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Prendendo spunto da un’incredibile storia vera, ovvero la nascita di una città che avrebbe dovuto esistere solo sulla carta ma che è diventata inaspettatamente e innegabilmente reale, Peng Shepherd traccia un mondo affascinante e originale, al limite tra l’ordinarietà e il sogno ad occhi aperti.

La sua protagonista è una ragazza come tante, un’ex studiosa incastrata in una vita che le va stretta e forzata a dover chiudere in un cassetto tutti i suoi progetti e quell’enorme potenziale che avrebbe potuto renderla davvero qualcuno. Tradita dal solo genitore che le restava, esiliata dal luogo che avrebbe potuto diventare la sua casa, rimane a guardare mentre la sua vita le scorre davanti agli occhi, pallida imitazione del cammino che avrebbe dovuto essere suo.

Nell non è altro che una ragazza persa, e quando tutto cade a pezzi per l’ennesima volta sono proprio le sue amate mappe ad indicarle la strada per ritrovare se stessa, e non solo.

Perché nella vecchia cartina che stringe forte contro il cuore si nasconde molto più di quanto potrebbe mai immaginare.
Un sogno maledetto trasformato in un segreto impronunciabile, un passato andato perduto tra le fiamme, legami feriti ma mai spezzati del tutto.

Quella cartina da due soldi, all’apparenza priva di alcun valore, è tutto ciò che le resta di una famiglia che le è stata portata via senza che lei potesse conoscerla davvero, e si rivelerà la chiave per tracciare il proprio passato e disegnare un futuro completamente nuovo.

Peng Shepherd tratteggia con passione e affetto il mondo accademico, riuscendo a trasmettere attraverso le sue pagine il fascino semisconosciuto di una disciplina spesso trascurata come la cartografia. Crea un world building unico nel suo genere e una trama semplice e piacevole, anche se a tratti decisamente troppo prevedibile e un pizzico scontata.

Il cuore battente di questo mondo di carta sono senza dubbio i Cartografi, famiglia un tempo unita dalla stessa travolgente passione e ormai divisa in maniera apparentemente irreparabile.
Ma, dopotutto, le mappe servono per ricongiungere le persone. Quindi perché la loro piccola cartina sporca di sangue, stretta tra le mani tremanti del loro membro più giovane ed innocente, non dovrebbe poter fare lo stesso?

Ringrazio di cuore Neon della possibilità di aver potuto scoprire questa storia in anteprima.

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Collaborazione speciale con Ne/oN e NetGalley ✨
Comunque leggere un libro prima di altri è una bella sensazione, quindi grazie mille! 😂

Titolo: I cartografi
Autrice: Peng Shepherd
CE: NeonLibri
🌟🌟🌟🌟/5
Trama: La vita di Nell Young ruota da sempre intorno alle mappe. Suo padre, il dottor David Young, è stato uno dei cartografi più rispettati al mondo: almeno fino a quando non viene trovato morto – o assassinato? – nel suo ufficio all’interno della New York Public Library. Lei e suo padre non parlavano da anni – da quando l'uomo l’aveva licenziata dopo un’accesa discussione su una mappa stradale apparentemente senza valore: la stessa che Nell trova nascosta nella scrivania dell’uomo. Nell non può fare a meno di indagare, e con grande sorpresa scopre che la mappa in realtà è incredibilmente preziosa e molto rara. Unica, forse, perché ogni altra copia sembra essere stata distrutta da un misterioso collezionista. Nell si ritroverà quindi a intraprendere un viaggio pericoloso che la porterà a scoprire una cospirazione inimmaginabile, i segreti della sua famiglia e il vero potere delle mappe.

🗺️ I cartografi è un libro che mi ha lentamente rapita!
È stato un viaggio straordinario che mai mi sarei aspettata di fare!

🗺️ Nell, vuole conoscere la verità a tutti costi ed è inarrestabile sotto questo punto!
È stata una protagonista che mi è piaciuta davvero tanto e ammetto che forse al posto suo avrei mollato già da tempo, perchè io e le mappe non andiamo molto d'accordo, invece la passione e la dedizione che ha Nell, beh è tutta un'altra storia!

