anni prima ha preso le parti di Nell davanti al padre e si è visto svanire il futuro accademico ugualmente a lei. La loro relazione è finita allora, sempre grazie alla scatola. Però lui arriva, pronto ad aiutarla, un po'incredulo, ancora vagamente infastidito, sicuramente molto nervoso. Si c'è una vaga spolverata di romance ma vi assicuro che è davvero poco, insomma, si percepisce appena, quel tanto che basta per farci sapere che si sono amati e che forse, con un minimo di impegno potrebbero tornare a farlo, apertamente. Fine, ciao, grazie per il non romance.
3.75
La mappa misteriosa sembra non voler fornire risposte, al contrario, sembra voler far si che le domande aumentino in maniera esponenziale, inizia così un viaggio nella memoria e nel mistero. Negozi che svaniscono, amici di vecchia data del padre e della madre, segreti cartografici che rendono reale qualcosa che non lo è. Mappe magiche, mappe antiche, mappe che non dovrebbero esistere, mappe segrete. Decenni prima i Cartografi si sono fatti un nemico, che ora è diventato ancor più pericoloso ed è sulle tracce di Nell, Felix e chiunque si metta al loro fianco. Daniel non sarà l'unico a morire durante questo viaggio e la vita di tutti dipende da quanto una cartografa sia in grado di ottenere dallo studio di un'unica banalissima mappa. Un viaggio fra passato e presente, numerosi flashback che ci rendono nota l'inizio della storia, forse Peng ci svela troppo in questi flashback, insomma, lo ammetto non ci ho messo molto a scoprire chi e perché ci stesse dando la caccia.
Una lettura estremamente scorrevole e molto piacevole, i personaggi non li ho trovati caratterizzati in maniera molto profonda, giusto quanto ci serviva sapere e appunto ho svelato il mistero troppo in fretta, per questi due motivi non raggiunge le quattro stelline, sono però certa che se ci avessi messo più tempo a risolvere il mistero le avrebbe raggiunte. Le avrebbe raggiunte perché la trama è molto particolare, un'idea insolita che viene gestita molto bene aggrappandosi a un aneddoto storico.
Lo consiglio? Si, lasciate che le mappe vi narrino la loro storia d'amore.

3.5
Inizialmente, per come è scritta la trama, mi aspettavo più una storia di avventura, stile "National treasure".
Invece mi sono ritrovata a leggere una storia di un gruppo di amici dell'università, quasi una famiglia, che si separano a causa di vari segreti e una mappa apparentemente innocua.
Non sono molto fan dei libri con salti temporali tra passato e presente, ma devo ammettere che la ricerca di Nell sul vero valore della mappa e scoprire come si è rotto il rapporto tra il gruppo di amici mi ha incuriosito.
Non ho molto apprezzato il pizzico di "magia", l'espediente che viene usato per spiegare il vero uso della mappa, anche se le note finali mi hanno fatto comprendere tale scelta.
Proprio queste mi hanno fatto apprezzare di più il libro perchè l'autrice spiega che è basato su una stoia più o meno vera di una città che avrebbe dovuto esistere solo sulla carta ma che è diventata reale.
Per quanto riguarda il finale, che rimane aperto, l'ho trovato un pò piatto, non mi ha dato la soddisfazione che mi aspettavo dalla risoluzione del mistero, anzi è stato inaspettato quando sono arrivata all'ultima pagina.
Grazie a Ne/oN Libri e Netgalley per avermi permesso di leggere questo libro in anteprima.

DNF 45%
Una lettura che non mi coinvolge.
Ho capito chi era il cattivo della storia a pagina 80 di 365 e ovviamente questo è un problema.
Può capitare, soprattutto quando si legge molto un genere, di riuscire a capire dove va la trama, ma è più una sensazione oppure accade verso fine libro, invece qui ho capito immediatamente chi fosse il cattivo e ho immaginato anche quale fosse il "compito" della mappa, entrambe le mie congetture sono state confermate da una ragazza che ha letto tutto il libro.
