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This unusual and touching little tale is set in Japan and tells the story of Sentaro, who works in a confectionery shop making and selling dorayaki, pancakes filled with traditional Japanese sweet bean paste. Life hasn’t been good to him, he lives alone, has debts to clear, and is often lonely. One day an old lady turns up claiming to make the best sweet bean paste ever. Sceptical of hiring such and old and infirm woman, Sentaro is soon won over by her sweet bean past and what follows will change his life for ever. It’s a gentle and sentimental tale, but just about stops short of becoming cloying, and I found it a compelling and heart-warming story of outsiders who come together and manage to give new meaning to their lives.

Sweet Bean Paste is a modest and unassuming short novel that is so full of empathy one can't help but love it. Very quiet, slow-moving, almost meditative, and told in direct straightforward prose, it is beautiful and sad but not overly sentimental. A very touching reflection on loneliness and finding meaning in unexpected ways. This book's key message is one that will stay with me.

Sentaro si sente un fallito.
Ha rinunciato al suo sogno di diventare uno scrittore, e dopo un periodo in carcere lavora di malavoglia in un baracchino di doriyaki, dolci giapponesi farciti di crema di fagioli rossi. Preferirebbe decisamente lavorare in un bar, data la sua passione per gli alcolici, ma ha un debito da pagare - e la dignità di volerlo saldare.
l'incontro con Tokue, anziana sorridente dalle dita contorte e dal meraviglioso talento per la pasticceria, cambia le carte in tavola per lui e per Wakana, adolescente in cerca di conforto che frequenta il baracchino.
Perché attraverso la scoperta del passato di Tokue i più giovani scoprono anche il coraggio di cambiare, e cercare la propria via, senza lasciarsi influenzare da ciò che è stato.
delicato romanzo sulle seconde possibilità, mette in scena tre generazioni apparentemente sconfitte dalla vita, che nel succedersi delle stagioni prendono in mano il loro destino, riconoscendo il valore di ogni vita, ogni esperienza, ogni attimo.
Da questo bel romanzo è stato tratto un film altrettanto suggestivo, Le ricette della signora Toku: non consiglio l'uno o l'altro, ma solo di goderseli entrambi. :)