🗺️ La trama è molto particolare e avvincente e ho apprezzato anche la sottotrama romance.
Mi è piaciuta molto l'atmosfera un po' dark academia che ho trovato.
Questo libro comunque è riuscito ad avvicinarmi al genere thriller/Mysery e sono curiosa di leggere altro ora!

🗺️ Comunque sia, io ovviamente non avevo assolutamente capito chi fosse il colpevole e sono rimasta scioccobasita, perchè mi aspettavo tutto tranne che quella persona!

Il libro uscirà il 13 Novembre e non vedo davvero l'ora di sapere che cosa ne pensate voi! 💚

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Ringrazio Ne/On per l'opportunità di leggere questo libro in anteprima.

Il realismo magico è un genere per pochi scrittori. Raccontare una storia nel mondo reale e tessere al suo interno un aspetto fantastico è complicato. Tanto più che è necessario convincere il lettore che il mondo viva in un dualismo parallelo, mantenendo in equilibrio quotidianità e surrealismo.

Proprio perchè difficile, I Cartografi rappresentano l'eccezione che conferma la regola. Sin dalle prima pagine, sono stata trasportata in un mondo fatto di libri antichi, scaffali polverosi e mappe preziose.
Con una sapiente alternanza di passato e presente, veniamo calati nella storia di Nell Young.

La donna, un tempo promessa della Cartografia, è stata bandita dal mondo accademico a causa di una lite con suo padre. Quando riceve una chiamata che le comunica la morte del padre, comincia un'avventura intrigante che, ammantata di sangue e dolore, sembra avere la chiave di una famiglia che ormai per Nell non esiste più.

Una mappa quasi senza valore diventa la pedina di un gioco senza esclusioni di colpi.
Non c'è paura o distrazione che tenga, Nell è forte, audace e temeraria, ma soprattutto incompleta. Sì, perchè nonostante siano trascorsi 7 anni dal diverbio con suo padre, la morte è ineluttabile e il dolore trova il modo per bussare alla porta.

Quando finalmente sembra acquisire un senso, tutto ciò che sa di sé stessa, del suo mondo e della vita in generale si capovolge.
Una delle ricchezze di questo romanzo sono stati i PoV. Nell è un buon personaggio, ma l'espediente migliore, sia emotivamente che a livello narrativo, è la scelta di far raccontare ai veri protagonisti i loro segreti.

Non ci sono stati punti di noia, sicuramente a un certo punto il romanzo perde di forza e i colpi di scena diventano citifonati. Tuttavia il finale però è stato toccante, coraggioso e mi ha lasciato con una sensazione dolce amara di tenerezza e apprezzamento.

-Qual è lo scopo di una mappa?
Ricongiungere le persone.-

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🗺️ I Cartografi è un libro ingegnoso e brillante.
Partiamo dalla copertina: ci sono dei dettagli che non ho notato, finché non ho completato la lettura.
Dei dettagli evidenti, che erano sotto il mio sguardo dall'inizio.
Non ho saputo coglierli, finché non ho avuto il quadro completo della situazione.
Il modo migliore per nascondere qualcosa, è sotto gli occhi di tutti.

🗺️ I Cartografi è un fantasy che ti fa dimenticare di esserlo nella prima parte del romanzo.
Sembra un poliziesco, un giallo normalissimo.
C'è stato un crimine e una ragazza si prende il peso di indagare al posto della polizia, che liquida il tutto velocemente.
Nell Young salpa per un’avventura che all'inizio sembra solo un segreto tra lei e il padre. Un segreto che le ha rovinato la carriera lavorativa sette anni prima.
È stata licenziata per una sciocchezza.

La seconda parte del romanzo entra nel vivo del fantasy. La prima volta che sono stata esposta a un passaggio irreale, mi sono ricordata che non stavo leggendo un giallo normale.
Da quel momento in poi, il fantastico si intreccia alla realtà, tra lo stupore della protagonista, ma anche il mio.
È difficile credere a ciò che accade, ma in qualche modo, la narrazione rende le vicende “possibili”, come se tutto fosse solo un segreto solo per noi, che di mappe non ce ne intendiamo.

Piano piano tutto viene a galla o meglio: tutto torna sulla mappa.
Il passato si alterna al presente tramite i racconti di altri personaggi, tutti collegati tra loro, ma soprattutto tutti collegati alla giovane Nell.