I personaggi sono piatti, noiosi e tendono a sopravalutarsi.
C'è il trope second chance, ma il motivo originario per cui si sono lasciati è stupido, ma se proprio devo essere sincera trovo sciocco ed esagerato l'intero motivo per cui la protagonista viene allontanata dal suo lavoro.
❗ Ringrazio @neonlibri e @netgalley per avermi dato la possibilità di leggere il libro in anteprima.

«Le mappe erano lettere d’amore scritte a luoghi e tempi da chi li aveva esplorati. Non controllavano un territorio: ne raccontavano le storie.»
"I Cartografi" di Peng Shepherd, tradotto da Sara Marzullo e uscito in libreria per Ne/oN mercoledì scorso, 13 novembre, è una storia che mi ha sorpreso, ricca di colpi di scena e azione. La trama mi aveva incuriosita fin da subito, perché il mondo della cartografia mi aveva sempre affascinato, e anche perché è un argomento che raramente entra nei libri.
La storia si svolge ai giorni nostri, anche se ci sono vari flashback che raccontano dei genitori di Nell, la protagonista, e del loro gruppo di amici, che sono inconsapevolmente il motore che dà il via a tutti gli eventi raccontati nel libro.
L'azione prende il via da New York, dalla Public Library per essere precisi, dove viene ritrovato senza vita - forse assassinato? - il dottor David Young, capo della Sezione riservata alla Cartografia della biblioteca., padre di Nell, anche lei cartografa. I due non si vedevano né si parlavano da anni, dopo che l'uomo l'aveva licenziata a seguito di un violento litigio causato da una mappa all'apparenza senza valore scovata da Nell. Mappa che la donna ritrova nascosta nel cassetto della scrivania del padre, dove lui teneva solo documenti preziosi, e che sembra essere legata in qualche modo alla sua famiglia e l'obiettivo di un misterioso gruppo che si fa chiamare i Cartografi.
Avuto conferma che quello del padre è stato un omicidio, Nell inizia a indagare, spinta anche dal suo amore per le mappe, che ha segnato tutta la sua vita, e dalla sensazione che questo mistero sia legato in qualche modo alla sua famiglia e alla morte di sua madre, quando lei era ancora una bambina.
Una delle cose che mi ha maggiormente sorpresa in questo libro è stato il modo in cui l'autrice ha introdotto il tema della magia in un mondo che all'apparenza sembra dominato dal rigore più assoluto e da una precisione certosina nello studiare tutti i particolari prima della creazione di una mappa. L'elemento fantasy entra nella storia in modo davvero naturale, e ti fa venire voglia di andare a prendere tutte le mappe che hai e controllare se non sia vero sul serio, anche perché l'autrice prende le mosse da un fatto "storico" per poi spiegarlo in modo magico, quindi perché no?
Senza dubbio la prima parte del libro è molto più avvincente, assieme agli ultimi due capitoli, mentre l'azione tende un po' ad allentarsi nel mezzo, complici anche i numerosi flashback. Devo dire che certe cose e rivelazioni mi sono sembrati un po' "telefonati" e le scelte di alcuni personaggi le ho trovate illogiche, però la storia resta comunque godibile e lo stile dell'autrice - reso molto bene dalla traduzione - resta coinvolgente e ti fa restare incollata alle pagine.
Ringrazio la Ne/On per avermi concesso una copia digitale ARC da NetGalley.

3.75
Allora mia cara Shepherd adesso dobbiamo fare una cosa: io vengo a casa tua, ti dò un bacino perché hai scritto una storia relativamente fighissima con un concept legato a qualcosa di realmente accaduto (del quale ignoravo l'esistenza) al quale hai aggiunto un contesto intrigante e trope che io adoro, e poi però ti dò anche una sberla perché l'esecuzione me la potevi fare oggettivamente meglio.