🗺️ Il finale è dolce amaro.
Ho apprezzato molto la forza di volontà e la positività di Nell. Nonostante tutto, nonostante le tragedie e il futuro che potrebbe aspettarla, sceglie la strada più positiva possibile per tutti quanti. Per il futuro della cartografia e del mondo.

🗺️ Cosa mi è piaciuto:

I Cartografi è un romanzo innovativo.
Cambiano i POV, cambiano i narratori, cambiano le voci e i toni.
La prima volta in cui c'è stato un cambio di narratore, ho storto il naso. Andando avanti nel romanzo ho capito che tutto ciò ha senso.
Senza quell’espediente il romanzo non mi avrebbe lasciato la stessa quantità di emozioni. Solo grazie al coraggio dell'autrice di andare un po' fuori dagli schemi, il libro riesce a essere così carico e forte.

🗺️ Cosa non mi è piaciuto:

Purtroppo ho trovato dei paragrafi e a volte degli interi capitoli ripetitivi, di quelli che hai solo voglia di skippare.
Se nel capitolo precedente la protagonista ha fatto alcune cose, non è necessario che le racconti per filo e per segno a un altro personaggio. Il personaggio non sa cosa abbia fatto Nell giustamente, ma noi sì.
Queste ripetizioni sono state per me soporifere.

Le costanti domande retoriche in alcuni passaggi sono state per me di troppo. Andrebbero tagliuzzate via dal testo un po' delle domande interiori che si chiedono i personaggi, soprattutto quando queste sono ripetute più volte. Di nuovo, le ripetizioni secondo me sono una piccola pecca di questo romanzo.

Un'altra cosa che personalmente non ho apprezzato è il finale di alcuni personaggi. Non posso dire di più, perché sarebbe uno spoiler.

🗺️ Trama, originalità e personaggi:

Sono tre voci per le quali I Cartografi merita pieni voti.
È originale, quanti altri romanzi parlano di mappe, soprattutto in questo modo?
È particolare e unico. Una volta finito il libro, potrei anche credere a ciò che ho letto. Il fantasy è intrecciato in modo tenace e accorto al realismo. Mi è piaciuto molto!

Secondo te, qual è lo scopo delle mappe?

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Ho letto questo libro grazie ad un'ARC ricevuta tramite NetGalley. Si tratta di un mistery con dei leggeri elementi fantasy.
Voto 4- ⭐️
È un libro che riesce ad attirarti fin da subito all'interno della vicenda. Quando iniziavo a leggere non riuscivo a staccarmi facilmente, volevo capire di più sul mistero della mappa trovata da Nell, ero curiosa tanto quanto lei (nonostante in alcuni casi la sua ossessione diventi forse un po' esagerata). I personaggi sono un po' il punto debole di questa storia. Di base potrebbero essere interessanti ma spesso risultano un po' piatti o fanno cose praticamente senza senso.
In ogni caso l'idea su cui si basa questo libro mi è sembrata estremamente interessante e ha reso il mondo della cartografia molto più affascinante di quanto mi sarei mai aspettata.

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"La cartografia di base definisce il posto di un individuo all'interno del mondo attraverso la produzione di schemi e misurazioni."

"Qual è lo scopo di una mappa? ricongiungere le persone"

E questo sembra essere lo scopo principale di questo libro ricongiungere Il gruppo di persone che si era perso sempre per colpa di quelle stesse mappe, ma qualcosa non funziona come dovrebbe.

La storia parte dalla NYPL e da un omicidio per poi svilupparsi tra presente e passato per venire a capo del mistero che sta dietro al delitto e al segreto che tutti i cartografi in realtà conoscono, ovvero le mappe spesso mentono e lo fanno perché vi sono inseriti dei cosiddetti insediamenti fantasma che non esistono nella realtà. Ma cosa succederebbe se tali insediamenti fantasma non lo fossero del tutto? E cosa ha a che fare questo con gli omicidi che si verificano?

I due filoni principali del dark accademia e del realismo magico soprattutto presi singolarmente funzionano benissimo e rendono la lettura piacevole e il lato mistery interessante, sono i personaggi e il momento in cui si devono tirare i fili per concludere la storia che a mio parere mostrano qualche lacuna.

Parliamoci chiaro, l'idea di qualcosa che non dovrebbe esistere ma che poi lo fa nascosta in piena vista è valida e tutti i flashback in cui si racconta come viene scoperta? trovata? creata? sono la parte migliore del libro secondo me. Anche leggere questa parte del racconto narrato dai vari componenti del gruppo dei Cartografi (che da il titolo al romanzo) da quel valore in più, proprio perché osserviamo gli eventi da vari punti di vista avendo in cambio diverse sfaccettature della storia e delle motivazioni che hanno portato a tutto, ma sono proprio le motivazioni a mostrare i primi segni di debolezza e queste insieme ai personaggi sono il punto debole.

I Cartografi vecchi e nuovi, la protagonista e anche gli altri comprimari non hanno profondità, o evoluzione sono fermi in un punto e in quello restano, anche il "cattivo" o forse soprattutto lui è quello che meno incide su tutto, e poco importa che si capisca subito chi è e che nessuno si accorga di chi lui è se non alla fine quando è troppo tardi, sembra sempre che manchi qualcosa, quella vera svolta che rimette tutto in prospettiva e porta a una conclusione. Purtroppo il finale resta anonimo e il perché di tutto (nonostante gli spiegoni) didascalico ma non pervenuto. Nella media, ma mi aspettavo di più.

Ringrazio la Ne/on libri per l'ARC

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Ho un ricordo di quando ero bambina e viaggiavo sul sedile posteriore, il cruscotto della Opel Astra Station Wagon occupato da immense cartine stradali, mia madre che con l'indice tentava di seguire un ingarbugliato dedalo di linee colorate in modo che mio padre, alla guida, ci portasse a destinazione. Una svolta sbagliata e si finiva in mezzo al nulla, all'avventura, emozionante e terrificante al tempo stesso. Se avessi viaggiato allora, consapevole dell'esistenza di siti fantasma - strade, città, intercapedini, negozi, scale e porte secondarie - reali solo sulla carta, la meraviglia di bambina mi avrebbe sopraffatta. In The Carthographers di Peng Shepherd la vicenda ruota proprio attorno ad una città che non dovrebbe esistere, ma che sulla carta è lì e ha finito per esistere davvero e sconvolgere la vita di due generazioni.

Se il dark academia e Scooby Doo si incontrassero nascerebbe The Carthographers, un thriller murder mystery con un ottimo potenziale, ma a tratti rocambolesco e sconclusionato. Alcuni personaggi sono più realistici di altri. La delusione più cocente è il cattivo che ha motivazioni deboli, più ossessioni che vere e proprie motivazioni, per cui è difficile comprendere le scelte che compie e che diventa facilmente riconoscibile una volta che i pezzi del puzzle iniziano a combaciare. Le atmosfere accademiche sono confortevoli per il lettore ma, in questo libro, poco sicure: la New York Public Library diventa scena di efferati omicidi e l'università di cui vediamo scorci del passato testimonia la nascita di un gruppo di cartografi troppo speciali. L'idea di un sito fantasma - creato per appurare i diritti di una società ed eliminare i plagi e i furti - che prende vita e ingoia la mente e l'esistenza, intere vite, per poi distruggerti è originale, ma sono dei meccanismo che non hanno alcun senso e in questi momenti rintracci l'autore che si sforza al massimo per creare omogeneità e sequenza logiche, come a volersi giustificare, purtroppo non sempre ci riesce. Non ho letto The Book of M, ma ho sentito che è scritto meglio. Non so se la traduzione influisca sullo stile di scrittura, ma l'ho trovato pulito e moderato. Il fascino delle mappe rende facile alzare il punteggio e, in generale, io me lo sono proprio goduto. L'ho consiglio a chi ha voglia di divagare, agli amanti delle discipline umanistiche e anche a chi ha voglia di un thriller non troppo impegnativo! 3.5 ⭐