E poi ti dò un altro bacino perché comunque era bello
No davvero, questo libro mi è piaciuto un sacco, aveva davvero tutte le carte in regola per essere qualcosa di fenomenale perché aveva un potenziale incredibile e degli incastri tra passato e presente ben posizionati. A lungo andare alcune rivelazioni sono risultate forse un po' cliché, abbastanza simili tra di loro, ma allo stesso tempo era anche abbastanza sensato dato che il filo conduttore tra la protagonista e i vari personaggi era molto evidente
A causa di questa narrazione ad incastri mi è un po' difficile parlare e spiegare questo libro: la trama generale di Nell che cerca di capire come è morto suo padre è passata facilmente in secondo piano sin dopo il primo approccio alla "vera" storia alla quale il mistero faceva da cornice - ovvero le vicende dei Cartografi (che tra l'altro, se vi piacciono i Malandrini/All the young dudes, etc. potrebbero finire per catturare molto anche voi. Non ne è una copia paro paro, ovviamente, ma le vibes sono on top)
C'è da dire che io sono una grandissima amante delle storie che non solo presentano salti temporali, ma che, soprattutto, narrano le vicende di una prima generazione di personaggi (in questo caso addirittura una found family) che per un motivo o per un altro, generalmente una disgrazia, si perdono di vista, per poi ritrovarsi anni dopo perché la nuova generazione riapre una questione lasciata dai "vecchi" in sospeso, cercando di portarla a termine. Questo libro mi ha dato tutto quello che potessi desiderare e che io neanche sapevo di volere: flashback, emozioni, parallels, segreti di famiglia, tradimenti, rivelazioni bellissime e altre dolorose. La parte centrale del libro era un'apoteosi - non riuscivo a staccarmi dalle pagine, era davvero bello.
Così bello che poi il finale non mi ha soddisfatta.
Per carità, era abbastanza in linea con il resto della storia (anche se un po' dispersivo) e metà delle cose che stavano per accadere erano facilmente intuibili (di solito sono una schiappa ad indovinare i risvolti della storia, qui invece li ho indovinati con capitoli di anticipo. Ne vado molto fiera). Mi è sembrato che l'autrice avesse ben chiaro il fulcro della storia, quello che voleva creare come trama, come mistero, come incastro di vicende vecchie e nuove, e si è focalizzata così tanto su questo focus centrale (che per carità, ripeto, era bellissimo), che non aveva poi idea di come dargli una testa e una coda altrettanto ben articolare e studiate.
L'inizio della storia, che comunque ti catturava, poteva effettivamente rimarcare ancora di più il rapporto tra Nell e suo padre, magari sommergerla di ricordi di quanto lui effettivamente l'amasse e quanto lei effettivamente amasse (ancora) lui; far sentire questa emozione con più insistenza molto più spesso di quanto non sia stato fatto. Il risentimento di Nell era assolutamente legittimo e sensato, e ci stava che nelle primissime pagine lei fosse ancora distaccata, ma penso che farle ricordare "prima" della forza del loro rapporto avrebbe reso, forse paradossalmente, ancora di più e più sensata la "rivelazione" finale. (MINI SPOILER (??): Io sono sempre pro al sacrificio silenzioso, al nascondere la verità ad una persona che ami, soprattutto se è tuo figlio, per permettergli di avere una vita migliore. Però dopo la rivelazione serviva una presa di coscienza più forte da parte di Nell, a mio avviso).