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Un gran peccato, un gran spreco di potenziale narrativo. Forse avevo aspettative diverse data la premessa e i primi capitoli, ma si sa che un libro non può piacere a tutti.
Le prime 100 pagine sono intriganti, solo che a lungo andare il mistero è diventato quasi ovvio e le "indagini" lente e ripetitive: alla prima menzione e descrizione di un dato personaggio era scontato che fosse il cattivo della situazione. Insomma, ho faticato a finirlo, e lo dico con dispiacere perché la premessa della cartografia e di protagonisti del genere mi ha attirata fin da subito.
Altro punto a sfavore sono le motivazioni dei personaggi. Sarò io, ma per quello che stava succedendo nella trama, nel passato, alcune reazioni mi sono sembrate eccessive, quasi forzate per far procedere la trama verso una certa direzione. Si sarebbe potuto risolvere tutto senza il dramma che poi è stato.
Si salvano i flashback, però, la dinamica nel gruppo dei Cartografi l'ho trovata interessante, soprattutto la prima parte. Purtroppo, la narrazione del passato si è protratta troppo a lungo e ha finito per sovrastare le indagini di Nell.
Interessante anche l'appunto finale dell'autrice sul fatto che il libro sia basato su una cittadina realmente esistita.

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Il romanzo cattura fin dall'inizio: all'interno della New York Public Library viene ritrovato il corpo senza vita del dottor Young, la cui morte è misteriosamente legata ad un mappa, apparentemente senza valore, ma per la quale qualcuno è disposto a uccidere.
Appena iniziato ci si chiede: è un giallo? Poi proseguendo nella lettura, sembra di entrare in un fantasy, in un romanzo di formazione, poi c'è un pizzico di romance... insomma una perfetta commistione di generi!
Bellissima l'ambientazione nel mondo accademico/bibliotecario, il personaggio di Nell, la coralità dei coprotagonisti, la descrizione della passione per le mappe e la cartografia.

Una grande storia sul rapporto tra realtà e immaginazione: la fantasia può rendere reale l'irreale? Chi non ha mai sognato di raggiungere un luogo che non esiste?

Un ringraziamento a Ne/oN Libri per l'ARC attraverso NetGalley e per consentire ai lettori di leggere in anteprima le prossime novità editoriali!
Complimenti ai publishers Chiara Reali e Marco Rana!

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Trama/Plot ⭐⭐⭐⭐⭐
Personaggi/Characters ⭐⭐⭐⭐
Stile/Style ⭐⭐⭐⭐⭐

Che bello questo libro, guadagna 5 stelle! Secondo me, è più un mistery che un fantasy, un mistery molto ben congegnato e molto ben descritto. Lo stile è semplice ma accattivante, scorre che è un piacere e ti prende al punto da non riuscire a staccarti dalle pagine. Molto interessanti anche i personaggi, molto realistici, personaggi a tutto tondo, con caratteri propri e propri modi di affrontare i problemi. Ho molto apprezzato la narrazione sia a più voci che su più piani temporali, soprattutto i capitoli dove viene raccontato il passato dal punto di vista di quasi tutti i protagonisti “anziani”, riceviamo da ognuno la propria visione della storia. Il finale, anche se prevedibile, non risulta né scontato né tanto meno banale. Unico neo, ci cono ancora degli errori (di traduzione? Di battitura?), durante la lettura sporadicamente si trovano maschili laddove dovrebbero esserci femminili, singolari al posto di plurali, qualche condizionale al posto di un congiuntivo o di un futuro...ma tutto rimediabile e comunque niente che possa incidere negativamente sulla lettura.
***

How beautiful this book is, it deserves 5 stars! In my opinion, it is more of a mystery than a fantasy, a very well thought out and very well described mystery. The style is simple but captivating, it flows so well and grabs you to the point that you can't put the book down. The characters are also very interesting, very realistic, well-rounded characters, with their own personalities and their own ways of dealing with problems. I really appreciated the narration both with multiple voices and on multiple time levels, especially the chapters where the past events are told from the point of view of almost all the "elderly" protagonists, we receive from each of them their own vision of the story. The ending, even if predictable, is neither obvious nor banal. The only flaw, there are still some errors (translation? typing?), during the reading you sporadically find masculine where there should be feminine, singular instead of plural, some conditional instead of a subjunctive or a future... but all fixable and, in any case, nothing that could negatively impact the reading.

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✎ Se siete amanti del mistero con un pizzico di urban fantasy, "The Cartographers" è il libro che fa per voi!

Anche questo romanzo mi è stato regalato dalla casa editrice @neon, che ringrazio, in collaborazione con @negalley. Il libro uscirà in libreria il xx novembre.