Il finale, come ho detto, era abbastanza in linea con il resto della storia, ma comunque un po' sottotono, non mi ha emozionata e stravolta come il resto del libro. Il finale simil-aperto ha riacceso il mio interesse e la mia fantasia, ma allo stesso tempo mi sarebbe piaciuto sapere di più su quello che poi è successo dopo, anche perché forse è proprio per colpa di questo finale aperto che non mi trovo completamente d'accordo con la scelta di Nell. Non so, forse vedere il risvolto finale "canonico" mi avrebbe convinta di più (oppure ancora di meno)
Poi vabbè in realtà c'è da dire che in generale ho un'avversione per il finale di questo libro perché *ha fatto* finire il libro. Lo so che sono ripetitiva, ma la parte centrale di questa storia era meravigliosa, avrei voluto non finisse mai - era veramente la cosa scritta meglio di tutto il libro e anche meglio sviluppata, anche se anche la storyline dei Cartografi, come quella di Nell, a volte non andava troppo a fondo per determinati aspetti
Diciamo che leggendo la nota dell'autrice e poi la parte finale dei ringraziamenti si capisce perché questo libro quasi dà più l'idea di un concept sviluppato ma non davvero approfondito (un po' come la questione generale di Agloe - da dove arriva questa magia?), ma anche se lo capisco non posso chiudere un occhio al riguardo perché DAVVERO PENG, AVEVI UN POTENZIALE INCREDIBILE TRA LE MANI
Mi sento di consigliare la lettura, se lo merita, però siate consapevoli che poteva oggettivamente andare meglio

Non avrei mai pensato di entusiasmarmi per la storia di alcuni cartografi che trovano una mappa misteriosa, eppure è successo.
Soprattutto la prima parte della storia mi ha rapita, merito sì della trama, ma soprattutto per la fluidità del testo. È impossibile interrompere la lettura.
Una volta concluso il libro però qualche nodo viene al pettine. La caratterizzazione dei personaggi non è delle migliori, sembrano un po' piatti, demotivati, con emozioni un po' illogiche. Anche lo svolgimento della trama in sè presenta qualche buco che alla fine della storia ti fa chiedere "Ma allora perché è stato fatto questo?" oppure "Cosa voleva dire quella cosa lì?".
L'edizione italiana è ben fatta, la traduzione appare affidabile e non ho trovato refusi, nonostante io abbia letto la bozza e non la versione definitiva. Credo che il problema di questo libro sia simile a quello che ho riscontrato nei libri di Jennifer L. Armentrout, una mancanza di editing della versione originale che poi purtroppo va trascritta e tradotta così com'è.
Un lavoro di editing narrativo-strutturale fatto meglio nell'edizione originale, avrebbe reso questa lettura una vera meraviglia dell'avventura, del mystery e dell'academic drama.
Nonostante ciò credo sia una lettura piacevole, ma soprattutto intrigante per chi come me apprezza i mystery accademici.

🏛Se lavorate in una biblioteca e precisamente nel reparto cartografia io non devo dirvi niente se non andate a comprare questo libro.
🗺Per gli altri:
Io ho trovato esilarante stare con Nell proprio come se fosse quell'amica che proprio non ce la fa a non cacciarsi nei guai!
La storia è un minimo complessa e ci vuole un po perché i pezzi inizino a incastrarsi, ma quando avviene, il libro diventa davvero avvincente in un crescendo di tensione. Ho amato i capitoli raccontati dai vari personaggi passando da un punto di vista all'altro che danno modo al lettore di avere un punto di vista a 360° delle emozioni di ognuno che piano piano si incastrano l'uno con l'altro, tra passato e presente.
La cosa che più ho amato è sapere che la vicenda di fondo di questo libro è tratta da una storia vera che l'autrice racconta nei suoi ringraziamenti, ci ricorda come la magia sta tutta intorno a noi, basta solo riuscire a vederla.
Non mi aspettavo questo finale e speravo in un felici e contenti ma questo non fa che confermare che la realtà è bella anche a modo suo, anche se il finale è diverso dal modo in cui ce lo eravamo immaginato.
Voto: 4,3/5✨️

4,5 - Questo romanzo mi ha conquistata già alla prima pagina, citando la Mappa Mundi di Fra Mauro del 1450 (che è una chicca misteriosa per chi ama le mappe antiche, con una vista rovesciata da sud a nord, con la rappresentazione dell'Africa circumnavigata, trent'anni prima che i Portoghesi doppiassero il Capo di Buona Speranza, e con riportati persino il Giappone e l'Isola di Giava).
Poi è un crescendo di intrighi, con mondo elitario di studiosi rivali, enormi biblioteche, morti e segreti, servito con abbondanza di citazioni storiche e reperti cartografici.
Non so se possa collocarsi tra i dark-academia, però a mio avviso ne ha molte caratteristiche.
Nell è una disegnatrice di carte geografiche in stile vintage (diciamo così), ma è anche figlia di un insigne studioso nel medesimo settore e lei stessa è stata una promettente ricercatrice alla New York Public Library, prima di venire licenziata e allontanata per sempre (proprio dal padre).
Quando lui viene ritrovato morto, è come se si riaprisse una ferita mai rimarginata.
Nell si ritrova ad affrontare una figura paterna mai davvero conosciuta, a partire dal passato. C'era un gruppo di universitari brillanti e dediti a un progetto ambizioso, e i suoi genitori ne erano i trascinatori. Che cosa è accaduto perché tutti abbiano poi cercato di dimenticare?
Tra ricordi e scoperte, ho amato questa storia strana e avventurosa, che insegna come l'amicizia possa essere un sentimento e un cemento potente, ma anche una distruttiva delusione.
Mi è decisamente piaciuto tutto.

Devo essere sincera: è probabile che, se avessi visto questo libro sullo scaffale di qualche libreria, forse non mi sarei soffermata più di tanto ad esaminarlo. Sia la copertina che il titolo, per quanto siano in realtà accurati e attinenti, non avrebbero potuto farmi immaginare d'impatto la magia e la genialità che c'è dentro questa storia.
Naturalmente, si parla di mappe, in senso materiale ma anche filosofico. Cosa sono le mappe? A cosa servono? Cosa si guarda quando le si studia? Cosa le rende affascinanti? Quale è il loro valore più profondo?
La trama è all'apparenza semplice: Nell, la protagonista, viene a sapere che suo padre è morto. Un padre con il quale non parlava da anni, dopo un forte litigio dovuto al loro lavoro da esperti di cartografia in una libreria prestigiosa. Dopo la morte del padre, accadono strane cose una dopo l'altra: ritrovamenti, rapine, uccisioni, una serie di coincidenza sospette... E Nell comincia ad indagare.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e distinti, al punto che pur essendo numerosi, il lettore riesce subito a focalizzarli e distinguerli l'uno dall'altro senza confonderli. I colpi di scena, devo ammettere, sono buoni ma non così tanto sorprendenti: quel che intendo è che, almeno io, avevo intuito molte delle rivelazioni prima che venissero effettivamente esplicitate nel testo (però devo dire che c'è stata una cosa che non avevo previsto e che mi ha colpita dritta al cuore).
Belli i capitoli flashback e arguto il modo in cui sono stati inseriti nel testo, mantenendo coerente e fluida la narrazione. Molto bello anche il finale, non del tutto aperto ma nemmeno del tutto definito in realtà.
Il fattore fantasy si intreccia straordinariamente con il setting realistico e con il filone investigativo portato avanti fino alla fine. L'immaginazione viene stimolata e c'è anche il divertimento del provare a scovare le verità dietro i misteri.

Ringrazio moltissimo Netgalley e Ne/oN per l'opportunità di leggere questo titolo in anteprima.
Questo libro mi è stato consigliato da una collega, rimasta colpita e incuriosita già dalla sinossi, così mi sono fidata e ho richiesto l'Arc. Posso dire di non esserne rimasta affatto delusa, anzi!
"I Cartografi" è un romanzo molto intrigante, ben scritto e coinvolgente. La storia inizia con Nell, un'ex tirocinante della NYPL che è stata cacciata dal mondo accademico dal padre, il dottor Young, che per questo non vede da 7 anni. Nell viene richiamata alla NYPL per la morte del padre e scopre che questi aveva conservato (e nascosto), per tutti quegli anni, la mappa che le aveva rovinato la vita, spingendola così a indagare per capirne l'importanza. Questa ricerca porterà Nell a scoprire la storia della sua famiglia e un segreto sconvolgente.