Peng Shepherd ci regala una storia intrigante che ruota attorno a mappe misteriose, segreti del passato e una protagonista, Nell, che conquista con la sua genuinità e il suo approccio molto alla mano.

La storia prende il via quando Nell scopre una vecchia mappa che il padre, ormai defunto, aveva classificato come insignificante. Ma non è affatto così. Questa mappa, apparentemente banale, nasconde un segreto enorme, tanto che altre persone sono disposte a tutto pur di metterci le mani sopra. Inizia così un viaggio tra università, biblioteche nascoste e incontri con vecchi amici, ognuno dei quali ha un pezzo del puzzle da offrire.

Uno degli aspetti più piacevoli del romanzo è proprio questo mix perfetto tra l'intrigo del mistero e l'atmosfera urban che si respira in ogni pagina. La storia è avvincente, e tiene incollati fino alla fine, svelando a poco a poco un mondo affascinante e per certi versi oscuro.

E, sì, c'è anche una sottotrama romantica tra Nell e un suo ex collega, ma non temete voi che avversate i romantasy: è leggera e per nulla invasiva. Anzi, sembra quasi che l'autrice abbia voluto tenerla sullo sfondo, giusto per dare un tocco di calore alla storia senza farla mai scivolare nel classico cliché amoroso/seßuale che spesso appesantisce questo genere di romanzi. Il fulcro della narrazione resta ben saldo sul mistero e sulla ricerca, e questo è sicuramente uno dei punti forti del libro. Peng Shepherd ha voluto raccontarci una storia molto più grande e interessante di un semplice romance, e ci è riuscita alla perfezione.

⚡𝐂𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢
"The Cartographers" è un'avventura intelligente e originale, perfetta per chi cerca una lettura avvincente e ben bilanciata tra mistero, urban vibes e un pizzico di dolcezza.

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Questo libro mi ha fatto pensare alla geologia. Avete presente quando una persona è appassionata di minerali, che per la maggior parte della gente sono solo sassi e pertanto noiosi, ed è così innamorata della sua materia che riesce a trasmettere entusiasmo per le pietre anche a voi? Ecco, per me The Cartographers - I Cartografi è esattamente così, un romanzo d'avventura per adulti in cui il fantasy appare solo dalla metà in avanti, in cui la geografia è movente narrativo, sistema magico e worldbuilding al tempo stesso. È una materia che spesso a scuola studiamo con poca convinzione, mentre in questo romanzo diventa ambiente prolifico per tagliagole senza scrupoli pronti a tutto per recuperare una mappa speciale.


Questa volta non penso di poter suddividere l'analisi di questo romanzo in "pregi" e "difetti", perché alcune volte si sovrappongono. Da un lato è pregevole che si tratti di una lettura leggera, non particolarmente difficile da seguire, eppure incalzante e serrata, dall'altro però è anche vero che è subito intuibile chi siano gli antagonisti nascosti nell'ombra in maniera neanche troppo astrusa. Questo può sia essere un difetto, per chi cerca una lettura più impegnativa, ma anche qualcosa di rassicurante per chi è in vena di una lettura leggera.

Per una volta ci troviamo davanti a personaggi abbondantemente adulti: la protagonista stessa ha trentacinque anni e si ritrova a indagare nel vissuto del padre e dei suoi amici dopo lungo tempo. Affrontiamo, quindi, i problemi di una generazione di adulti che però non sono pienamente appagati, che fanno lavori poco soddisfacenti per sbancare il lunario e questo si traduce in una generale voglia di evasione, nella ricerca di “qualcosa in più”, proprio ciò che Nell desidera e troverà nel suo percorso.


The Cartographers - I Cartografi è un romanzo che ci trasporta nelle atmosfere dei libri di avventura della nostra infanzia, ma se l’atmosfera è rimasta la stessa noi e le protagoniste che agiscono siamo cresciute. È un storia piacevole e molto autunnale, con le sue librerie traboccanti, la luce soffusa e le ampie aule dei musei. Potreste rifarlo prevedibile, ma non è un libro che punta a sorprendere, quanto a cullarci e coccolarci un pochino.