La trama è ben pensata, un'insieme di fantasy, mistery, avventura e mondo accademico. Non so quanto l'autrice sia appassionata di mappe e cartografia, ma il romanzo trasmette tutta la passione di Nell e del gruppo dei Cartografi come solo qualcuno innamorato della materia può fare. Credo sia proprio questa passione che traspare da ogni pagina a regalare un'aura magica e coinvolgente alla storia, invogliando il lettore a conoscere di più un settore spesso trascurato.
La narrazione prosegue seguendo il presente di Nell e i flashback che raccontano il passato dei suoi genitori, con un buon ritmo tra suspense, rivelazioni e suggerimenti.
L'elemento fantasy si inserisce molto bene nel contesto realistico di fondo, creando una realtà parallela in cui alle mappe è attribuito un potere "quasi magico".
I personaggi sono ben costruiti, alcuni forse un po' scontati, ma nel complesso le figure chiave sono ben caratterizzate.
L'unica pecca è che non c'è stato un effetto sorpresa finale, il racconto è proseguito e approdato placidamente alla conclusione che avevo immaginato. Non ritengo però che questo sia un grande difetto, il romanzo resta comunque una lettura piacevole e coinvolgente, che trasporta il lettore in una realtà parallela e in un viaggio emozionante (soprattutto nella parte sui Cartografi). Mi ha ricordato un po' certi film di avventura per ragazzi dei primi anni 2000, prevedibili certo ma che intrattengono e alla fine strappano la lacrimuccia a tutti.
In conclusione, un bel romanzo che mi lascia la voglia di scoprire di più l'autrice, di ripescare gli atlanti geografici delle medie e che di sicuro consiglierò a chi ha voglia di un po' di avventura.

"I Cartografi" è un viaggio avvincente attraverso ciò che è reale e ciò che non lo è. Trasporta i lettori in un mondo dove le mappe sono la chiave di un potere straordinario... se uno sa dove guardare.
Non avevo grandi aspettative per questo libro. Avevo letto l'anteprima ma non mi aveva convinto tantissimo. Nonostante le mie iniziali perplessità, ho deciso di dargli una chance e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. È stato come scoprire un tesoro nascosto. Mi è piaciuto un sacco.
Nell Young è una giovane cartografa che segue le orme di suo padre, il famoso Dr. Daniel Young, una leggenda nel campo. Lei e suo padre non si parlano più da anni però, da quando lui l'ha licenziata e ha distrutto la sua reputazione dopo una discussione su una vecchia ed economica mappa delle stazioni di servizio. Ma quando il Dr. Young viene trovato morto con questa mappa nascosta in un cassetto, Nell incomincia ad investigare e scopre un segreto sconvolgente che riguarda la sua famiglia e il vero potere delle mappe.
La trama è accattivante e piena di colpi di scena. Facevo fatica a mettere giù il libro da quanto mi aveva presa, volendo sempre sapere cosa sarebbe successo dopo.
I personaggi sono unici e complessi, ognuno con i propri punti di forza e debolezze. Nell, in particolare, è una donna forte e determinata, pronta a tutto per scoprire la verità.
Siete pronti a intraprendere un viaggio straordinario? "I Cartografi" vi aspetta. Preparatevi a scoprire i segreti delle mappe e a lasciarvi incantare da un mondo dove la realtà e la fantasia si intrecciano.

La trama di questo libro, ispirata a un fatto realmente accaduto, mi ha rapita fin dall'anteprima. Quel pizzico di mistero attorno alle figure dei Cartografi poi ha aggiunto un tocco in più. Sono rimasta un po' perplessa da come l'elemento fantasy è stato inserito all'interno appunto di un contesto realistico, tuttavia credo sia stata una mia percezione e vorrei rileggerlo sapendo di questo plot twist per farmene un'idea più precisa. In effetti mi sono sentita come Nell, la protagonista, che davvero non poteva credere a ciò che ha scoperto, finché non l'ha visto con i suoi occhi. Vorrei recuperare anche gli altri libri dell'autrice per esplorare meglio la sua scrittura.

Continuiamo la collaborazione con la Ne/oN. Avevo letto la trama di questo fantasy un po’ particolare e mi intrigava, sono molto felice di averlo letto.
Nell è una ragazza che non vede il padre, notissimo cartografo che lavora nella libreria pubblica di New York, da oramai sette anni. I due hanno interrotto i rapporti da quando la ragazza, ai tempi giovane apprendista, ha commesso un errore clamoroso che è costato il licenziamento a lei e anche al suo fidanzato dell’epoca, Felix.
Quando viene chiamata d’urgenza dalla libreria, non può davvero pensare che il padre è morto, trovato senza vita alla sua scrivania mentre come sempre lavorava.
L’amico Swann è un uomo quasi dell’età del padre, l’ha sempre aiutata e difesa, non ha potuto impedire la frattura tra padre e figlia ma è sempre rimasto al suo posto e conosce cose del Professore che nessuno sa.
Quando Nell trova nello scomparto segreto della scrivania, quella mappa che sette anni prima le è costata il lavoro dei suoi sogni, non riesce a spiegarsi perché quell’insignificante pezzo di carta fosse custodito gelosamente nella cartellina di pelle del padre, quella preziosa che conteneva solo cose importanti.
Forse il padre non è morto d’infarto, forse qualcuno l’ha ucciso ma chi e perché? Nell è disperata e chiede aiuto a Felix che per lei è sempre stato importante e, insieme a Swann, decide di indagare a fondo sulla questione. Non può immaginare che viaggio l’aspetta…
cit. Nell stava preparando la sua difesa: se avesse vinto quella discussione, gli avrebbe fatto vedere cosa intendeva. Tuttavia, Felix non aveva più voglia di proseguire. «Forse ho sbagliato io a credere che le cose stavolta sarebbero state diverse» sospirò. «Sono stufo di parlare del passato. E del presente.» Nell si sentì male. «Cosa vuol dire?» fine cit.
Una storia davvero sorprendente, che è un fantasy perché l’elemento principale, che muove tutta la storia, può essere spiegato solo con la magia. Una storia intrigante ricca di colpi di scena, con tanti personaggi che partecipano attivamente alla trama.
Nonostante Nell sia la protagonista principale, ci sono molti altri soggetti che a turno raccontano episodi del passato e si incastrano nel presente.
Senza dare anticipazioni a chi sceglierà di leggerlo, vi do un accenno a quello che potreste trovare, sia come trama che come personaggi.
Nell è la figlia del Professor Young, degna erede testarda e anche avventata. Il suo sogno è sempre stato quello di essere una cartografa, ma il lavoro che ha trovato dopo il licenziamento è l’opposto di quello che vorrebbe. Ma ha imparato a far buon viso a cattiva sorte.
Felix è il suo ex fidanzato, come lei licenziato in tronco. A differenza di Nell ha trovato un impiego che comunque lo soddisfa. Certo ci sono molte cose non dette tra loro e il ritrovarsi potrebbe non essere un bene, ma insieme sono ancora una squadra vincente, sempre che entrambi non abbiano segreti.
Swann è il direttore del Fondo Cartografico della biblioteca, vecchio amico del padre di Nell per la quale è stato una specie di zio e un mentore. Affettuoso e pronto a tutto per aiutarla, soffre molto per la morte del suo amico, ma è disposto a mettersi in gioco per aiutare Nell nella ricerca della verità.
Nella trama irrompono pian piano degli altri personaggi molto ben caratterizzati e ho trovato che l’autrice abbia elaborato un intreccio intrigante, tra una mappa scomparsa, qualcuno pronto a tutto per averne l’ultima copia e una ragazza che vuole solo scoprire la verità, costi quel che costi.
Se vi affascinano i misteri, le situazioni poco chiare, i flashback dal passato, personaggi ben caratterizzati e una trama che è un ibrido ben riuscito di più generi, vi suggerisco di leggerlo.
Io ringrazio davvero la CE per la copia arc, penso che appena possibile acquisterò il cartaceo, ha una cover bellissima tra l’altro.
Quattro stelle e mezzo