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Voto reale 3,5+++
Innanzitutto ringrazio Ne/oN edizioni che ancora una volta mi ha dato la possibilità di leggere un loro libro in anteprima tramite NetGalley chiedendomi solo di recensirlo in cambio. Aggiungo che Ne/oN ha da poco diffuso i dati del suo esperimento con NetGalley e ne è venuto fuori che solo poco più di un quarto di chi ha richiesto un Arc lo ha alla fine recensito: un vero peccato. Questa recensione vuole anche essere un appello a recensire quello che leggiamo nella speranza che sempre più CE decidano di darci questa possibilità.

Detto questo, veniamo a I Cartografi: un libro che mi ha molto divertita ma anche lasciata perplessa.
La storia è davvero bella, c’è mistero, c’è un “sistema magico”, se posso usare questo termine, funzionante e sensato per quanto non eccessivamente approfondito, con regole interne che funzionano e volendo un sacco di possibilità per seguito e “spin off”.
Però ci sono anche un sacco, davvero, di personaggi assolutamente idioti. A partire dalla protagonista, la cui testardaggine risulta in alcuni casi ben oltre la sospensione dell’incredulità, passando per una manciata di supposti adulti con traumi alle spalle che in più di vent’anni rimangono, per tutti, completamente irrisolti, fino ad un uso delle possibilità di una specie di AI onnisciente o quasi un tantino ridicolo. Nessuno dei personaggi ha una vera e propria evoluzione, per lo più sono tali e quali al primo momento in cui li incroci una volta arrivati alla fine della storia, alcune volte riescono quasi ad essere peggio. Si poteva sicuramente fare qualcosa di più sia sui singoli che sui rapporti tra di loro, ed è un immenso dispiacere, perché la storia si legge volentieri e di un fiato anche grazie alla traduzione di Sara Marzullo, e la vicenda di per sé è appassionante.
Quindi si, quattro stelle meno meno perché mi sono divertita ma avrei strozzato quasi tutti.

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Purtroppo non mi è piaciuto nulla di questo romanzo: dalla trama traballante, piena di buchi e soprattutto terribilmente prevedibile, ai personaggi indistinguibili e senza motivazione, alla scrittura goffa e ripetitiva. Un’occasione sprecata di raccontare una storia diversa e avvincente.

Ringrazio comunque Ne/oN per avermi dato la possibilità di leggere quest'opera in anteprima.

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Ho richiesto questo libro e l’ho scaricato ormai più di un mese fa. Se quando l’ho richiesto ero curiosissima a riguardo e l’ho iniziato subito carica a pallettoni, la brutta verità è che mi sono arenata nella lettura per un lasso di tempo molto vicino alle tre settimane. Semplicemente non mi stava dando ciò che volevo e mi aspettavo e quindi ho fatto una fatica spropositata a riprenderlo in mano.
Quando l’ho fatto, però, più conscia di cosa mi aspettasse, l’ho finito in pochissimi giorni.
La trama è molto interessante e l’idea nuova, è un romanzo che ho apprezzato tantissimo proprio per questa novità che ha portato a livello di trama. Non è il libro più bello che leggerò quest’anno, è piuttosto nella media, ma lo consiglio nondimeno. È piacevole, scorre bene, la trama è una ventata di aria fresca.

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Ecco finalmente il titolo che da subito aveva attirato la mia attenzione dopo aver sfogliato per la prima volta “Il libro dei libri di Ne/oN”. Le mie aspettative non sono state deluse: ho trovato un libro che mi ha intrattenuta, che mi ha trasmesso delle vibes alla Indiana Jones (mio grande mito di infanzia) e che nel complesso mi ha lasciata soddisfatta. Ho apprezzato in particolar modo i flashback dei giovani cartografi, con tutte le loro dinamiche interpersonali che mi hanno fatta tornare indietro nel tempo con la mente, ai tempi della scuola/università quando i gruppi di amici sembrano invincibili e indivisibili, prima che la vita ci si metta in mezzo. Un pizzico di mistery, una spolverata di avventura, qualche goccia di realismo magico sono i perfetti ingredienti per questo romanzo, che non sarà di certo perfetto ma che mi ha fatta appassionare a un mestiere che non avevo mai preso in considerazione. Qualcuno sa come diventare un cartografo? Consigliato!

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Ho terminato di leggere questo libro diverse settimane fa ma, tra il decidere come impostare la recensione e gli impegni, non sono riuscita a parlarne prima.
The Cartographer di Peng Sheperd è un romanzo che mi ha catturata sin da subito.
Mi ha stupita.
Diversamente dal solito non ho letto la trama del libro e mi sono immersa a scatola chiusa tra le sue pagine.
Immaginavo un fantasy storico, magia e tante altre cose. Invece è tutt'altro, ma allo stesso tempo l’ho apprezzato tantissimo.
The Cartographer è un thriller con un tocco di soprannaturale. Narra una vicenda che trascina il lettore tra le sue pagine e tra antiche carte geografiche che racchiudono storia, arte e una sorta di magia che, oggi, non è possibile ritrovare consultando Google maps. Ci mostra la passione che uno studioso prova per le carte geografiche e per il loro periodo storico e ci racconta delle prove che dovrà affrontare in una società in cui la tecnologia la fa da padrona.  Alla fine del romanzo, sono certa che converrete insieme a me che le antiche carte hanno un fascino tutto loro, quasi magico.
Il libro è un contemporaneo, molto bello, eppure quel tocco di magia lo ha reso ancora più interessante. Non posso approfondire di più perché, altrimenti, svelerei troppo.
Però, lo consiglio vivamente.

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"Qual è lo scopo di una mappa?"
"La risposta era 'ricongiungere le persone', ma, col passare del tempo, trovava sempre più strana la definizione del padre, dato che lui stesso non aveva mai imparato a seguire ciò che predicava."

Questo libro è stata una piacevole sorpresa. Mi aspettavo un giallo, ma ho trovato qualcosa di molto diverso. Ho particolarmente apprezzato i flashback, che permettono di svelare gradualmente il passato e la storia di ciò che è accaduto ad Angloe. La trama è scorrevole, a tratti prevedibile, ma l'idea di fondo è davvero originale e lo sviluppo inaspettato.

Per la prima volta, ho letto anche i ringraziamenti e ho scoperto che la storia è basata su eventi realmente accaduti, un dettaglio che non mi sarei mai aspettata. Lo consiglierei? Sì, assolutamente.

Grazie mille a Netgalley e a Ne/oN per avermi dato l'opportunità di leggere questo ARC tradotto in cambio di una recensione onesta.

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VOTO 3.5
Non mi aspettavo questo genere di lettura, ma in positivo. Me lo aspettavo molto più fantasy, ma l'errore è stato mio visto che si parla di magical realism e mystery, e decisamente un mistero da risolvere c'è! Anche più di uno, anche se capire chi è l'antagonista è stato abbastanza facile già verso la metà del libro...
La copertina è sicuramente quello che prima di tutti ha colpito l'attenzione, poi il legame con le mappe che è sempre molto forte per chi, come me ama leggere fantasy.
L'idea di base per il libro è molto originale, l'aneddoto riportato alla fine nei ringraziamenti invoglia anche a informarsi sulla cartografia.
Ho apprezzato che non sia stato posto troppo l'accento sulla parte rosa, ma la parte dei flashback è stata quella forse più debole della lettura

Grazie a Ne/oN libri per la copia ARC digitale!
Recensione pubblicata su Goodreads

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Ho iniziato a leggere non pensando proprio di immergermi in un ambiente così familiare e allo stesso tempo fantastico. Lavorando sempre tra libri e archivi si perde un po' l'incanto del luogo che, invece, l'autrice ha reso bene e ha risvegliato, soprattutto quando scrive di depositi sconfinati e scoperte ordinarie ma straordinarie. Se lo sfondo della New York Public Library è magico di per sé, un filo di magia c'è davvero insieme a un pizzico di giallo: la protagonista Nell vuole scoprire chi c'è dietro la morte del padre e, indagando sua una mappa, conosce la storia forte del gruppo di amici dei suoi genitori (e qui c'è un che di dark academia) che diventano anche la sua famiglia.
Piace l'ambientazione da appassionati di biblioteche e archivi, si percepisce l'aspra concorrenza del mondo accademico, l'avventura di risolvere un mistero e si assapora la magia sottile che prende ispirazione da fatti veri. Forse la trama potrebbe sembrare semplice o scontata? Ma la ricreazione delle ambientazioni e l'utilizzo di fatti realmente accaduti come ispirazione del magico, per me, fanno il romanzo innovativo ed estremamente piacevole.

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